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La tentazione di cancellare Schengen


Stodler
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Un editoriale franco e confortante sulla sempre maggiore NON tenuta della UE.


Eurobarometro

La tentazione di cancellare Schengen apre la nuova frattura tra Nord e Sud Europa

di Maurizio Ricci

La conclusione è anche ragionevole, anzi il difetto è di non essere più immediata: ristabilire i controlli alle frontiere esterne dell'area Schengen della Ue anche per i cittadini europei, in modo da tenere sotto controllo sgraditi ritorni di combattenti islamici. Tutto ciò poteva probabilmente essere ottenuto con una maggiore efficienza, anche informatica, e senza ricostituire le fastidiose file di una volta. Ma sono tempi duri e non è il caso di fare i difficili. Il punto è un altro: quello che si muove nella pancia d'Europa, dietro e al di sotto delle discussioni ufficiali.

Il ministro degli Esteri olandese, Bert Koenders, ha confermato ai giornali del suo paese di avere intavolato trattative per far saltare gli accordi di Schengen, come li conosciamo, sostituendoli con una miniarea di libera circolazione delle persone, all'insegna - se non vogliamo scomodare la parola razzismo - del pregiudizio più scontato. Insomma, quella che era sembrata una boutade di cattivo gusto era invece materia di discussione con i colleghi di altri governi, anche se è stata - al momento - accantonata. Quali colleghi, di quali governi? La chiave è qui. Nel piano abbozzato dagli olandesi, il carattere fondamentale di Schengen - la libera circolazione delle persone, senza controlli di passaporti o documenti, come si muovessero all'interno di un solo paese, un po' il simbolo dell'Unione europea
di oggi - andrebbe limitato ai paesi che, in questi anni, hanno imparato a vedersi come "duri e puri": Olanda, Germania, Belgio, Lussemburgo e Austria. L'Europa del Nord, insomma. Incidentalmente, anche l'Europa del rigore sull'euro.

Una costellazione, in altre parole, coerente e compatta sotto il profilo culturale, economico, politico. E' questo che rende l'idea olandese verosimile e, insieme, devastante. Fuori - per essere chiari - Italia, Polonia, ma anche Francia, visti, evidentemente, come diversi e pericolosi. L'idea, stoppata sul nascere, a quanto sembra di capire, da Berlino, non si sa con quanto entusiasmo, ma con la consapevolezza che, una volta imboccata la mini-Schengen, dell'integrazione europea sarebbero rimaste poco più che le macerie, ha agganci quasi inesistenti con la realtà. Se il problema sono i mussulmani, Germania, Olanda e Belgio sono i paesi, dopo la Francia, che proporzionalmente ne hanno di più, rispetto alla popolazione totale. Se il problema è la sicurezza, i massacri parigini sono stati pensati e organizzati in Belgio. Se il problema è l'efficienza burocratica nel gestire i rifugiati, Austria e Germania non hanno dato prove particolarmente brillanti.

La proposta, dunque, risponde ad un solo requisito: la necessità di tracciare una netta linea fra "noi" e "loro". Una distinzione che consente vistose contraddizioni politiche. Come chiedere a Italia e Grecia - i paesi in prima linea - di effettuare con più mezzi e più scrupolo i controlli dei migranti e, contemporaneamente, negare agli stessi due paesi i finanziamenti per realizzare qualcosa che interessa a tutta l'Unione ed escludere, come è appena avvenuto per l'Italia, anche solo la possibilità di considerare i fondi necessari interventi di emergenza e, dunque, fuori dai vincoli dell'austerità.

Grande è la confusione, in questi giorni, in Europa, ma le spinte alla disgregazione sono sempre più evidenti e sempre meno considerate impensabili, anche in autorevoli pensatoi. Con il nuovo anno, inizia in Europa un lungo ciclo di elezioni nazionali. La mappa che ci troveremo di fronte, a conclusione di questo ciclo, potrebbe essere assai diversa da quella attuale e assai più aperta a soluzioni, oggi, impensabili.

http://goo.gl/ZpPjj6


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spadaccinonero
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oltre a schengen bisognerebbe stracciare (o quantomeno ritrattare) masstricht e lisbona

dubito che siamo vicini ad una frammentazione dell'eu, anzi andiamo incontro ad una maggiore centralizzazione del potere stile urss

la "riforma" del senato è un fulgido esempio

- pochi
- non eletti
- operato non contestabile
- irremovibili


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Stodler
Famed Member
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oltre a schengen bisognerebbe stracciare (o quantomeno ritrattare) masstricht e lisbona

dubito che siamo vicini ad una frammentazione dell'eu, anzi andiamo incontro ad una maggiore centralizzazione del potere stile urss

la "riforma" del senato è un fulgido esempio

- pochi
- non eletti
- operato non contestabile
- irremovibili

E' un lavoro sporco e di lunga lena, ma qualcuno lo deve fare, come i nuovi protto OGM. 😉


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spadaccinonero
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oltre a schengen bisognerebbe stracciare (o quantomeno ritrattare) masstricht e lisbona

dubito che siamo vicini ad una frammentazione dell'eu, anzi andiamo incontro ad una maggiore centralizzazione del potere stile urss

la "riforma" del senato è un fulgido esempio

- pochi
- non eletti
- operato non contestabile
- irremovibili

E' un lavoro sporco e di lunga lena, ma qualcuno lo deve fare, come i nuovi protto OGM. 😉

il pesce a 3 occhi sarà un'apoteosi di gusto e salute

😉


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