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2 Luglio 2016 8:35
L’intelligenza artificiale aiuta i cittadini di Londra e New York a non pagare le multe
DoNotPay è un avvocato virtuale che ha guidato 160mila persone nella complessa procedura per contestare le sanzioni in caso di parcheggi non autorizzati. In via di sviluppo anche una chatbot che offre supporto legale per i malati di Aids e per i rifugiati
MARCO TONELLI
Con i bot si possono ordinare le pizze, prenotare un aereo e ricevere le notizie. Ma le intelligenze artificiali possono anche risolvere problemi più importanti: DoNotPay veste i panni di un avvocato e aiuta l’utente a districarsi in caso di cause legali. Disponibile da quasi due anni, il software ha aiutato i cittadini di Londra e New York a contestare almeno 160mila multe per parcheggi non pagati.
L’utente non deve pagare alcuna consulenza legale, ma semplicemente discutere via chat con l’intelligenza artificiale. Basta rispondere ad alcune domande e si verrà guidati attraverso tutti i passaggi legali dell’appello.
4 MILIONI DI DOLLARI IN MULTE RISPARMIATE
Il programma è stato sviluppato da Joshua Browder, 19 anni, originario di Londra e al secondo anno della Stanford University in California. Nel giro di 21 mesi, DoNotPay si è occupata di 250mila casi, e ha avuto successo con il 64% di essi. Per un totale di 4 milioni di dollari in multe. «Chi deve pagare una sanzione per il parcheggio è tra i soggetti più vulnerabili della società, non vogliono infrangere la legge, e penso che siano sfruttati dal governo locale», ha dichiarato il giovane sviluppatore al sito Venture Beat.
La funzione civica del bot non è focalizzata solo sulle sanzioni: in futuro aiuterà anche i consumatori negli eventuali risarcimenti in caso di ritardi dei voli aerei. Senza dimenticare il progetto di creare un sistema di supporto legale in grado di fornire sostegno a malati di Aids e rifugiati. E le idee di Browder non finiscono qui: «Stiamo testando una piattaforma in cui chi ha competenze legali può contribuire come sviluppatore, non serve essere uno sviluppatore», aveva scritto in un post pubblicato su Twitter un mese fa.
Come spesso accade, l’intuizione nasce per un’esperienza simile a quella degli utenti aiutati. All’età di 18 anni, Browder si era trovato di fronte a 30 multe da pagare in un anno. E per quanto riguarda il problema dell’Aids: «Nel mio Paese, tantissime persone vengono discriminate solo perchè sono HIV positive, ne so qualcosa perchè ho tanti amici con questo problema».
2 Luglio 2016 9:42
Roba vecchia
in Italia hanno provato utilizzando un modulo di AI di Autonomy ( https://it.wikipedia.org/wiki/Autonomy_Corporation) 5/6 anni fa;
poi l' AdP (arroganza del potere) ha surclassato l'AI
per rivolgerti al Giudice di Pace devi utilizzare una marca da 30-35 euro (non mi ricordo con esattezza), devi spedire la richiesta con lettera raccomandata (altri 3-4 euro), devi andare al ritirare la raccomandata con la "fissazione dell'udienza" (diciamo 2 ore perse), devi andare all'udienza (se non ci vai perdi la causa); se perdi oltre alla multa devi anche pagare le spese processuali; per contro la multa viene fissata ai minimi previsti dalla legge, con un ulteriore sconto le paghi entro pochi giorni;
insomma se vinci risparmi attorno ai 10 euro, se perdi devi farti fare un mutuo; alla faccia dell'AI
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2 Luglio 2016 10:13
E' tutta gente che vive d'idealismi, SanPap, il pragmatismo nel loro vocabolario non esiste, mi riferisco alle persone in questione, confermo il suo commento.
Scusi la curiosità ma lei è di Roma od è un immigrato nella città eterna?
Quei "romani" che conosco non sono nativi ma provengono dalla Calabria, dalla Puglia e zone limitrofe. 😉
2 Luglio 2016 11:28
L’intelligenza artificiale aiuta i cittadini ..
.
... a smettere di pensare in proprio.
2 Luglio 2016 14:09
E' tutta gente che vive d'idealismi, SanPap, il pragmatismo nel loro vocabolario non esiste, mi riferisco alle persone in questione, confermo il suo commento.
Scusi la curiosità ma lei è di Roma od è un immigrato nella città eterna?
Quei "romani" che conosco non sono nativi ma provengono dalla Calabria, dalla Puglia e zone limitrofe. 😉
dunque ...
la mia famiglia è arrivata a Roma da Ravenna, capitale della Pentopoli, circa nel 670 al seguito di Platìno, e li è rimasta.
Personalmente mi considero genovese; mia madre e sua sorella si sono trasferiti a Genova al seguito di mio nonno, ufficiale della reale marina militare (era monarchico convinto, è morto con la tessera del partito monarchico in tasca); dopo circa 30 anni dalla fine della guerra, mio padre è rientrato, lavorava alla Farnesina ed era un console, definitivamente a Roma e con lui siamo ritornati tutti appassionatamente.
Mi sento più genovese che romano; il passaggio da Genova a Roma è stato un trauma; sono perfino scappato di casa ... ma la mia fuga è durata talmente poco che non se ne sono neanche accorti, o hanno fatto finta di non accorgersene ...
2 Luglio 2016 19:37
Grazie della gentilissima risposta, SanPap, pensi che mia madre è nata a Genova ed il suo papà, mio nonno, alla Spezia. 😉
2 Luglio 2016 23:17
Grazie della gentilissima risposta, SanPap, pensi che mia madre è nata a Genova ed il suo papà, mio nonno, alla Spezia. 😉
Durante l'ultima guerra, la Spezia era la base di mio nonno; il territorio di sua competenza andava da La spezia a Marsiglia; forse di sono incrociati.
3 Luglio 2016 8:37
No, mio nonno era già morto prima della IIWW. 😉