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La Francia contro il dollaro


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La Francia contro il dollaro:«Peso eccessivo nelle transazioni»

Il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin chiede un riequilibrio a favore dell’euro.: «Persino noi europei paghiamo in biglietti verdi. È necessario?»

di Stefano Montefiori

PARIGI - Il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, critica il peso eccessivo del dollaro nelle transazioni internazionali. Dopo avere anticipato il suo punto di vista parlando al Financial Times in margine all’incontro Le Cercle des Economistes a Aix-en-Provence, oggi potrebbe far valere le ragioni dell’opposizione al dollaro nel corso del consiglio Ecofin a Bruxelles. Tutto nasce dalla multa record - 8,9 miliardi di dollari - comminata dalle autorità americane alla banca francese Bnp Paribas, colpevole di avere violato l’embargo e fatto affari con Iran, Cuba e Sudan: la legge americana si applica anche agli istituti di credito stranieri - compresa la filiale svizzera di Bnp Paribas - se questi usano il dollaro come valuta per la transazione. Ecco quindi l’appello di Sapin a diminuire il ricorso al dollaro e a preferire l’euro. «Persino noi europei effettuiamo delle transazioni in dollari, per esempio quando vendiamo e compriamo degli aerei. È necessario? Non credo. Penso che un re-equilibrio sia possibile e doveroso, non solo a favore dell’euro ma anche delle altre valute dei Paesi emergenti, che pesano sempre di più nel commercio internazionale».
Il dollaro è usato nell’87 per cento degli scambi internazionali. Oltre il 50% dei depositi e prestiti utilizza il dollaro. Un’abitudine che secondo Sapin è ormai anacronistica. La sua posizione sembra condivisa dal presidente di Total, Christophe de Margerie, che sempre parlando al Financial Times ha commentato che non c’è ragione per comprare petrolio usando i dollari, anche se la valuta americana rimarrà probabilmente come punto di riferimento. «Il prezzo di un barile di petrolio è espresso in dollari - ha detto de Margerie -, una raffineria potrebbe prendere quel prezzo e usare il tasso di cambio euro-dollaro per fare il pagamento in euro». Un altro manager di un’impresa quotata alla borsa di Parigi (il giornale britannico ne tace il nome) spiega meglio il nocciolo della questione: «Aziende come la nostra si trovano in un impasse perché vendiamo in dollari ma non vogliamo essere sempre costretti a seguire le norme e i regolamenti americani». Nel caso Bnp Paribas, la banca francese ha aggirato la legge americana che vieta di commerciare - in dollari - con il Sudan in quanto Stato coinvolto nel genocidio del Darfur. Ma Sapin e de Margerie, quanto alla questione etica, sorvolano completamente.

http://www.corriere.it/economia/14_luglio_07/francia-contro-dollaro-14233516-05c9-11e4-9ae2-2d514cff7f8f.shtml


Citazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

qualsiasi grande nazione indipendente (e non stato vassallo come noi) con un potente esercito ha sempre pronti tutti gli scenari possibili con piani di azione ben studiati per ogni evenienza. ci mancherebbe. Poi ci sono i camerieri che non fanno altro che andare a prendere le ordinazioni 8)


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cdcuser
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 555
 

....... Ma Sapin e de Margerie, quanto alla questione etica, sorvolano completamente....

questa fá proprio ridere. (ovviamente riferita al "giornalettaio" che ha scritto l'articolo)


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Nightinga1e
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 224
 

Stefano Montefiori, la questione etica vedi se riesci a mettertela... sai dove 😀


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