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14 Febbraio 2013 15:36
La cura contro il cancro viene dal mare? Scoperto un mollusco utile per arrestare i tumori
Un gruppo di ricercatori di quattro istituti italiani di ricerca, ha scoperto in un mollusco marino proprietà utilissime per la lotta contro il cancro. Il farmaco che ne deriva, la trabectedina, è in grado di uccidere i macrofagi, principali responsabili della diffusione di cellule tumorali.
Quattro istituti italiani per fare ‘squadra comune’ nella lotta contro il cancro. Il lavoro di gruppo, finalizzato a scovare un farmaco anti-tumorale, è stato infatti condiviso e portato avanti dai ricercatori dell’ Istituto Clinico Humanitas, dell'Istituto Mario Negri, dell'Istituto Nazionale Tumori e dell'Università degli Studi di Milano, con il sostegno dell'Associazione italiana ricerca sul cancro (Airc).
Le indagini hanno condotto ieri gli studiosi a registrare un’importante scoperta che, auspichiamo, sia in grado di segnare sempre più consistenti conquiste nel campo di ‘battaglia’ della dura lotta contro i tumori; battaglia condotta quotidianamente in laboratorio, con le armi della ricerca.
Da un mollusco del Mar dei Caraibi è stato ricavato un farmaco: la trabectedina, già registrato nell’ Unione europea in forza della sua azione lesiva di molte cellule cancerose ed adoperato, in particolar modo, contro il cancro ovarico e i sarcomi. Ma la scoperta dei ricercatori, pubblicata ieri su Cancer Cell, ha rivelato, grazie alle indagini, che nel farmaco è presente un’ulteriore proprietà.
La trabectedina ‘derivata’ dal mollusco tropicale agisce ad un altro livello di azione con un suo ‘secondo meccanismo’, riesce cioè a colpire i macrofagi, responsabili dell’avanzamento e della diffusione nei tessuti delle cellule cancerose. I macrofagi sono cellule immunitarie in grado di rilevare e distruggere batteri, ma il loro è un ruolo a ‘due facce’: da una parte agiscono difendendoci da virus e ‘corpi estranei’ che si intrufolano nel nostro corpo, dall’altro quando entrano nel tumore, non contrastano la crescita di cellule tumorali assecondando, piuttosto, la diffusione e la crescita del male. Il gruppo di ricerca dei quattro istituti italiani ha scoperto dunque che la molecola di trabectedina ha la forza di ‘bucare’ il microambiente del tumore in modo da distruggere i tessuti che lo circondano e che favoriscono la rapida sopravvivenza del processo patologico.
Il coordinamento della ricerca si deve a Paola Allavena, responsabile del Laboratorio di Immunologia Cellulare dell'Humanitas, e a Maurizio d'Incalci direttore del Dipartimento di Oncologia del Mario Negri, in collaborazione con l'Istituto Tumori e l'Università degli Studi di Milano. Dal mollusco del Mar dei Caraibi, spiegano i ricercatori, è possibile ricavare la trabectedina, farmaco che, come testimonia la loro scoperta di ieri, può eliminare un gruppo di cellule immunitarie all’interno del tessuto tumorale, note come “macrofagi associati al tumore” (TAM). Queste cellule, a contatto con il tumore, non agiscono più ‘difendendosi’ ma vengono addirittura indotte a prendere parte alla proliferazione e alla disseminazione delle altre cellule cancerose.
Secondo la dott.ssa Maria Ines Colnaghi, direttore scientifico di Airc, la scoperta rivelata dal gruppo rappresenta: “..un importante traguardo scientifico, esempio molto significativo di come, anche nella ricerca, l'unione faccia la forza. Grazie al nostro sostegno, i ricercatori di quattro centri di eccellenza milanesi hanno potuto lavorare insieme, con successo, allo stesso studio, sfruttando al meglio le loro peculiari competenze”.
Edoardo Cellini
14 Febbraio 2013 21:23
Ossia: l'ennesima "scoperta" cellulare, lontana anni luce dai risultati clinici.
Dacci oggi il nostro miracolo quotidiano.
14 Febbraio 2013 22:13
La trabectedina, se ben ricordo, è stata scoperta verso la fine degli anni '60 ed è un farmaco da allora utilizzato nelle malattie oncologiche.
Se dunque la sua efficacia fosse così rilevante essa si sarebbe già rivelata e riscontrata.
14 Febbraio 2013 22:21
14 Febbraio 2013 22:27
Grazie per i link!
Effettivamente c'è un po' di storia in più, dietro, ma l'articolo non ne parlava e di molecole miracolose ne viene sfornata una al giorno.
15 Febbraio 2013 0:05
E' una vita che un giorno si e l'altro pure, si annunciano nuove molecole e nuove cure "rivoluzionarie e miracolose" per le varie forme di cancro.
Se anche solo il 2% di questi annunci mirabolanti si fosse trasformato in terapie reali, concrete ed efficaci, a ques'ora di cancro non morirebbe più nessuno, e invece si crepa sempre di più....
Ricordo una pubblicità........................Uno spot dell'associazione per la ricerca sul cancro che leggevo ancora da bambino sui fumetti di topolino, di tex, o sulle riviste tipo selezione dei primi anni 80...........
Recitavano trionfalmente così:
-" Sconfitto il cancro nell'anno 199??........................."
E concludevano:
-" Aiutaci a scrivere questa data"
Più di 30 anni sono passati, quella data è passata da un pezzo, e intanto si continua a morire come topi, a milioni in tutto il mondo.
Trovo che sarebbe molto più onesto dire alla gente:
" Creperete tutti di cancro punto e basta, STOP! Fatevene una ragione STOP!..."
D'altra parte di qualcosa si deve pur crepare, no?
O vogliamo fare come quel tizio che fece scrivere sulla sua tomba:
-"Avete visto?......... Non fumavo, non bevevo, facevo tanto movimento, mangiavo solo frutta e verdura, facevo una vita sana, e serena.........EPPURE PORCA TROIA, SONO MORTO LO STESSO!!!.
😆 😆
15 Febbraio 2013 5:40
Si dimentica sempre di parlare di prevenzione . Il cancro è il prezzo che paghiamo ad un capitalismo che antepone il denaro alla salute. Vedi Ilva, inceneritori, centrali a biomasse , suv , carbone invece di fotovoltaico, alcol e fumo, cibi contaminati da migliaia di robacce chimiche ecc. Dietro ogni sostanza cancerogena c'è un meccanismo legato ai costi- beneficio dove i costi sono la nostra salute ed i benefici sono i soldi per qualcuno.
16 Febbraio 2013 13:47
Ossia: l'ennesima "scoperta" cellulare, lontana anni luce dai risultati clinici.
Dacci oggi il nostro miracolo quotidiano.
si infatti, quello che penso anch'io...sapete che vi dico?
Passeremo il resto della nostra a vita a sentire queste cose...ma solo a SENTIRLE...per non parlare poi delle varie "cure" che saltano fuori ogni anno con l'HIV
ma poi voglio aggiungere: cosa ci guadagnerebbe big pharma, con un mollusco miracoloso?? Le case farmaceutiche creano farmaci in laboratorio e c'è li vendono ma mica devono curarci...devono mantenerci in uno stato di dipendenza fino alla morte....se un farmaco che viene preso fa passare totalmente il male, poi come fanno a fare soldi???
Ma stiamo qua ancora a ripeterci questi fondamentali????