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L'Arabia S. ha prelevato collaboratori di Khamenei


Anonymous
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L'Arabia Saudita ha certamente prelevato collaboratori dell'ayatollah Khamenei

Immagine:

La calca sopravvenuta a Mina ( 5 Km da La Mecca ) il 24 settembre 2015 era in realtà un'operazione arabo-israeliana nel corso della quale alcuni collaboratori dell'imam Ali Khamenei stati prelevati dai servizi segreti sauditi ed israeliani.

Se l'Arabia Saudita ha riconosciuto 769 morti,il conteggio dell'AFP totalizzando le vittime riconosciute dai diversi Stati colpiti s'eleva a 2.236 morti.

L'Arabia Saudita ha rifiutato di pubblicare le registrazioni video della sorveglianza relativa a questo parapiglia.

Sembra straordinario che una calca abbia potuto provocare un tal numero di vittime. E' ancora più straordinario che tutti i testimoni siano morti senza che si sappia chi li avesse schiacciati.

La sorvegglianza del pellegrinaggio era stata affidata a più di 100 000 poliziotti. Tuttavia dal 2013, la multinazionale G4S, legatissima ai servizi di sicurezza e di spionaggio israeliani, è stata incaricata di questa porzione del pellegrinaggio [1],

Di gran lunga il più colpito, l'Iran ha perso 464 pellegrini,compresi tutti di una forte delegazione di collaboratori della Guida della Rivoluzione, l'ayatollah Ali Khamenei, e tutte le loro guardie del corpo.

Il 20 settembre, il presidente iraniano lo sceicco Hassan Rohani aveva aperto il suo discorso all'Assemblea generale della ONU mettendo in causa la responsabilità politica dell'Arabia Saudita quel che allora si era presentato come un incidente [2]

Il 3 ottobre,Thierry Meyssan sulle onde iraniane il possibile prelevamento dei collaboratori della Guida della Rivoluzione [3]. In seguito numerosi giornali iraniani esplorarono questa pista.

I media sociali hanno diffuso delle foto di scavatori ammassando i cadaveri. In definitiva, l'Arabia Saudita non ha ancora restituito 15 corpi di vittime iraniane. Le autopsie realizzate su alcuni cadaveri non permettono di sapere se siano morti nella ressa o sotto tortura.

L'11 novembre, la Repubblica islamica dell'Iran ha dichiarato di avere informazioni sicure secondo le quali l'ambasciatore Ghadanfar Rokon Abadi (foto) non sarebbe morto, ma sarebbe detenuto, ed ha richiesto la sua liberazione immediata.

Ghadanfar Rokon Abadi è stato ambasciatore dell'Iran a Beyrouth, dal 2911 al 2014, dove ha abilmente "giocato" con la classe dirigente libanesse altamente corrotta.Aveva sviluppato relazioni tra la Repubblica islamica e l'Hezbollah e la sua implicazione alla Repubblica Araba siriana di fronte ai jihadistes mobilizzati dalla Francia, l'Arabia Saudita e la Turchia.
Era, al momento dekka sua sparizione, uno dei principali consiglieri della Guida della Rivoluzione.

[1] « Surveillance des pèlerins palestiniens à La Mecque », Réseau Voltaire, 8 octobre 2013.

[2] “Speech by Hassan Rohani at 70th UN General Assembly”, by Hassan Rohani, Voltaire Network, 28 September 2015.

[3] « Interview de Thierry Meyssan sur le drame de La Mecque », Sahar, 3 octobre 2015.

Fonte: http://www.voltairenet.org/article189261.html

Da:
http://reseauinternational.net/larabie-saoudite-a-bien-enleve-des-collaborateurs-de-layatollah-khamenei/

Trad.kefos93


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