Notifiche
Cancella tutti
Topic starter
2 Maggio 2017 23:11
è un post che ho scritto prima del primo turno delle elezioni francesi in cui passavo ai raggi X un articolo de La Stampa
cat-so-infelix.blogspot.com/2017/04/la-le-pen-fa-negazionismo-la-stampa.html
....dopo un excursus sul pregiudizio antisemita in Francia, in cui usa come fonte un sondaggio di metà anni Settanta dal quale emergeva che il 58% degli intervistati considerava gli ebrei «troppo potenti», dice che
La saldatura nella battaglia contro le élite europee dell’estrema sinistra è nei fatti e nelle parole.
Quindi «élite europee» è uguale ad «ebrei»? Una curiosa equazione che sembra mettere in sintonia l'articolista con gli antisemiti veri...
Mentre la Le Pen riscriveva la Storia, domenica a Marsiglia Mélenchon arringava il popolo del vecchio porto: «È ora di finirla con questa casta dorata di parassiti incapaci». La differenza è un «dettaglio», le convergenze sono molteplici contro.
3 Maggio 2017 10:49
Quindi «élite europee» è uguale ad «ebrei»? Non solo ma anche! E non si tratta solo di élite economiche, anzi quelle sarebbero il meno. Le élite che contano sono quelle che gestiscono il controllo dell'opinione pubblica attraverso il controllo dei media, direttamente o indirettamente dettando l'agenda e gli argomenti prioritari. Non a caso la Le Pen ha attaccato i media come non mai durante questa campagna elettorale. Che la Francia abbia o non abbia responsabilità per le deportazioni è una cosa che si può discutere, ma che rimane nell'ambito storico, molto più interessante è la convergenza tra fattori economici e convinzioni politico ideologiche che si sta formando tra destra e sinistra populista. Il termine 'populista' infatti è molto meglio adatto a descrivere posizioni come quelle di Mélenchon che quelle della destra.