LA FINE DELL’UOMO

Nei social brasiliani transitava ieri il seguente messaggio: “Carnaval de Salvador: Duas amigas reclamando que na avenida não tem homem”. Traduco per chi non ha dimestichezza col portoghese: “Carnevale di Salvador: due amiche reclamando che in strada non ci sono uomini”.
Devo quindi correggere il titolo di questo post: Non la “fine” dell’uomo, ma la “scomparsa” del maschio. Molteplici sono le ragioni dell’estinzione del “vir” da cui virile e virilità.
Il Carnevale brasiliano, tanto per fare un esempio (e non è l’unico), è dominato ormai dal “secondo” e dal “terzo genere”; il genere maschile, considerato fino a qualche tempo fa, il primo genere tende a scomparire se non si è già estinto. Il motivo? Elementary Watson!
A parte la diffusa tendenza dell’omosessaulità maschile e femminile, è alla volontà politica (soprattutto di una certa parte politica) che si deve il desiderio (!) di cancellare dai registri dell’anagre la distinzione di genere; avanza inoltre la crescente paura del maschio seriamente preoccupato con la caccia alle streghe in atto, con il pericolo che incombe sulla sua libertà. Se si azzarda di dare una certa attenzione ad una ragazza l’accusa di molestie sessuali è dietro l’angolo e le Asie Argento trovano infiammate imitatrici in tutti i continenti.
Conclusione: l’estinzione del “vir” è ormai alle porte e alle donne, per procurarsi il piacere e procreare figli, non resterà che rivolgersi alle cliniche specializzate che numerose e a pagamento sorgeranno in ogni angolo del pianeta: In primis negli Stati Uniti d’America esempio e faro di tutte le genti!