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Le agenzie USA e la Guerra Non Convenzionale


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Katherinne Díaz Pérez

Pochi giorni fa abbiamo pubblicato un articolo con un titolo simile, (1) dove abbiamo parlato del legame delle agenzie USA nella recente pubblicata Strategia di Sicurezza Nazionale. Lì evidenziamo in qualche modo le intenzioni dell'Agenzia USA per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e del National Endowment for Democracy (NED) di promuovere determinati "valori" - values, direbbero loro -, qualcosa di cui ha scritto un collega, giorni prima, in questo stesso spazio.

Tutta questa insistenza si può spiegare in un fatto: gli attuali documenti dottrinali sulla Guerra Non Convenzionale (GNC) delle Forze Armate USA raccolgono il lavoro delle agenzie USA in tali campagne.

Facendo un esercizio semantico, troviamo che la parola Agencie (agenzia) appare 54 volte nelle 206 pagine contenenti la Pubblicazione di Tecniche dell'Esercito sulle GNC, ATP 3-05.1, settembre 2013.

E anche se fredda, la cifra (54) è una giustificazione per concentrarci nell'ATP ed immergerci in questo argomento, che, confessiamo, è davvero interessante.

Dalla copertina di ATP si verifica la partecipazione delle agenzie governative nella GNC, nel notare che "la distribuzione (del documento) è autorizzata per le agenzie del Governo USA e suoi contractor".(2) Con questo, sorge la prima domanda: Perché un testo militare dovrebbe arrivare a personale civile?

La vigente Dottrina delle Forze Armate USA del marzo 2013 comprende una delle risposte: "Il potere militare è integrato con gli altri strumenti del potere nazionale per avanzare e difendere i valori, gli interessi e gli obiettivi degli USA. Per realizzare questa integrazione, le forze armate interagiranno con altri dipartimenti e agenzie".(3)

Da parte sua, il documento dell'esercito rispecchia questa posizione ed esplicitamente segnala: "L'implementazione ottimale della GNC utilizza un approccio globale dove le operazioni militari appoggiano, e/o sono supportate da altre agenzie e dipartimenti del governo USA come parte di una campagna integrale".(4) Incluso questa partecipazione si richiede che sia in forma iniziale e permanente nel GNC.

Uno dei postulati più importanti prevede che questi organismi dovrebbero fungere da partner e "devono assumere, sempre più, una stretta integrazione, collaborazione e innovazione per favorire il sostegno agli sforzi diplomatici, politici, informativi, militari ed economici del gruppo di opposizione, nel perseguimento di obiettivi che si allineano con gli interessi nazionali USA".(5)

Da qui che l'ATP confessa che se si origina questo tipo di associazione, avrà "un impatto positivo nello sforzo collettivo".

Tra le attività che si sviluppano in una campagna di GNC la preparazione dell'ambiente risulta centrale. In quella fase, le operazioni clandestine sono "sponsorizzati o condotte dai dipartimenti o agenzie governative in modo che sia garantita la segretezza o copertura".(7)

Tuttavia, il più inquietante di ciò è che detta preparazione ambientale raggruppa "le attività realizzate in paesi stranieri al fine di modellare e preparare un'area per potenziali operazioni"; e quando queste sono parte di una campagna non convenzionale, "sono di solito realizzate come operazioni di bassa visibilità e quasi sempre declassificate e potrebbero essere clandestine e/o segrete per loro natura".(8)

Quanto sopra può essere meglio compreso se sappiamo che le attività di conformazione e preparazione dello scenario pre-conflitto devono essere condotte nel contesto di una "normale politica USA". Pertanto, "gran parte della routine, e le attività più sensibili saranno effettuate da agenzie governative non appartenenti al Dipartimento della Difesa".(9)

E poi dice: "è probabile che l'inizio della valutazione iniziale di una probabile GNC in un paese, da parte di un capo militare, si basi sulle sensibili valutazioni realizzate da agenti civili nell'area delle operazioni".(10)

Inoltre, l'ATP non solo precisa il lavoro che potrebbero realizzare le agenzie nazionali USA su una possibile campagna non convenzionale, ma anche si preoccupa di queste agenzie nei paesi che costituiscono obiettivi di tali manovre. Tanto che in una fase di pianificazione della GNC si realizza una sorta di questionario, dove diverse domande sono dedicate al tema in questione.

Per esempio: "I dipartimenti o agenzie governative sono stabili o sono in fase di transizione? Si sono create nuovi dipartimenti o agenzie?"(11) E dopo le precedenti inchieste, ci si potrebbe chiedere: Perché e per cosa interesserebbe a Washington sapere delle agenzie straniere? Ha anche intenzione di utilizzarle nella cosiddetta "transizione"?

Ma la pubblicazione dottrinale dell'Esercito diventa molto più precisa, menziona l'USAID due volte.

La prima volta lo fa nell'epigrafe destinata al menzionato periodo di transizione, nelle fasi della rivolta sponsorizzata dagli USA in un paese straniero. E citiamo: "L'eliminazione degli sforzi di mobilitazione delle masse è essenziale per un'operazione di transizione di successo. [...] Questo di solito comporta una maggiore collaborazione con le organizzazioni di aiuto, come l'USAID". (12)

E, per la seconda volta, nella sezione per le Operazioni degli Affari Civili nella Pianificazione della GNC, in cui si afferma: "I pianificatori della GNC devono progettare le Operazioni degli Affari Civili e Civico-Militari in ogni fase dell'operazione. Quando sia possibile, in tutte le fasi della campagna, le agenzie del Dipartimento della Difesa dovrebbero lavorare con le loro controparti nazionali e multidisciplinari (ad esempio, l' USAID), in quegli aspetti legati alla governabilità, sviluppo e gestione delle conseguenze".(13) Confessiamo che quando leggiamo questo, il primo pensiero è stato: Per caso questi pianificatori sono in grado di gestire le conseguenze dei loro atti?

Come possono vedere il ruolo delle agenzie USA nella Guerra Non Convenzionale è ampiamente trattato nella Pubblicazione delle Tecniche dell'Esercito con carattere dottrinale. Quindi, ben presto dedichiamo diversi lavori alle iniziative che le agenzie qui menzionate svolgono nel nostro paese.


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