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Intollerante e misogina: ecco il vero volto dell’India contro cui combattono le donne


Davide
Membro
Registrato: 2 anni fa
Post: 2583
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L'ultimo episodio di scontri generato dall'ingresso di due donne in un tempio indù è solo l'ennesimo di una lunga serie di problemi che il primo ministro Modi sta cercando di risolvere. Problemi che svelano un populismo molto più articolato rispetto a quello europeo

L’India, potenza nucleare e avviata a diventare la quinta potenza economica mondiale, ha un problema e forse tra qualche tempo anche noi avremo un problema con l’India. L’ultima notizia è che violenti scontri sono esplosi in tutto il Kerala, stato del sud, dopo che due donne sono entrate nel tempio di Sabarimala, sacro agli indù, recentemente riaperto a tutta la popolazione grazie a una sentenza della Corte Suprema. La vecchia legge vietava l’ingresso a tutte le indiane in “età fertile”, tra i 10 e i 50 anni.

Per rivendicare questo diritto nei giorni scorsi si era formato il Muro delle Donne, una catena umana, lunga 620km con tre milioni di donne, “a sostegno dell'uguaglianza di genere” e per sfidare i tradizionalisti religiosi. Non è certo questa la prima volta che una questione religiosa in India diventa politica, soprattutto in questo caso e in questo momento perché l’India tra aprile e maggio andrà a elezioni generali. Nel Kerala il governo della sinistra sostenuto dai comunisti si è schierato contro l’esecutivo centrale guidato dal premiere Narandra Modi, il quale sostiene che il divieto “è un credo religioso, non una questione di parità di genere”.

CONTINUA QUI https://www.linkiesta.it/it/article/2019/01/03/india-integralismo-religioso-populismo-tempio-kerala/40608/


Citazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3186
 

Dire che l' India sia intollerante e' forse un po' troppo, una esagerazione...ed e'anche una provocazione utile forse a far leggere l' articolo. E' un paese vastissimo, un subcontinente, con una popolazione vicina al miliardo e mezzo e con una enorme minoranza musulmana, da sempre corpo estraneo. Problemi dunque ce ne sono e di tutti i generi. Occorrerebbe sapere di piu' sul tipo di credo seguito, di origine shivaita ma con deviazioni a volte significative dall' ortodossia, in base ad una 'localizzazione' molto forte specie nel Sud. C'e' da dire che la cerimonia che ivi si pratica ( qui qualche cenno: https://books.google.it/books?id=Vd5GXizqlPEC&pg=PA105&lpg=PA105&dq=tempio+di+Sabarimala&source=bl&ots=fj0WHF8B84&sig=rr1fKqCyKoVEK4sVDBioxl-hgp0&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj7lff6o9ffAhXFzaQKHZ59C1IQ6AEwGHoECAkQAQ#v=onepage&q=tempio%20di%20Sabarimala&f=false; per il dettaglio bisognerebbe consultare testi piu'specifici ) parrebbe riservata ai soli maschi e basta: e si capisce allora il divieto per le donne di entrare in un luogo di iniziazione misterica laddove forze spirituali potenti sono evocate ad uno scopo univoco, utile a raggiungere un determinato risultato per i fedeli maschi, non dunque un luogo di preghiera generale. Chi va in India sa che e' comunissimo entrare nei templi anche se non si e' devoti: ma vi sono regole da rispettare.
Tenete conto che anche nell'ebraismo vi sono regole analoghe circa gli individui che possono officiare ed essere presenti alle preghiere rituali, come anche nel cattolicesimo o altrove: quando si amministra un sacramento solo certe persone possono farlo e la cerimonia del tempio in questione e'appunto un sacramento utile a far transitare il fedele in una dimensione superiore, fondata metafisicamente sulla teosofia shivaita ( religione alquanto complessa e mi occorre qui ricordare il grande Maestro Raniero Gnoli come supremo traduttore ed interprete di testi shivaiti ).
Circa la misoginia, tasto dolente, questa assunse forme estreme sopratutto dopo la conquista del subcontinente ad opera degli invasori arabi e assimilati, non essendo l' induismo in generale una religione rivelata ma una scoperta di Se', oltre la ''corazza'' corporea e della falsa identita' sociale, la cui prima bipartizione fondante e' ovviamente maschio/femmina. Dunque la discriminazione e'un fenomeno sociale prima ancora che religioso...
Ho partecipato alla vita religiosa nell' Ashram di Sai Baba, avatar ''moderno'' delle tendenze sincretistiche presenti da sempre nel mondo indu' ( le cui forme religiose attuali sono prevalentemente a base shivaita, visnuita o krhisnaita ) ed in certe preghiere era previsto che i maschi stessero da una parte e le femmine da un' altra. E basta, per quanto mi ricordi non esistevano interdizioni specifiche. Ma la predicazione di Sai Baba, vero Kotb per riprendere un' espressione musulmana, era rivolta anche e soprattutto ad un pubblico occidentale e a fedeli indu' colti, non alle masse incolte e poverissime dell'India rurale del sud ( anche se tendeva anche li' ad un sincretismo di classe sociale e 'razziale' ).
Naturalmente, che le donne vogliano uscire da una situazione tradizionale che le vede socialmente ed economicamente in una posizione debole se non debolissima e' cosa positiva e qui come altrove la religione costituisce un mezzo potente per affermare la parita' all' interno delle regole tradizionali: appunto, parita' consentita in generale dalle teosofie indu'.


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oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3186
 

Segnalo inoltre questo articolo estremamente interessante, che tempera assai alcune esagerazioni di quello nel Forum:
http://www.linterferenza.info/attpol/sul-tempio-induista-sabarimala-lesclusione-delle-donne/.
I punti salienti sono:
- vi sono templi in India interdetti agli uomini ( e se ne fa un censimento approssimativo )
- l' induismo e'una religione che asserisce un ruolo preminente all' elemento femminile ( altro e'ovviamente il ruolo socio-economico )
- la manifestazione ha coinvolto donne musulmane ( li' il discorso e' diverso...)
- il Kerala e' uno stato indiano a maggioranza di sx, cosa che puo' aver spinto a motivazioni ideologiche e sentimenti critici utili ad una sua accresciuta visibilita' politica.
In definitiva, guardatevi da chi critica l' India: spesso lo fa da presupposti occidentalisti di matrice cattolica. In effetti l' India e' l' ultimo bastione contrario al monoteismo delle tre religioni che usurpano immeritatamente questo titolo, e criticarne la religiosita' e' solo un fenomeno di ostilita' verso chi non solo non si e' lasciato ''convertire'' ma che innalza la sua bandiera con orgoglio.


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casalvento
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5
 

Illuminato dai commenti, sembra anche a me, da lontano e da profano, che si tratti di “un credo religioso, non una questione di parità di genere”. Quindi la manifestazione e ancor prima la sentenza sembrerebbero una violazione della libertà religiosa ed il tutto una strumentalizzazione politica da parte della sinistra comunista, notoriamente devota al culto dell’egalité e intollerante verso altri culti.


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