Notifiche
Cancella tutti

La guerra contro la storia


cubainforma
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1957
Topic starter  

www.cubainformazione.it

Sara Rosenberg

Se c'è una guerra, silenziosa e costante, è la guerra contro la storia dei popoli. Già diceva Rodolfo Walsh che la borghesia cerca di cancellare la storia delle lotte del popolo, perché il sequestro della nostra storia e della nostra memoria è un modo per far sì che stiamo sempre partendo da zero, è un furto -a volte a mano armata- dell'identità del popolo, delle sue lotte e della sua capacità di organizzarsi ed apprendere per andare avanti.

Ieri, l'episodio del mandato d'arresto contro Hebe de Bonafini, ci ha riempito tutti di rabbia, impotenza, di bisogno di reagire contro questo nuovo atto di barbarie della dittatura neoliberale. La gente è scesa in strada ed il giudice del partito borghese-giudiziario, che aveva emesso l'ordine, ha dovuto fare marcia indietro. Avevano toccato profondamente non solo una persona, una Madre di Plaza de Mayo, ma un simbolo nucleare della lotta contro il terrorismo di Stato.

Passata la tempesta delle reti e delle strade, vinta questa battaglia, è necessario chiedersi, con profondità, le ragioni e le non ragioni di questo mandato d'arresto. La borghesia non agisce spontaneamente, non è un caso che l'ordine si emettesse lo stesso giorno di una grande mobilitazione contro le tariffe e le politiche di fame del governo macrista, che veniva "visitato" dal segretario di Stato USA, Kerry, diretto in Brasile. E lo stesso giorno in cui si sta negando al Venezuela la legittima assunzione della presidenza del Mercosur, usando il governo fantoccio del Paraguay e l'illegittimo e provvisorio governo del Brasile.

La stampa internazionale ha riferito che Kerry aveva consegnato a Macri alcuni archivi declassificati sulla repressione in Argentina. Non disse altro, né a che scopo veniva né perché necessitava tale scalo, a parte "approfondire i buoni legami di amicizia", ​​vale a dire -letto dalla nostra storia- approfondire il sabotaggio delle conquiste sociali e dell'unità latinoamericana.

Durante i dodici anni di governo Kirchnerista, non si ebbe giorno che le calunnie e la manipolazione mediatica non si esercitassero contro ciascuna delle misure del governo, contro i governanti, contro tutto ciò che significava un avanzamento nelle politiche sociali. Si pervertì il discorso politico e si trasformò il dibattito in uno spettacolo, perché questa è l'unica arena in cui i politici della destra ed i loro tecnocrati avevano qualche possibilità. Avvilirono la stessa vita politica del paese. Degradarono la discussione, alterarono dati e prove. Il provvedimento di detenzione di Hebe de Bonafini è parte ed è la continuazione di questa strategia d'accusa infondata, di dittatura giudiziaria, di spazzatura mediatica.

Perciò parlo di strategia di guerra contro la nostra storia, di guerra contro la nostra memoria di lotta e resistenza. Attaccare i nostri simboli di resistenza, creando dubbi sulla loro etica ed il loro percorso di lotta è stata una costante. Disgraziatamente ci sono settori della società che si lasciano ingannare e che continuano a lasciarsi ingannare, perché sono completamente soggiogati dalla propaganda e ora sono incapaci di avere un pensiero sociale, un sano e vero sentimento d'amore per i loro simili, settori che sono stati abbruttiti con il discorso della paura, della competitività, del consumo. Il discorso del capitalismo criminale. E questi settori che tragicamente sono anche parte del popolo, sono usati contro se stessi e contro i loro simili.

Ci sono molti esempi di guerra contro la storia e tutti hanno a che fare con quello che diceva Goebels, ripeti incessantemente una menzogna e si trasformerà in verità; questa tecnica di propaganda è così ampia che oggi, se si chiede ad un giovane istruito nelle scuole d'Europa, chi sconfisse i nazisti, molti ti risponderanno gli USA. Quando sappiamo che fu l'eroico popolo russo che vinse i nazisti e che in quella guerra ci furono 26 milioni di russi che persero le loro vite. Anche parte della tragedia, in Spagna, è che si è nascosta e si è manipolata la storia della guerra civile, che le nuove generazioni non sanno neppure che ancora gli assassinati dal fascismo franchista sono in attesa di un risarcimento, rimangono nelle fosse e scomparsi senza che nessuno sia stato processato per i crimini.

La guerra, la lotta per la storia dei nostri popoli è importantissima, ed allego la lettera che Hebe de Bonafini ha scritto al giudice che ha ordinato di detenerla, come esempio di tale lotta:

Al signor Giudice della Nazione

Marcelo Martínez de Giorgi

Mi rivolgo a Voi per esprimerle la ragione della risposta alla sua citazione.

Dal 1977, più precisamente l'8 febbraio di quell'anno, sto soffrendo le aggressioni della mal chiamata giustizia, attuata dai giudici della Nazione. In quel momento iniziò il mio calvario, feci 168 segnalazioni per mio figlio Giorgio, poi insieme reclamai per l'altro mio figlio Raul, che scomparve nel dicembre dello stesso anno, in un costante pellegrinaggio per i tribunali, sempre soffrii le stesse ingiustizie, le stesse aggressioni. Poi nel maggio del 1978, scomparve anche mia nuora Maria Elena, nulla cambiò.

Sempre la stessa ignominia, la stessa indifferenza, io sentivo come la cosiddetta giustizia fosse complice degli assassini militari e della marina. Una giustizia senza solidarietà, senza sentire per gli altri, senza soffrire per loro.

Dopo un po' di tempo, nel 2001, più precisamente un 25 maggio mia figlia Maria Alejandra, che era sola in casa mia mentre io ero in viaggio, la torturarono fin quasi ad ucciderla. E lì ancora una volta il mio pellegrinaggio per vedere se potevo trovare un giudice che ci mostrasse il valore della Giustizia, e che questa esisteva, ma ancora una volta lo scherno e la non ragione.

E venne il caso Schoklender, lì le madri con grande sforzo apportammo volontariamente 60 casse di prove, insieme con 40 backup, ed altri ulteriori elementi, prima a Oyarbide e poi a voi che nemmeno lessero qualcosa dell'apportato.

Ci presentammo quante volte ci chiamarono a testimoniare, facemmo perizie delle firme che constatarono che non erano miei, sempre a disposizione della verità, anche alcuni mesi fa mi presentai, volontariamente, nel suo ufficio per informarmi davanti all'indegna prosecuzione della causa.

E ancora soffrimmo sulla nostra carne la beffa, che ci castiga tutti, anziane da 85 ai 90 anni, e ci condanna a pagare i debiti, ingiusti ed estranei.

Le madri difenderanno sempre i valori della solidarietà sociale, porgendo le mani alle vittime, per i loro sogni, in questo momento e in quelli a venire. E lotteremo affinché una volta ci troviamo di fronte a giudici onesti che ci aiutino a sentire, nei nostri corpi, il valore della giustizia.

Hebe de Bonafini - presidentessa delle Madri di Plaza de Mayo

******************************

Approfitto di questo articolo per congratularmi, di tutto cuore e con assoluta ammirazione, per il 90° compleanno del nostro amato Comandante, storia vivente, storia umana e Uomo Nuovo, che ci ha insegnato a non vacillare mai.

Vinceremo, grazie C.te Fidel Castro, Cuba è un esempio di dignità e resistenza, è la Storia che ci spinge a continuare a lottare.


Citazione
dino23
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 56
 

Il solito
Minestrone
Di cuba
Informazione !!


RispondiCitazione
Condividi: