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Le agenzie USA e la nuova Strategia di Sicurezza Nazionale


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Le agenzie USA e la nuova Strategia di Sicurezza Nazionale

Katherinne Díaz Pérez

Il 6 febbraio gli USA hanno presentato la loro nuova National Security Strategy (NSS). Già da alcuni mesi molti la stavano aspettando, essendo il documento preparato dall'Esecutivo e che descrive le principali preoccupazioni o "minacce" di quel paese e come concepisce contrastarle.

Un testo di questo tipo induce che la maggior parte delle agenzie governative della nazione ripensino e riaggiustino le loro funzioni e missioni secondo le proiezioni in esso contenute. Pertanto, l'Agenzia USA per lo Sviluppo Internazionale (USAID) non ha tardato ad informare delle sue opinioni in questo contesto. Lo stesso giorno, 6 febbraio, ha pubblicato l'articolo IN National Security Strategy, Key Role for Development.1

Questa specie di editoriale ha esposto che le maggiori sfide globali riferite nell'NSS 2015 "richiedono risposte umanitarie e di sviluppo efficaci". Quindi, "la missione dell'USAID è situata propria al centro di questa Strategia", afferma l'autore dello scritto, Alex Thier, assistente dell'Amministratore delle Politiche, Pianificazione e Apprendimento dell'USAID.2

In generale, il testo divulgato nel blog dell'USAID suggerisce che l'agenzia rafforzerà la propria missione, tra altre, di "promuovere società resistenti, democratiche". Inoltre, "continuerà il suo impegno a porre gli USA in un ruolo di leadership nella definizione dell'agenda post-2015 della comunità internazionale, attraverso i suoi sforzi con i nostri partner della società civile, nelle Nazioni Unite, e negli 80 paesi del mondo in cui pratichiamo ciò che predichiamo" dice l'articolo.3

Inoltre, lo scritto allude a che la Strategia - firmata da Barack Obama - fa un appello all'agenzia sul tema dello sviluppo. A questo proposito, Alex Thier ha ricordato che "nel 2010, il Presidente disse che l'USAID deve essere l'agenzia di sviluppo più importante del mondo". E a quanto pare l'agenzia si trova nella disposizione di adempierlo e rafforzarlo. Si dovrebbe intendere, allora, ciò che loro chiamano "sviluppo".

L'articolo conclude che "il lavoro dell'USAID mai è stato più importante per contribuire a che la nazione USA ottenga una maggiore sicurezza e prosperità nei prossimi decenni".4

D'altro lato, il National Endowment for Democracy (NED) anche si fa eco lo stesso 6 febbraio, dell'NSS. Solo che in una forma più conservatrice, forse, silenziosa: ha posto un link 5 sul suo sito web che porta al testo originale del documento. Questo è sufficiente per rendersi conto che, appoggiano - come è logico - i progetti di Washington; soprattutto se leggiamo in precedenza una sorta di guida annuale che è stata pubblicata dalla stessa agenzia il 1 gennaio 2015, dal titolo 'Democrazia: quattro ragioni per essere ottimisti nel 2015'.

L'articolo si conclude con un'idea fondamentale che sintetizza il suo lavoro nel presente anno, "alle democrazie consolidate si deve far loro sapere, attraverso parole ed azioni significative che non sono sole", 6 e pertanto si deduce che le nazioni che non hanno raggiunto tale "democrazia" l'aiuteranno in tale cammino. Anche qui dobbiamo capire quello che loro chiamano "democrazie consolidate o no".

Dopo quanto sopra, forse vi state chiedendo, cosa di particolare o importante c'è che due agenzie statunitensi aderiscano alle idee difese dal loro governo? In ogni paese è un fenomeno naturale e comprensibile. Tuttavia, come abbiamo detto prima, dobbiamo conoscere la semantica di Washington, le sue concezioni, e ricordare, di entrambe le agenzie, quale è la loro storia, dove lavorano, a quale scopo e con quali metodi.

Infine, aggiungeremo alcuni elementi. Le dottrine militari di Washington suggeriscono che la Guerra Non Convenzionale in corso di attuazione negli ultimi tempi sia una delle opzioni di azione politica o strategia che si realizzano contro i paesi scelti.

In tali manuali e circolari delle forze armate, il lavoro delle agenzie è chiaramente definito e spiegato, incluso, esaltato: la Guerra Non Convenzionale richiede la partecipazione di tutti gli organismi politici possibili. Le agenzie sono uno di loro. Le loro iniziative che promuovono in nazioni "bisognose" si possono adeguare per raggiungere determinati scopi per nulla "democratici".

Sia l'USAID che la NED hanno implementato e mantengono programmi a Cuba.

Con quanto sopra, risulta evidente che c'è una perfetta adesione, congruenza tra la Strategia di Sicurezza Nazionale ed il lavoro che realizzano e realizzeranno queste due agenzie per il 2015. Speriamo che il nuovo futuro tra le due nazioni non sia offuscato da un altro ZunZuneo, né un programma similare a quello disegnato per l'Agenzia di Rap cubana.


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