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Israele:3000 nuovi alloggi in Cisgiordania


helios
Illustrious Member
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MEDIO ORIENTE
Israele, tremila nuovi alloggi in Cisgiordania
La risposta del governo di Tel Aviv al riconoscimento Onu
Gli insediamenti anche nella parte araba di Gerusalemme

Prima mossa di Israele dopo il riconoscimento Onu alla Palestina, diventato membro osservatore: il governo di Tel Aviv intende autorizzare la costruzione di 3mila nuovi alloggi per i coloni in Cisgiordania ed a Gerusalemme est.

ANCHE NELLA PARTE ARABA DI GERUSALEMME - È quanto riporta il quotidiano Haaretz, citando una fonte del governo israeliano che precisa che le costruzioni saranno realizzate anche nella parte araba di Gerusalemme est e nella cosiddetta zona E1 nei pressi della cittá, che si trova tra la parte settentrionale e meridionale della Cisgiordania. Il premier Benjamin Netanyahu si era impegnato con l'amministrazione Usa a non costruire nella zona E1 per mantenere la contiguità territoriale tra le due sezioni della Cisgiordania dove i palestinesi intendono stabilire il proprio stato.

L'OLP «UN'AGGRESSIONE CONTRO UNO STATO» - E subito arrivano le reazioni di parte palestinese: l'annunciato via libera del governo d'Israele alla costruzione di 3.000 nuovi insediamenti rappresenta «un'aggressione israeliano contro uno Stato e il mondo si deve assumere la responsabilità» di rispondere, ha dichiarato Hanan Ashrawi, del comitato esecutivo dell'Olp. Mentre il presidente Abu Mazen, lancia un appello per la ripresa dei negoziati di pace, a patto che Israele fermi la sua politica di colonizzazione.

TERZI RIFERIRA' IN PARLAMENTO- Venendo alla posizione italiana (govedì il nostro rappresentante all'Onu ha votato sì) è «assolutamente utile» che il governo riferisca in Parlamento: lo ha affermato il ministro degli Esteri Giulio Terzi auspicando «un dibattito» sul tema. La richiesta all'esecutivo era stata avanzata venerdì da esponenti del Pdl. Un dibattito parlamentare può essere l'occasione per «discutere della strategia dell'Ue», con i Paesi europei che si sono presentati «molto divisi» nel voto all'Onu, ma che concordano sull'essere «fattori di impulso del processo di pace», ha aggiunto Terzi. L'Italia, ha proseguito, e i Paesi Ue, vogliono rappresentare un «elemento costruttivo» per il rilancio della pace nella regione.

GLI USA: «NO AD ATTI UNILATERALI»- Gli Stati Uniti che giovedì hanno votato no, ritornano sulla questione: il conflitto tra israeliani e palestinesi potrà essere risolto «solo attraverso negoziati diretti e non attraverso atti unilaterali» dice la Casa Bianca. Una risoluzione contro cui hanno votato appunto gli Usa, insieme con Israele e pochissimi altri Paesi ( sette in tutto). Washington ha assicurato in ogni caso che non esiste alcun piano di ritiro degli aiuti alla Palestina.

Redazione Online
30 novembre 2012 | 18:50

http://www.corriere.it/esteri/12_novembre_30/palestina-israele-tremila-nuovi-alloggi-coloni%20_600e2b46-3b06-11e2-b4fa-74f27e512bd0.shtml


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