-Luca Consonni-
Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè. Uno di loro chiese all’altro:
- Tu credi nella vita dopo il parto?
- Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci a quello che saremo più tardi.
- Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?
- Non lo so, ma sicuramente… ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca.
- Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione… Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.
- Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.
- Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla.
- Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi.
- Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora?
- Dove? Tutta in torno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.
- Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.
- Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai?… Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa…
Anonimo
🙂
-Luca Consonni-
Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè. Uno di loro chiese all’altro:
- Tu credi nella vita dopo il parto?
- Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci a quello che saremo più tardi.
- Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?
- Non lo so, ma sicuramente… ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca.
- Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione… Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.
- Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.
- Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla.
- Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi.
- Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora?
- Dove? Tutta in torno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.
- Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.
- Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai?… Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa…
Anonimo
Molto carina 😀
Si', proprio carina. 🙂
un bell'apologo. per questo non possiamo dirci atei, ma solo ignoranti, o ciechi, se preferite. 🙂
bene.. sapevo di essere sulla strada giusta... e arrivero' anche prima con la curiosita' che mi trovo...
Molto bella
Un soffio d'aria pulita in mezzo a tanto squallore.
un bell'apologo. per questo non possiamo dirci atei, ma solo ignoranti, o ciechi, se preferite. 🙂
Credenti ed atei condividono la convinzione di potere parlare di ciò che presumono di conoscere, dando senso a discorsi che potrebbero benìssimo evitare se seguissero l'invito di Wittgenstein "Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen."
Agnostici si disinteressano invece di trovare collocazioni (positive o negative che siano) a certa ontologia. La questione è irrisolvibile e come tale va inquadrata, limitandosi a prenderne atto. Non credo sia una questione di cecità, ma di consapevolezza dell'assurdità di parlare tra uomini di questioni non-umane. Il Logos è tipico prodotto umano ed ha ridotti margini di applicazione.
Come sei lapidario Tonguy....... 🙂
un bell'apologo. per questo non possiamo dirci atei, ma solo ignoranti, o ciechi, se preferite. 🙂
La mia opinione e' che non c'e' da arrabattarsi per convincere qualcuno di qualcosa in cui si crede o non si crede.
Mentre la decisione di pensare su di me e sulle cose, e sull'ignoto e' individuale.
Ma Tonguy mica che perora la causa del divieto di pensare sull'esistenza o meno della vita dopo la morte ( o prima della nascita), ne sono convinta.
Un abbraccio Tonguy!:)
Ma Tonguy mica che perora la causa del divieto di pensare sull'esistenza o meno della vita dopo la morte ( o prima della nascita), ne sono convinta.
Un abbraccio Tonguy!:)
Eh, come pretendere che il Logos possa derimere questioni così difficili? La epicurea gioia dell'esperienza trascende sempre qualsiasi discorso.
Ammesso che il trapasso possa mai essere gioia, ben s'intende.... 😯
Lo vedi che pasticci mi combini?
Abbraccio ricambiato, o Giovina. 😀
Trapasso? Termine improprio usato da te considerata la tua posizione di…pensiero.
Quando si invoca la logica e la dimostrabilita’ bisogna essere altrettanto esigenti nell’uso delle parole…….a meno che non sia un lapsus o segno di una inconfessata fede in un proseguio di tonguessita’…..…. 😛
Scherzo…… 😀
piacevolissima lettura.