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Intelligence russa in Nicaragua preoccupa il Pentagono


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Il centro dell’intelligence russa in Nicaragua preoccupa il Pentagono

agosto 14, 2016 Lascia

VZ – Reseau International 13 agosto 2016

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I mass media statunitensi hanno rivelato l’estrema preoccupazione dell’ambiente militare sul “sito di sorveglianza costruito da Mosca” nel Paese. Tuttavia, vi sono seri motivi per dubitare di tali affermazioni. Inoltre, la cooperazione tecnico-militare tra Russia e Nicaragua non è segreta. Gli Stati Uniti credono che la Russia effettui operazioni di ricognizione elettronica nell’emisfero occidentale. The Washington Free Beacon titola “Mosca ha costruito un centro d’intelligence in Nicaragua“. Gli statunitensi sono convinti che Mosca cerchi d’incrementare la presenza militare e d’intelligence in questa parte del globo. L’articolo annunciava gli sviluppi militari nei Paesi dell’America Latina, come l’aumento delle attività d’intelligence russa. Mosca ha venduto al Nicaragua 50 carri armati russi T-72 per 80 milioni di dollari, 9 milioni più del bilancio militare del Nicaragua nel 2015, secondo la fonte degli Stati Uniti. La vendita dei nuovi carri armati e l’apertura di una base causano gravi preoccupazioni al Pentagono, scrive l’edizione. Inoltre, esistono tensioni con il leader della sinistra nicaraguense Daniel Ortega in altri Paesi e regioni dell’America Latina. Il Ministro degli Esteri russo non ha prestato attenzione a tali informazioni, notando solo che è complesso commentare tali fantasie. “La Federazione russa sviluppa la collaborazione con l’America Latina nel campo del GLONASS, sulla base di accordi aperti e pienamente trasparenti“, dichiarava il ministero all’agenzia “Interfax“.

Il GLONASS in Nicaragua
Ovviamente alla base delle analisi statunitensi vi è la volontà della Russia di creare un centro di comunicazioni e topografia digitale in Nicaragua, con le attrezzature complesse per la navigazione satellitare della stazione GLONASS che permetteranno all’esercito del Nicaragua di conservare, analizzare e utilizzare pienamente i dati trasmessi. Il giornale degli Stati Uniti dice che il 14 giugno tre dipendenti del dipartimento di sicurezza degli Stati Uniti furono arrestati dalle autorità nicaraguensi e scortati all’aeroporto. Il rappresentante ufficiale del dipartimento di Stato degli Stati Uniti disse che ciò non era correlabile a un rapporto positivo e costruttivo tra USA e Nicaragua e che avrebbe effetti negativi sulle relazioni bilaterali, anche commerciali. L’autore dell’articolo fa notare che gli sforzi di Obama per ripristinare le relazioni con i governi di sinistra dell’America Latina, tra cui Cuba, non hanno avuto successo. Il Presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, è vicino al governo comunista di Cuba e alle autorità venezuelane. “È un peccato che Barak Obama non sia interessato a ciò che accade in Nicaragua. Un Paese in cui vi sono solo due cose, droga e dittatura, e a cui non è interessato“, ironizza il giornale. Il portavoce del comando sud degli Stati Uniti, David Olsen, dichiarava: “Gli Stati Uniti sanno delle attività della Russia nell’emisfero occidentale. Il suo coinvolgimento nel nostro territorio non è nuovo ed è simile in altri Paesi”. Il giornale rileva che non vi sono dati su posizione e completamento dei lavori sul centro di ricerca in Nicaragua… solo c’informano che sarebbe camuffata da stazione del sistema satellitare GLONASS russo, la cui costruzione è quasi finita… L’accordo per la ostruzione della stazione GLONASS venne firmato nell’agosto 2015 da Russia e Nicaragua. Sarebbe costruito a nord di Managua, o secondo altre fonti, sulle coste del Mar dei Caraibi…“

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I Russi in America Latina
Va ricordato che il centro topografico in Nicaragua fu inaugurato dal Ministro della Difesa Sergej Shojgu il 23 febbraio 2015. Con ogni probabilità, i media statunitensi espressamente indicavano questo centro. “Abbiamo calcolato che migliorerà notevolmente l’efficienza dell’esercito del Nicaragua a vantaggio del popolo“, aveva detto Sergej Shojgu alla cerimonia di apertura. Inoltre, l’accordo militare firmato da Sergej Shoigu dedica un paragrafo alla semplificazione dei passaggi delle navi da guerra nei porti del Nicaragua, fornendo un carattere essenziale agli scali delle navi russe. Il comandante dell’esercito nicaraguense, Generale Julio Aviles, osservava che il progetto soddisfa le principali esigenze moderne. “La Federazione Russa fornisce assistenza tecnica e militare nel risolvere i nostri principali problemi nel preservare sicurezza e sovranità del Paese. Desideriamo esprimere la nostra gratitudine per il vostro forte e deciso sostegno“, aveva detto. Il comandante nicaraguense dichiarò che non si trattava solo di supporto militare: “Il nostro Paese è grato per averci permesso di dotare il nostro esercito di materiali moderni, completare gli sminamenti umanitari, completare il supporto a genieri ed ospedali militari che proteggono il popolo“. Detto questo, il Ministro della Difesa russo visitava Venezuela e Cuba, che firmavano accordi di cooperazione tecnico-militare. Analisti ed esperti sottolineavano la crescente presenza russa nei Paesi dell’America Latina e la fornitura di moderni sistemi di difesa aerea, di artiglieria e di carri armati che non favoriscono lo squilibrio di potenza, cosa ovviamente non gradito agli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti accerchiano la Russia
Non è superfluo ricordare che il rapporto speciale tra Russia e Nicaragua s’è sviluppato dal ritorno al potere nel 2006 del Presidente Ortega. Managua dopo essersi ancora una rivolta a Mosca aveva il sostegno delle autorità russe, tra l’altro, in risposta ai cambiamenti delle frontiere nello spazio post-sovietico. Nel 2008, il Nicaragua fu il primo Paese a riconoscere, dopo la Russia, l’indipendenza dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud. “La Russia non aveva altra scelta se non concedere sostegno militare e politico contro la minaccia costante della Georgia“, disse il presidente del Nicaragua. Quest’ultimo accusò la NATO di rappresentare una grave minaccia per la pace nel mondo e di spendere ingenti risorse non solo per la guerra in Iraq e Afghanistan, ma anche per accerchiare militarmente la Russia. Nel 2014, l’ambasciatore del Nicaragua in Russia, Cuadra Louis, sostenne “incondizionatamente” l’adesione di Crimea e Sebastopoli alla Russia.

Ci si possono aspettare altre sciocchezze
Il Vicedirettore dell’Istituto sull’America Latina, Boris Martin, incoraggiava a rivedere la versione pubblica: queste informazioni non hanno alcuna relazione con la realtà e si rivelano mere speculazioni. “Forse si vi hanno costruito… ma come interpretarlo?”, commentava su Gazeta. Martin ricordava che il Centro d’intelligence sovietico a Lourdes, Cuba, fu abbandonato nel 2000 e che “non avevamo più niente in America Latina”. Inoltre vi è un “flusso di informazioni” sulla Russia. “Gli Stati Uniti cercano di riappropriarsi dell’America Latina che, per loro, è andata troppo lontano. In questo contesto non sorprende che ci si possano aspettare altre assurdità”, dice Martin. Gli esperti hanno stimato positivo lo sviluppo delle relazioni tra Russia e Nicaragua. Al momento, collaborano a un programma di addestramento anti-droga. “L’aumento dell’invio di cocaina dall’America Latina in Russia non è un segreto. Arriva poca eroina afgana”. “Questo è fondamentale“, aggiungeva. L’analisi del rappresentante dell’Unione geopolitica, Konstantin Sivkov, riconosce che la Russia sia interessata ad avere ogni informazione e dettaglio sulla regione. “Ma la Russia ha mezzi limitati. Pertanto, la raccolta di dati chiave in questo settore è un gradito, ma non principale obiettivo. Do
bbiamo installare tali centri in Europa e Stati Uniti, laddove vi sono potenziali avversari“, aveva detto Sivkov. L’esperto aggiungeva che la creazione di GLONASS in Nicaragua non avrà probabilmente per unico scopo la raccolta di informazioni. “Non si tratta solo d’intercettare le informazioni, ma anche di garantirsi rilevazioni precise. Ecco perché diciamo che una sola antenna non basta. È necessaria una schiera di antenne… per poter installare un sistema in grado di eliminare le informazioni non necessarie, praticamente impossibile nella realtà. Non basta saper come costruire ogni centro, ma va anche garantito il luogo migliore per disporre sistemi informatici e schiere di antenne“, secondo Sivkov, che esprimeva la certezza che tali informazioni erano apparse per cercare di rallentare il dispiegamento del sistema di navigazione satellitare russo in Nicaragua. Secondo loro, l’assenza di sistemi simili renderebbe complicato a certi tipi di missili russi colpire, per esempio, gli Stati Uniti.

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Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Fonte:
https://aurorasito.wordpress.com/2016/08/14/il-centro-dellintelligence-russa-in-nicaragua-preoccupa-il-pentagono/


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