Iraq, al Maliki: «Resto fino alla sentenza»
Il premier uscente attende l'esito del ricorso contro al Abadi.
Il primo ministro iracheno Nuri al Maliki ha ribadito il 13 agosto di non avere intenzione di dimettersi, fino a quando la Corte Federale non dovesse esprimersi sul suo ricorso alla nomina di un nuovo premier, Haydar al Abadi, che lo stesso Maliki giudica come «una violazione della Costituzione». Lo ha riferito la televisione al Jazeera.
Mercoledì, 13 Agosto 2014
http://www.lettera43.it/politica/iraq-al-maliki-resto-fino-alla-sentenza_43675137868.htm
Su Avvenire di mercoledì 13 agosto
"Cambia Baghdad, cambi il mondo" di Riccardo Redaelli
"....L' intricata Costituzione irachena indica nel capo del partito più votato alle elezioni il primo ministro incaricato. Sembra semplice ma non lo è, vista la frammentazione politica del Paese. Il partito di al-Maliki ha preso si più seggi, ma molti meno dell' Alleanza nazionale, che somma molti piccoli partiti. Una discussione che sarebbe da lasciare ai giuristi, se i miliziani jihadisti non fossero alle porte e se non si assistesse al genocidio di intere minoranze.....".
Insomma in questo articolo un dettaglio ignorato dalla totalità degli altri media. Essere attaccati al potere mentre muoiono centinaia di persone non è una bella cosa.
Non è però neanche un golpe.