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L'avarizia? Danneggia gli affari!!


jamesly
Eminent Member
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Post: 30
Topic starter  

L’avarizia, l’amore del denaro, è uno dei sette peccati capitali. In tutte o quasi le culture del mondo, la convinzione generale è che l’avarizia sia un male da evitare.

Ma c’è anche una tradizione intellettuale nobile che sostiene che essa sia un bene per l’economia. Per il pensatore illuminato David Hume, la cupidigia è “l’impulso della laboriosità” – e contribuisce a guidare la “mano invisibile” del mercato, di cui parla il suo connazionale Adam Smith.

Più di recente, e senza mezzi termini, Gordon Gekko – il personaggio interpretato da Michael Douglas nel film Wall Street – afferma che “l’avidità è buona”.

I punti di vista opposti dei sacerdoti e dei padri fondatori del capitalismo sono abbastanza chiari. Dio e denaro sono stati spesso in conflitto. Ma ora, armati con gli strumenti della finanza comportamentale (che applica la psicologia comportamentale alla finanza) è possibile chiarire la questione. Una recente ricerca internazionale, prodotta sotto gli auspici del Centro per la Ricerca applicata di State Street, suggerisce che l’avidità non sia affatto benefica. In realtà, l’avarizia può essere seriamente dannosa per la nostra ricchezza.

Gli psicologi hanno ora una definizione chiara di cosa sia l’avarizia. Non si tratta di un bisogno strumentale di soldi per soddisfare i nostri altri obiettivi, che tutti noi abbiamo, ma piuttosto di un amore o bisogno di denaro fine a sè stesso.

Utilizzando la scala etica sviluppata da Thomas Li-Ping Tang nel 1992, State Street ha ideato un modello di comportamento dell’investitore “avaro” (ILOMS). I ricercatori hanno chiesto agli intervistati provenienti da 20 paesi una serie di domande volte a scoprire quanto sia importante il denaro per la loro autostima. Essi hanno inoltre testato come avrebbero risposto in una serie di situazioni finanziarie. Ad esempio, essi hanno chiesto se il denaro fosse o meno un simbolo di successo, se parlassero spesso di soldi, se volessero essere ricchi.

I risultati sono stati chiari. Quanto più qualcuno ha fatto registrare un attaccamento emotivo al denaro, più è probabile che egli commettesse errori nella gestione degli investimenti. Una serie di distorsioni comportamentali che portano gli investitori a fare errori prevedibili sono stati diagnosticati nel corso degli ultimi anni. L’avarizia aggrava tutti questi pregiudizi.

Gli avari sono più propensi ad acquistare “al top” (quando i prezzi sono alti) e a vendere “al bottom” (quando i prezzi sono bassi) – per gli investitori questo è il peccato capitale, peggio di tutti gli altri. Quelli ossessionati dal denaro avevano anche più brevi orizzonti temporali ed erano più inclini a un comportamento iperattivo nell’investire. Scommettere compulsivamente significa spendere molto in commissioni, ma non significa affatto guadagnare di più.

Fonte: [ http://equilibrioinstabile.myblog.it/2016/08/22/lavarizia-distrugge-gli-affari/ ]


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cedric
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1697
 

la cosa che rende divertente guardare un avaro pieno di soldi e che vive in ristrettezze (altrimenti non sarebbe un avaro) è sapere che quando morirà non solo non potrà portarsi nulla nella tomba ma che i suoi eredi brinderanno alla sua morte e si godranno quanto lui ha accumulato godendo solo della loro vista.

Chi non ha studiato alle scuole paritarie dei puffi conosce la novella:

… Non aveva il vizio del giuoco, né quello delle donne. Di donne non aveva mai avuto sulle spalle che sua madre, la quale gli era costata anche 12 tarì, quando aveva dovuto farla portare al camposanto”.
....
appena metteva insieme una certa somma, comprava subito un pezzo di terra; perché voleva arrivare ad avere della terra quanta ne ha il re, ed esser meglio del re, ché il re non può ne venderla, né dire ch'è sua”.
....
E stava delle ore seduto sul corbello, col mento nelle mani, a guardare le sue vigne che gli verdeggiavano sotto gli occhi, e i campi che ondeggiavano di spighe come un mare, e gli oliveti che velavano la montagna come una nebbia,

Sicché quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare all'anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando, e andava ammazzando a colpi di bastone le sue anitre e i suoi tacchini, e strillava: - Roba mia, vientene con me!


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uomospeciale
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 776
 

la cosa che rende divertente guardare un avaro pieno di soldi e che vive in ristrettezze (altrimenti non sarebbe un avaro) è sapere che quando morirà non solo non potrà portarsi nulla nella tomba ma che i suoi eredi brinderanno alla sua morte e si godranno quanto lui ha accumulato godendo solo della loro vista.

Chi non ha studiato alle scuole paritarie dei puffi conosce la novella:

… Non aveva il vizio del giuoco, né quello delle donne. Di donne non aveva mai avuto sulle spalle che sua madre, la quale gli era costata anche 12 tarì, quando aveva dovuto farla portare al camposanto”.
....
appena metteva insieme una certa somma, comprava subito un pezzo di terra; perché voleva arrivare ad avere della terra quanta ne ha il re, ed esser meglio del re, ché il re non può ne venderla, né dire ch'è sua”.
....
E stava delle ore seduto sul corbello, col mento nelle mani, a guardare le sue vigne che gli verdeggiavano sotto gli occhi, e i campi che ondeggiavano di spighe come un mare, e gli oliveti che velavano la montagna come una nebbia,

Sicché quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare all'anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando, e andava ammazzando a colpi di bastone le sue anitre e i suoi tacchini, e strillava: - Roba mia, vientene con me!

A tal proposito, esistono 2 filosofie di vita:
C'è chi si priva di quasi tutto risparmiando in attesa di un domani che non viene mai e chi invece cerca di togliersi qualsiasi capriccio o desiderio, pienamente consapevole che la vita è breve, e che morir si deve.
Io appartegno alla seconda categoria quella di chi si gode la vita senza eccessi ma senza privarsi mai di nulla.
Ho sempre sostenuto che è molto più saggio lasciare i debiti invece dei soldi.


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adestil
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2313
 

ciò che in odio al capitalismo-consumistico è colui che non ha costantemente bisogno di beni materiali futili...
questo blocca la domanda e quindi il profitto...
aggiornare continuamente ed inutilmente il modello di tv o di auto o di qualsiasi altro aggeggio che difatto non apporta alcun vantaggio reale o ne apporta di trascurabile rispetto all'impegno economico è quello che pretendono le regole del consumismo e della finanza ad esso collegato...

chi preferisce tenersi liquidi i proprii risparmi o denari (o investirli in beni poco mobili e consumabili come terreni o case)viene etichettato come nemico..
chi risparmia è un nemico(lo sono gli italiani ad esempio che hanno il record di risparmi)rispetto a tedeschi,americani,giapponesi francesi..
chi non spende e spande è un nemico
questo è il senso..
per questo le società ataviche e rurali(dall'afghanistan ai pizzicaroli di borgata o a chi si mette nel proprio orto due patate e 4 galline o magari del grano od olio)devono essere cancellate o dissuasi in ogni modo(con bombe,tasse o leggi ad hoc o semplicemente non rendendo il tutto conveniente..basta vedere il costo ridicolo di uova o patate o del grano globalizzato e dell'olio pugliese da sostituire con quello tunisino ,dopo averlo attaccato con la Xylella,globalizzato pieno di pesticidi e aflatossine i cui danni sulla salute però si vedono solo a lungo termine)

mentre l'avaro è proprio il ricco finanziere o capitalista che accumula denari nella cassaforti di famiglia o li stipa in qualche paradiso fiscale e blocca l'economia non rimettendoli in circolazione..

l'avido è colui invece che fa di tutto(spesso coincide col ricco avaro che ama il possesso ed accumulo di denaro) per aver denaro..

sin da Dante si distingue tra avido ed avaro...
che a volte possono coincidere (come detto)altre no..
ad esempio un avaro può essere anche una brava persona ma blocca il flusso del denaro(per piccolo che sia)scambiando il mezzo con il fine(pertanto si meritò l'inferno)

l'avido invece (ossia chi fa di tutto per aver denaro)quasi sempre non ha freni morali(per cui fa del male agli altri)e quindi per questo andrebbe condannato
ma non è detto sia avaro..
magari scialaqua è un prodigo,ma anche i prodighi furono spediti nell'inferno..

non s'è mai veramente capito perchè il prodigo viene spedito all'inferno..
forse perchè il denaro ha la sua importanza è va usato con moderazione?
bah,non so
forse perchè chi è prodigo ,in qualche modo ha accumulato molto denaro..
e se uno ha accumulato molto denaro ,spesso è avido..

tuttavia avarizia e avidità c'entrano e non c'entrano con l'articolo del giornale..

mentre il messaggio che questi giornali finanziari vogliono dare è ,spendete tutto quello che avete in beni consumabili e fittizi ,bando alle società rurali ed autosufficienti,a km 0,viva la globalizzazione..
gli altri tipi di sopravvivenza vanno cancellati


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