«Lo sporco segreto di Raqqa» e della guerra siriana
Piccole Note, 15 novembre
«Lo sporco segreto di Raqqa», questo il titolo di un reportage della Bbc «che documenta l’accordo dei curdi siriani per l’uscita indenne da Raqqa di 4mila jihadisti armati, foreign fighters compresi, con l’avallo americano e britannico. Un’intesa “segreta” ma già denunciata dai russi ai quali la coalizione a guida Usa avrebbe impedito di bombardare le colonne jihadiste». Così Alberto Negri sul Sole 24ore del 15 novembre.
«La lotta al terrorismo è una realtà a geometria variabile», spiega ancora il cronista del Sole. «Viene condotta dagli alleati degli americani e da Washington a seconda degli interessi tattici e geopolitici che guidano i rapporti tra le potenze occidentali e i loro partner arabi».
Nel reportage della Bbc, che hanno intervistato diversi testimoni del fatto, si dettaglia che i miliziani dell’Isis hanno portato con sé non solo familiari, ma anche «tonnellate di armi e munizioni […] il convoglio era lungo sei-sette chilometri. Comprendeva quasi 50 camion, 13 autobus e più di 100 veicoli del gruppo islamico. I combattenti dell’Isis, con i loro volti coperti, sedevano in modo sfacciato su alcuni dei veicoli».
«I combattenti dell’Isis», si legge ancora, «hanno preso tutto quello che potevano portare. Dieci camion sono stati caricati con armi e munizioni». Uno degli autisti del convoglio ha spiegato: «C’erano tanti stranieri: della Francia, della Turchia, dell’Azerbaigian, del Pakistan, dello Yemen, dell’Arabia Saudita, della Cina, della Tunisia, dell’Egitto…».
Particolare che spiega, semmai ce ne fosse bisogno, che la narrativa che vuole la guerra siriana come una guerra civile è alquanto bizzarra. Non è stata un’evacuazione, spiega ancora la Bbc, ma un vero e proprio «esodo».
Interessante un altro particolare riportato dai testimoni: «c’erano aeromobili della coalizione, a volte droni, che seguivano il convoglio». Tanto è vero che dalla coalizione hanno poi dovuto spiegare che hanno «monitorato» la fuga. E che combacia con le accuse dei russi, che affermano che le forze della coalizione hanno impedito loro di attaccare il convoglio.
Questa operazione coperta, ancora negata nelle sue dimensioni e nel coinvolgimento dei militari Usa e britannici, è stata portata alla luce grazie alla testimonianza degli autisti del convoglio. Ingaggiati per far uscire alcuni uomini da Raqqa, si sono visti invece catapultati in uno scenario da incubo. Peraltro non sono stati pagati e hanno spifferato tutto.
articolo integrale al link
http://oraprosiria.blogspot.it/2017/11/lo-sporco-segreto-di-raqqa-e-della.html
Se lo voleva davvero, la Russia poteva tirare qualche decina di Kalibr sul convoglio. Non lo ha fatto: perche' ?
Russia e USA sicuramente si combattoo in Siria sotenendo fazioni avverse, ma è chiaro che rispettano dei limiti per non urtarsi direttamente.
Se il convoglio era sotto area l'area di controllo (dello spazio aereo) USA (e le areonautica di USA e Russia si parlano continuamente e si accordano sui limiti invalicabili) i Russi non "potevano" attaccare.