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La sfida del Tennessee: "Bibbia libro di Stato


helios
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La sfida del Tennessee: "Bibbia libro di Stato"

Il Parlamento locale va contro i dettami della Costituzione federale in fatto di parità religiosa. E la carabina calibro 50 è già «arma ufficiale»
Roberto Fabbri - Mer, 06/04/2016 - 08:31
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I cinquanta Stati che compongono gli Stati Uniti d'America vanno molto fieri della loro identità.

Ad onta del fatto che i confini di molti di loro sono stati tagliati col righello in un'epoca in cui quei territori erano popolati solo da tribù indiane, orsi e bisonti, gli abitanti - per dire - dell'Oklahoma non vorrebbero mai esser confusi con quelli del Colorado o del Nebraska, anche se è praticamente impossibile distinguere gli uni dagli altri in qualsiasi modo. Per dare utili tocchi di colore a queste sfumate identità, ogni Stato ha adottato nel tempo una serie di simboli ufficiali, non pochi dei quali sono francamente bizzarri. Ecco dunque che la Carolina del Sud si fregia del nome leggiadro di Palmetto State, dal nome di un alberello del posto; il grigio Ohio ci informa di avere un uccello ufficiale di Stato fin dal 1933, il cardinale rosso; il gelido Alaska ha adottato come fiore ufficiale il delicato non-ti-scordar-di-me, che avrà le sue difficoltà a sopravvivervi; il minuscolo Rhode Island cerca di far dimenticare le proprie dimensioni presentandosi al mondo come «Stato dell'Oceano». E via così, tra scelte buffe e piccoli inganni. In questa gara all'originalità di Stato, non manca chi si lascia prendere la mano ed eccede. È questo il caso del Tennessee, che ieri è assurto agli onori delle cronache per un'iniziativa che sa tanto di America profonda (e anche un po' bigotta, come nel vicino Mississippi dove è legge il diritto di rifiutare servizi alle coppie gay per motivi religiosi): un progetto di legge approvato dal Parlamento locale per dichiarare la Bibbia «libro ufficiale dello Stato». Nella sostanza questo significherebbe probabilmente ben poco, ma il problema che l'iniziativa solleva non è piccolo: la Costituzione federale precisa infatti chiaramente che «nessuna preferenza va data per legge a una religione». Una sfida tra Davide e Golia che chiama adesso il governatore repubblicano Bill Haslam a una scelta difficile. Firmare o non firmare? È vero che il Tennessee fa parte della cosiddetta «cintura della Bibbia», ovvero degli Stati conservatori e ultrareligiosi americani; ma è anche vero che altri membri di questo club, come il Mississippi e la Louisiana, avevano già tentato senza successo di imporre la Bibbia come lettura privilegiata col sigillo delle autorità civili. Sarà mister Haslam a decidere, nella consapevolezza che una sua ratifica sarebbe poi quasi sicuramente bocciata da un qualche ricorso davanti alla Corte Suprema. L'impagabile Tennessee ha tuttavia fornito un notevole precedente che ci fa sospettare che una firmetta sulla legge integralista potrebbe anche scappargli: lo «Stato dei volontari» (così si definisce, ovviamente in termini ufficiali, per eternare le sue gesta nella guerra del 1812) ha già provveduto non molto tempo fa a dichiarare la carabina calibro 50 «arma di Stato». Nel Tennessee, insomma, tutto è possibile. In tempi di grande popolarità del bellicoso Donald Trump, perfino un grande ritorno dell'indimenticato slogan «libro e moschetto».

http://www.ilgiornale.it/news/politica/sfida-tennessee-bibbia-libro-stato-1242732.html


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cedric
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Sarebbe interessante conoscere quale versione della bibbia è stata scelta.

Sarà quasi certamente la versione di re Giacomo dato che laggiù nel Tennessee, patria di Davy Crockett e Jim Bowie erano (e sono) più bravi a menar le mani che non a tradurre testi.

Qualcuno addetto ai lavori potrebbe renderci edotti...


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Anonymous
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La sfida del Tennessee: "Bibbia libro di Stato"

Il Parlamento locale va contro i dettami della Costituzione federale in fatto di parità religiosa. E la carabina calibro 50 è già «arma ufficiale»
Roberto Fabbri - Mer, 06/04/2016 - 08:31
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I cinquanta Stati che compongono gli Stati Uniti d'America vanno molto fieri della loro identità.

Ad onta del fatto che i confini di molti di loro sono stati tagliati col righello in un'epoca in cui quei territori erano popolati solo da tribù indiane, orsi e bisonti, gli abitanti - per dire - dell'Oklahoma non vorrebbero mai esser confusi con quelli del Colorado o del Nebraska, anche se è praticamente impossibile distinguere gli uni dagli altri in qualsiasi modo. Per dare utili tocchi di colore a queste sfumate identità, ogni Stato ha adottato nel tempo una serie di simboli ufficiali, non pochi dei quali sono francamente bizzarri. Ecco dunque che la Carolina del Sud si fregia del nome leggiadro di Palmetto State, dal nome di un alberello del posto; il grigio Ohio ci informa di avere un uccello ufficiale di Stato fin dal 1933, il cardinale rosso; il gelido Alaska ha adottato come fiore ufficiale il delicato non-ti-scordar-di-me, che avrà le sue difficoltà a sopravvivervi; il minuscolo Rhode Island cerca di far dimenticare le proprie dimensioni presentandosi al mondo come «Stato dell'Oceano». E via così, tra scelte buffe e piccoli inganni. In questa gara all'originalità di Stato, non manca chi si lascia prendere la mano ed eccede. È questo il caso del Tennessee, che ieri è assurto agli onori delle cronache per un'iniziativa che sa tanto di America profonda (e anche un po' bigotta, come nel vicino Mississippi dove è legge il diritto di rifiutare servizi alle coppie gay per motivi religiosi): un progetto di legge approvato dal Parlamento locale per dichiarare la Bibbia «libro ufficiale dello Stato». Nella sostanza questo significherebbe probabilmente ben poco, ma il problema che l'iniziativa solleva non è piccolo: la Costituzione federale precisa infatti chiaramente che «nessuna preferenza va data per legge a una religione». Una sfida tra Davide e Golia che chiama adesso il governatore repubblicano Bill Haslam a una scelta difficile. Firmare o non firmare? È vero che il Tennessee fa parte della cosiddetta «cintura della Bibbia», ovvero degli Stati conservatori e ultrareligiosi americani; ma è anche vero che altri membri di questo club, come il Mississippi e la Louisiana, avevano già tentato senza successo di imporre la Bibbia come lettura privilegiata col sigillo delle autorità civili. Sarà mister Haslam a decidere, nella consapevolezza che una sua ratifica sarebbe poi quasi sicuramente bocciata da un qualche ricorso davanti alla Corte Suprema. L'impagabile Tennessee ha tuttavia fornito un notevole precedente che ci fa sospettare che una firmetta sulla legge integralista potrebbe anche scappargli: lo «Stato dei volontari» (così si definisce, ovviamente in termini ufficiali, per eternare le sue gesta nella guerra del 1812) ha già provveduto non molto tempo fa a dichiarare la carabina calibro 50 «arma di Stato». Nel Tennessee, insomma, tutto è possibile. In tempi di grande popolarità del bellicoso Donald Trump, perfino un grande ritorno dell'indimenticato slogan «libro e moschetto».

http://www.ilgiornale.it/news/politica/sfida-tennessee-bibbia-libro-stato-1242732.html

Fra un po' Bergoglio ci dirà che Cristo è esistito, altrimenti vai in galera...

Viva l'Itaglia....


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helios
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Sarebbe interessante conoscere quale versione della bibbia è stata scelta.

Sarà quasi certamente la versione di re Giacomo dato che laggiù nel Tennessee, patria di Davy Crockett e Jim Bowie erano (e sono) più bravi a menar le mani che non a tradurre testi.

Qualcuno addetto ai lavori potrebbe renderci edotti...

L addetto ai lavori in questo caso dovrebbe essere residente nel Tennessee
Ma siccome ci sono bella maggior parte in quello stato protestanti evangelici ....


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Primadellesabbie
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@ cedric

Non mi considero, qui, addetto ai lavori, ma siccome trovo questa notizia divertente, ecco qua:

...the Tennessee bill does not specify which version is official. ...

e, per completare, inquadrando la notizia:

...“If the governor agrees, and he has vetoed only three bills in his six years, Tennessee would be the first state to make the Holy Bible a state symbol, putting it on par with other revered things like the tomato (state fruit), the mockingbird, Mimus polyglottos (state bird), the tulip poplar (state tree), the raccoon (state wild animal), and, of course, the Barrett M82/M107, which was designated the official state rifle in February,”...

Traduzione libera:

Se il governatore é d'accordo, ed egli ha messo il veto a solo tre proposte di legge nei suoi sei anni, il Tennesse diventerebbe il primo stato a inserire la Sacra Bibbia tra i simboli dello stato, affiancandola alla pari, ad altri venerati simboli quali il pomodoro (frutto dello stato), il tordo beffeggiatore, Mimus polyglottos (uccello dello stato), il Liriodendron tulipifera (albero dello stato), l'orsetto lavatore (animale dello stato), il Barret M82/M107, che, da febbraio, é stato designato fucile ufficiale dello stato.

Da qui:

https://www.rawstory.com/2016/04/tennessee-lawmakers-named-the-bible-as-state-book-and-some-christians-are-furious/


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[Utente Cancellato]
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Fra un po' Bergoglio ci dirà che Cristo è esistito, altrimenti vai in galera...

Ma allora è di coccio!!
Forse Bergoglio non glielo dirà mai, ma io l'ho già fatto!
Non solo Cristo è esistito ma è qui presente.


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helios
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Fra un po' Bergoglio ci dirà che Cristo è esistito, altrimenti vai in galera...

Ma allora è di coccio!!
Forse Bergoglio non glielo dirà mai, ma io l'ho già fatto!
Non solo Cristo è esistito ma è qui presente.

Giusto per la cronaca, non sono io,sia ben chiaro ❗


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cdc_16
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Giusto per la cronaca, non sono io,sia ben chiaro ❗

Non credo si riferisse al thread con il "qui" 🙂


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Jor-el
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Credevo che il simbolo del Tennessee fosse la bottiglia di burbon.

In the midnight hour,
she cry more more more...


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helios
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Giusto per la cronaca, non sono io,sia ben chiaro ❗

Non credo si riferisse al thread con il "qui" 🙂

Infatti ...qui... Il messia c e da tempo.


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La sfida del Tennessee: "Bibbia libro di Stato"

Il Parlamento locale va contro i dettami della Costituzione federale in fatto di parità religiosa. E la carabina calibro 50 è già «arma ufficiale»
Roberto Fabbri - Mer, 06/04/2016 - 08:31
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I cinquanta Stati che compongono gli Stati Uniti d'America vanno molto fieri della loro identità.

Ad onta del fatto che i confini di molti di loro sono stati tagliati col righello in un'epoca in cui quei territori erano popolati solo da tribù indiane, orsi e bisonti, gli abitanti - per dire - dell'Oklahoma non vorrebbero mai esser confusi con quelli del Colorado o del Nebraska, anche se è praticamente impossibile distinguere gli uni dagli altri in qualsiasi modo. Per dare utili tocchi di colore a queste sfumate identità, ogni Stato ha adottato nel tempo una serie di simboli ufficiali, non pochi dei quali sono francamente bizzarri. Ecco dunque che la Carolina del Sud si fregia del nome leggiadro di Palmetto State, dal nome di un alberello del posto; il grigio Ohio ci informa di avere un uccello ufficiale di Stato fin dal 1933, il cardinale rosso; il gelido Alaska ha adottato come fiore ufficiale il delicato non-ti-scordar-di-me, che avrà le sue difficoltà a sopravvivervi; il minuscolo Rhode Island cerca di far dimenticare le proprie dimensioni presentandosi al mondo come «Stato dell'Oceano». E via così, tra scelte buffe e piccoli inganni. In questa gara all'originalità di Stato, non manca chi si lascia prendere la mano ed eccede. È questo il caso del Tennessee, che ieri è assurto agli onori delle cronache per un'iniziativa che sa tanto di America profonda (e anche un po' bigotta, come nel vicino Mississippi dove è legge il diritto di rifiutare servizi alle coppie gay per motivi religiosi): un progetto di legge approvato dal Parlamento locale per dichiarare la Bibbia «libro ufficiale dello Stato». Nella sostanza questo significherebbe probabilmente ben poco, ma il problema che l'iniziativa solleva non è piccolo: la Costituzione federale precisa infatti chiaramente che «nessuna preferenza va data per legge a una religione». Una sfida tra Davide e Golia che chiama adesso il governatore repubblicano Bill Haslam a una scelta difficile. Firmare o non firmare? È vero che il Tennessee fa parte della cosiddetta «cintura della Bibbia», ovvero degli Stati conservatori e ultrareligiosi americani; ma è anche vero che altri membri di questo club, come il Mississippi e la Louisiana, avevano già tentato senza successo di imporre la Bibbia come lettura privilegiata col sigillo delle autorità civili. Sarà mister Haslam a decidere, nella consapevolezza che una sua ratifica sarebbe poi quasi sicuramente bocciata da un qualche ricorso davanti alla Corte Suprema. L'impagabile Tennessee ha tuttavia fornito un notevole precedente che ci fa sospettare che una firmetta sulla legge integralista potrebbe anche scappargli: lo «Stato dei volontari» (così si definisce, ovviamente in termini ufficiali, per eternare le sue gesta nella guerra del 1812) ha già provveduto non molto tempo fa a dichiarare la carabina calibro 50 «arma di Stato». Nel Tennessee, insomma, tutto è possibile. In tempi di grande popolarità del bellicoso Donald Trump, perfino un grande ritorno dell'indimenticato slogan «libro e moschetto».

http://www.ilgiornale.it/news/politica/sfida-tennessee-bibbia-libro-stato-1242732.html

Preferisco il Libro Verde, ma non quello della UE, 😉 .


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Anonymous
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Fra un po' Bergoglio ci dirà che Cristo è esistito, altrimenti vai in galera...

Ma allora è di coccio!!
Forse Bergoglio non glielo dirà mai, ma io l'ho già fatto!
Non solo Cristo è esistito ma è qui presente.

Si, sulla porta a destra.


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