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L'Italia che non mangia la carne


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Nel 2010 toccheranno quota sette milioni gli italiani che hanno fatto questa scelta: cifra record per il Continente. Una galassia composita che raccoglie gruppi diversi. Con motivazioni differenti: dalla salute al rispetto per gli animali "Ci hanno chiamato a fare conferenze anche al Festival della Scienza"

C´è chi non esclude le uova e i latticini e chi invece rinuncia a tutto come i vegani Per dimostrare che questo tipo di dieta non debilita vengono citati gli sportivi celebri Sono stati aperti anche ambulatori di pediatria ad hoc per i bambini

Colpa di un frigorifero troppo illuminato. «Ho visto le bistecche rosse, il prosciutto, il pollo… Prima erano solo "prodotti" comprati al supermercato. Quel giorno ho capito che il frigo era pieno di animali, uccisi e fatti a pezzi per diventare il mio cibo quotidiano. Sono passati venticinque anni. Da allora sono vegetariano». Quasi un colpo di fulmine, per Franco Castorina, coordinatore nazionale della Società vegetariana di Genova. Luciana Baroni, medico di Mestre e fondatrice della Società scientifica di nutrizione vegetariana si è invece allontanata da fiorentine di manzo e grigliate di pesce il giorno in cui ha compiuto quarant´anni. «Ci pensavo anche prima, alle sofferenze degli animali. Ma non riuscivo a decidermi. Poi ho pensato di farmi un regalo di compleanno: nutrirmi senza provocare sofferenze. E ho scoperto che così si vive anche meglio».

Si fa presto a dire «vegetariani». In questa galassia ci sono infatti i «latto-ovo-vegetariani» che escludono carne, pesce, molluschi e crostacei ma si cibano di latte, uova e qualunque tipo di vegetale. Ci sono i «latto-vegetariani» che evitano anche le uova e derivati. Infine ci sono i vegani che assieme a carne e pesce rinunciano anche a latte e uova. Sei milioni - secondo un´indagine Ac Nielsen rielaborata dall´Eurispes - che in questo 2010 dovrebbero diventare sette milioni (i primi in Europa, secondo le stime dell´Unione vegetariana europea). Fra loro, il 10 per cento sono vegani.
«Nella nostra società di nutrizione - dice Luciana Baroni - siamo in 400, quasi tutti professionisti. Cerchiamo di spiegare cosa sia davvero il vegetarismo e come una dieta a base di cibi vegetali rappresenti uno dei più efficaci e piacevoli mezzi per restare sani. Non ci sentiamo missionari, non vogliamo convertire quelli che noi chiamiamo gli onnivori. Siamo però a disposizione di chi cerca un´alimentazione più salubre».

Da qualche anno la dottoressa è anche vegana. «All´inizio pensavo che la sofferenza fosse solo negli allevamenti, con gli animali ingrassati a forza, i trasporti, la macellazione… Poi ho smesso di bere latte e mangiare formaggi perché alla mucca viene portato via il vitello per portare il latte al caseificio. Anche nelle uova ci sono dolore e sofferenza. Il polli da uova sono diversi da quelli da carne e i pulcini maschi che ovviamente non possono fare uova vengono buttati in un macina carne e diventano cibo per altri animali».

Le associazioni di vegetariani sono diverse (tre le principali, a Milano, Mestre e Genova) ma il messaggio è comune: «Il vegetariano non rinuncia ma sceglie. Il vegetariano è felice». «Oggi – racconta Luciana Baroni – mi sono preparata pasta con i broccoli e porri poi pane con tahin, una salsa di semi di sesamo. Se diventi vegetariano, non perdi gli amici. Quelli che vengono a cena da me alla fine mi chiedono le ricette. Se vado a casa d´altri li avverto della mia scelta e un risotto o una pasta riescono a prepararmeli». Felice anche il genovese Francesco Castorina. «Oggi mi sono cucinato pasta integrale con minestrone e hamburger di lenticchie. Il cibo è importante, nel nostro messaggio. Non a caso, le nostre conferenze sono brevi –massimo mezz´ora – e sono sempre seguite da cene, cuore dei corsi di cucina pratica e teorica. Tante le domande che ci vengono poste. Una dieta vegetariana è pericolosa? Si può vivere senza carne? La nostra dieta – rispondiamo – è pericolosa se fatta male, come del resto la dieta degli onnivori. Si sopravvive? Gran parte degli indiani da secoli non si cibano di carne. Il ferro e il calcio? Basta scegliere le verdure e i legumi giusti».

Ravioli di tofu, polpette di piselli, biscotti d´orzo… «Certo, ci vuole più tempo che cuocere una bistecca. Ma basta guardare meno tv e il tempo si trova. Essere vegetariano vuol dire fare una scelta di vita ma non ci sentiamo superiori agli altri. Una signora genovese (ha 85 anni ed è vegetariana da 70) dice però che se si può essere vegetariani senza essere buoni (Hitler era vegetariano, ndr) non ci può essere bontà senza vegetarismo. In passato tanti ci guardavano in modo strano, ora qualcosa sta cambiando. Qui a Genova, ad esempio, ci hanno chiamato a fare conferenze al festival della Scienza. Vuol dire che ci prendono sul serio».
Non si pagano quote, per entrare nella Società genovese. Basta iscriversi al sito. «Con la scelta vegetariana si diventa anche amici. Alla fine di marzo organizzeremo a Claviere la prima settimana bianca vegetariana, con cucina vegana. Anch´io ho fatto questa scelta, quando ho scoperto che latte e formaggi mi facevano gonfiare le mani».

Tutti uniti per la propria salute e per la salute del mondo. Vegetariani e vegani, nel loro materiale informativo, raccontano che «per produrre un solo chilo di carne servono dai 7 ai 16 chili di soia o altri legumi, 15.500 litri di acqua pulita e 323 metri quadri di pascolo». Il chilo di carne viene mangiato da chi se lo può permettere mentre i poveri del mondo debbono rinunciare ai legumi. Per dimostrare che la dieta senza carne e pesce non debilita si citano i nomi di atleti che hanno fatto stupire il mondo: da Carl Lewis a Martina Navratilova, da Paavo Nurmi a Edwin Moses.
«Mentre per una dieta vegetariana non ci sono problemi – dice il professor Vincenzino Siani, docente di Ecologia della nutrizione all´università di Tor Vergata – qualche dubbio esiste per la dieta vegana. Le proteine si trovano anche in cereali e legumi ma la vitamina B12 nei vegetali non è presente – se non in piccola parte in certe alghe – e chi anche rinuncia a latte e uova ne resta privo. Per questo i vegani debbono assumere questa vitamina in pillole e questo è il loro tallone d´Achille. Io sono vegetariano ma non vegano. Non ci si può giustificare dicendo che l´uomo per secoli ha mangiato solo vegetali ed è riuscito a sopravvivere. Chi mangiava erbe, foglie e verdure in passato mangiava anche gli insetti che c´erano in mezzo e pezzetti di terra. La nostra igiene ha cambiato il modo di assumere i vegetali, non più "arricchiti" come in passato».

Il dieci per cento di vegani sembra però in aumento. «Chi da onnivoro diventa vegetariano, nei primi tempi, rinunciando a carne e pesce, si butta sul formaggio e a volte eccede. Crede che a fargli male sia il formaggio e invece è solo l´eccesso di tale cibo. E allora rinuncia. Io continuo ad assumere latte e derivati, sia pure in piccola quantità. Mi sembrerebbe assurdo ricorrere a pillole».

A Verona, nel giugno scorso, è stato aperto il primo ambulatorio pediatrico vegetariano d´Italia. «I vegetariani – racconta il professor Leonardo Pinelli, diabetologo e nutrizionista pediatrico – vogliono che anche i loro figli seguano la loro scelta e non sanno a chi rivolgersi. I pediatri non sono preparati e si arrabbiano. "Cosa, non vuol dare la carne a suo figlio?"». L´ambulatorio è pubblico e gratuito, organizzato dalla Asl e dall´università. «Noi sappiamo che la dieta vegetariana fa bene. Sappiamo che il 40% delle malattie, dal diabete al colesterolo all´ipertensione, possono essere affrontate con una dieta vegetale. Ma non abbiamo dati italiani, statistiche e ricerche arrivano quasi tutte dagli Stati Uniti. Noi vogliamo studiare i "nostri" genitori e i "nostri" bambini. Vengono da noi papà e mamme cui
non bastano le informazioni prese in Internet o nel negozio macrobiotico. Vengono a chiedere, ad esempio, cosa fare per lo slattamento ai sei mesi, quando gli altri piccoli passano agli omogeneizzati di carne. Noi indichiamo frutta, brodo vegetale, crema di riso o mais e tapioca. Dopo una o due settimane consigliamo le pappine di lenticchie rosse decorticate. Certo, può stupire una scelta vegetariana fatta dai genitori per i neonati, ma saranno comunque i piccoli a decidere quando saranno cresciuti. C´è da rilevare però che il gusto si forma nei secondi sei mesi di vita e ai bimbi resterà per sempre la passione per sapori delicati come quelli dei legumi e delle verdure. I genitori vengono da noi anche per un altro motivo. Alla nonna che protesta perché un bimbo non può crescere senza carne, la mamma potrà farsi forte del parere di un docente universitario».

Jenner Meletti
Fonte: www.repubblica.it
19.02.2010


Citazione
DaniB
Estimable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 224
 

"Certo, può stupire una scelta vegetariana fatta dai genitori per i neonati, ma saranno comunque i piccoli a decidere quando saranno cresciuti. C´è da rilevare però che il gusto si forma nei secondi sei mesi di vita e ai bimbi resterà per sempre la passione per sapori delicati come quelli dei legumi e delle verdure." Si, poi a 17 anni va a fare la "cena del calcio" se pappa na bella costicina rosolata, torna a casa e fa a la mammina:"ma che merda mi hai fatto mangiare fino ad adesso?" scena vista rivista, vissuta e rivissuta sulla mia pelle per decine di volte...

scusate il sarcasmo, rispetto queste scelte di vita e sono assolutamente d'accordo che la carne rossa vada mangiata AL MASSIMO una volta a settimana, trovo pero i vegani dei fanatici integralisti, dato che se i loro avi, ad esempio in pianura padana dove vivo io, non avessero potuto mangiar uova o carne, soprattutto nei lunghi mesi invernali, loro non sarebbero nenche qui a delirare sulla soferenza delle uova.
Inoltre, non mi spostino gli argomenti sul piano del gusto! lascino stare, io le ho provate le cucine vegetariane sedicenti "guardacheètuttobuonotisorprenderà"... a parte che è tutto impastellato e fritto, te lo raccomando per il colesterolo, e affermare che a gusto si possa sfidare la carne rossa alla brace e pura idiozia, e mi puzza tanto da apriori ideologico.
Per il resto la scelta è sacrosanta, ma gli argomenti sono altri, il gusto lasciamolo alla carne che è meglio.


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
 

io non sono vegetariano ma s ele verdure le sai cucinare o da sole o per condire la pasta,per me sono il massimo...
il gusto della carne lo trovo come un fuoco di paglia..un gusto che finisce subito..
molti che non ne vanno pazzi come me la mangiano per praticità..
diciamo le cose come stanno mettere su un pezzo di carne e cuocerlo lo sanno fare tutti e viene sempre mediamente buono o molto buono a seconda della carne
mettersi a far everdure che siano buone(e non fritte) ci vuole tempo e sapienza
ed ambedue sono carenti...

spesso la carne è il cibo più pratico e veloce..
sostituirla come principi nutritivi non è facilissimo..
io non ho mangiato carne per 3 anni e sinceramente non mi mancava..
poi trovandomici sempre in mezzo o ripreso..
ma quando avevo smesso ero diventato bianco il mio colorito era cambiato
si capiva che non mangiavo più carne eppure dalla analisi il ferro ad esempio non mi mancava affatto..
questa una delle caratteristiche di chi non mangia carne..
e poi stranamente ero molto più calmo e pacato..la carne dà aggressività..

forse per questo il popolo occidentale in più grande mangiatore di carne e quindi massacratore di animali e poi il più aggressivo verso gli altri popoli ed il più grande massacratore dell'era moderna...
non fa una piega..il sangue è sangue e sebbene ci faccia comodo distinguere..

chi uccide animali per gusto con immani sofferenza non ha problemi a uccidere per profitto gli uomini..
questa è la realtà!
Il resto sono ridicole scusanti anche perchè trovare uno sottopeso in occidente è come trovare l'ago in un pagliaio ,quello che fa l'esempio delle persone di unva volta che per sopravvivere mangiavano carne,ha capito nulla,e che c'entra?
Anche gli indiami per sopravvivere uccidevano orsi e bisonti ma lo rispettavano
ossia non uccidevano più di quello che gli serviva e non c'erano altri cibi...
noi abbiamo migliaia di alternative siamo quasi tutti in eccesso di peso(chi di 1kg chi 5 chi 10 chi 30) ma per il gusto della gola scanniamo dissanguiamo mozziamo teste squartiamo...
ovvio che poi per profitto facciamo le stesse cose su umani donne e bambini..
ecco perchè la società spinge al consumo della carne perchè questa genera aggressività che per sfogarsi ha bisogno di guerre e conflitti...(l'India che è il popolo che ha più rispetto per gli animali ,almeno in passato, non ha mai fatto guerre,sarà un caso?)che vengono ben accettate dai popoli quando i loro governi le dichiarano..pensate agli USA(e gli UK) i più grandi consumatori di carne (tra l'altro di bassissima qualità!) al mondo
sono anche il popolo più guerrafondaio del mondo e l'intero popolo di destra e sinistra quando il loro presidente si mette la divisa da comandante in capo(ed avviene minimo una volta a legislatura quando il presidente o in vista delle elezioni di medio termine o quando siamo vicini alle nuove elezioni deve nascondere il fatto di non aver fatto nulla di quanto promesso in campagna elettorale!)sono pronti a stringersi intorno a lui come avvenuto con Bush (e tutte le altre guerre dichiarate dagli USA,anche quelle contro gli indiani,dove ne uccisero 20milioni il 96%)per due volte e come avverrà con Obama.

Quindi spingere i popoli all'uso massiccio di carne serve a provocare in loro aggressività che poi viene sfogata nei conflitti e nelle guerre..(o anche tra loro in una guerra tra poveri per un tozzo di pane/carne mentre le elite spadroneggiano..)

ciao


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dana74
Illustrious Member
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Post: 14446
 

sono completamente d'accordo con te maumau, bellissime riflessioni.


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