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LULA HA INGANNATO PERSINO PAPA FRANCESCO


mystes
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I

 

ll senatore Sergio Moro (ex-giudice di Mani Pulite) e il giudice Deltan Dallagnol minacciati di morte.

 

In un'intervista andata in onda giovedì scorso, Papa Francesco ha messo in dubbio la condanna di Lula, dicendo che non c'erano prove contro di lui.

Papa Francesco è uno dei principali leader cristiani e religiosi del mondo. In questo articolo, oltre a esprimere il mio profondo rispetto per il Papa, correggo e commento le informazioni che il Papa non conosceva quando ha fatto il suo commento.

In primo luogo, l'essere cristiano mi fa nutrire un profondo rispetto per il Papa. Cerco di rafforzare la mia fede e la mia pratica ogni giorno con l'esame di coscienza, la preghiera e la lettura spirituale.

Ed è per sentimento cristiano che mi sono unito all’Operazione giudiziaria Mani Pulite in Brasile e ho lavorato mattina, pomeriggio e notte, con instancabile dedizione e fermezza anche di fronte a minacce, attacchi e ritorsioni.

Chiunque pensi che il mio obiettivo in Mani Pulite fosse quello di arrestare le persone si sbaglia. Il mio scopo è sempre stato quello di difendere i brasiliani che soffrono per l'appropriazione indebita di denaro pubblico: con morti negli ospedali, scarsa istruzione, mancanza di sicurezza e poche opportunità. Nella lotta per la giustizia, il mio carburante è sempre stato la compassione.

Compassione e indignazione sono due facce della stessa medaglia. Fu per compassione che Gesù espresse la sua indignazione contro la corruzione dei governanti rovesciando le tavole del tempio, il centro del governo ebraico, perché era diventato un covo di ladri. Questa è l'unica volta in cui la Bibbia descrive Gesù che usa la forza fisica contro l'ingiustizia.

Il primo grande oppositore della corruzione politica brasiliana fu un cristiano, padre Antonio Vieira. Fu molto coraggioso nell'affrontare i governanti brasiliani corrotti, sotto il rischio di vendette e ritorsioni. Per lui, la corruzione era l'origine delle nostre malattie e il vero ladro non era il ladro di polli, ma il governante in giacca e cravatta che rubava e depredava il popolo.

Il dolore di questi popoli diseredati, soprattutto dei poveri, fa battere il cuore di molti cristiani come quello di Papa Francesco. Quando fu scelto come nuovo Papa, monsignor Claudio Hummes, arcivescovo emerito di San Paolo, lo abbracciò e gli disse "non dimenticare i poveri". Come racconta il Papa, questo è diventato il suo sogno, quello di una Chiesa che si prende cura dei poveri, che è stato il motivo della scelta del suo nome papale, ispirato alla vita di Francesco d'Assisi.

La cura dei poveri implica necessariamente la lotta contro la corruzione. I politici corrotti che si appropriano dello Stato usurpano i diritti di tutti, ma quelli che ne soffrono di più sono i poveri, proprio perché dipendono maggiormente dai servizi sanitari, educativi e di sicurezza dello Stato.

Proprio per questo motivo lo stesso Papa Francesco ha affermato nel 2017 che "la corruzione va combattuta con forza. È un male basato sull'idolatria del denaro che ferisce la dignità umana". Nel 2021 ha inasprito le regole contro la corruzione nello stesso Vaticano.

L'anno scorso, il Papa ha sottolineato che i cristiani non possono essere indifferenti alla corruzione in un mondo pieno di "comportamenti disonesti, politiche ingiuste ed egoismi che dominano le scelte degli individui e delle istituzioni". Siamo chiamati a fare il bene, ha detto. Non potrei essere più d'accordo.

La cura dei poveri implica necessariamente la lotta alla corruzione. I politici corrotti che si appropriano dello Stato usurpano i diritti di tutti, ma quelli che ne soffrono di più sono i poveri, proprio perché dipendono maggiormente dai servizi sanitari, educativi e di sicurezza dello Stato.

Dopo aver espresso il mio immenso rispetto per il Papa e aver condiviso gli stessi valori e principi biblici che portano i cristiani a lottare contro la corruzione, devo dire che quello che c'è stato contro Lula è stato un processo corretto che ha applicato la legge contro la corruzione, perché ha trovato una marea di prove che Lula era colpevole di uno schema di appropriazione indebita e riciclaggio di denaro.

Sono assolutamente certo che non tutte le informazioni contenute nei capi d'accusa e nelle condanne sono state portate a Papa Francesco, quindi illustrerò alcuni dei contenuti dell’operazione Mani Pulite che sono di dominio pubblico, ma che sono essenziali per comprendere il caso Lula.

Credo che non abbiano detto al Papa che ci sono prove dell'appropriazione indebita di decine di miliardi di reali brasiliani dalla Petrobras (Industria Petrolifera di Stato) e da altri enti e ministeri da parte di persone nominate direttamente da Lula, che i criminali confessi hanno restituito 15 miliardi di reali e che gli appaltatori che hanno beneficiato degli schemi hanno elargito benefici milionari a Lula.

Credo che il Papa non sapesse, ad esempio, della manomissione dei documenti e delle prove che dimostravano, secondo i tribunali, che la lussuosa villa abitata da Lula gli era era stata donata in cambio dei benefici che questi aveva concesso ad una importante azienda di stato quando era presidente.

Hanno informato il Papa che gli imprenditori che hanno investito milioni nella ristrutturazione della villa occupata da Lula non hanno fatto pagare nulla, e in cambio hanno ricevuto appalti di grandi opere pubbliche come ponti, centrali elettriche e strade?

Il Papa sapeva che le condanne di Lula dimostravano che i soldi per le opere di cui Lula aveva beneficiato non erano usciti dalle sue tasche, ma erano stati pagati attraverso opere appaltate, a prezzi eccessivi o concesse irregolarmente dal governo comunista di Lula? Hanno detto al Papa che esisteva un elenco numerico per controllare gli importi delle tangenti dovute e pagate al governo?

Forse non hanno detto al Papa che l'appartamento accanto a quello in cui viveva Lula a Sao Bernardo do Campo (Stato di San Paolo, Brasile) era stato comprato con i soldi dell’impresa parastatale Odebrecht.

Hanno detto al Papa che più di duecento criminali hanno confessato i loro crimini e restituito somme che vanno da pochi milioni a miliardi? Che un dirigente dell’Industria Petrolifera Petrobras e un ex governatore di Rio de Janeiro avevano 100 milioni di dollari ciascuno in conti esteri?

Il Papa sapeva che diciassette imprenditori hanno riconosciuto i loro crimini, compresi quelli che hanno pagato tangenti a Lula, che ha firmato un accordo per la restituzione del valore di 1,9 miliardi di reali? È importante dire al Papa che il processo contro Lula non è stato una montatura. È stato portato avanti da un gruppo di 15-20 giudici (procuratori della repubblica) tutti esperti e rispettati per il lavoro svolto nel corso della loro storia nel Ministero pubblico.

E il Papa sa che molti dei procuratori che hanno accusato Lula e chiesto la sua condanna per crimini avevano votato per Lula, ma hanno presentato le accuse per adempiere al loro dovere di verità e giustizia?

Il Papa sa che tra i procuratori c'erano diversi progressisti?

Credo che non abbiano riferito al Papa che Lula non solo è stato condannato per corruzione e riciclaggio di denaro, da numerosi giudici. E sa che quattro giudici hanno confermato le condanne e che quattro ministri del Tribunale Superiore di Giustizia avevano già confermato la prima condanna in seconda istanza?

Il Papa sa che la Corte Suprema non ha assolto Lula né analizzato il merito del suo caso, ma ha annullato il processo per motivi formali, con una decisione di 7 voti contro 4? E sa che tra i sette ministri vincitori, quattro sono stati nominati da Lula stesso?

Papa Francesco è una persona buona e corretta e sono sicuro che non sa tutto questo. Nella disputa delle parole, le persone sono influenzate da chi grida di più e più forte. Lula sa che una bugia gridata mille volte diventa "verità" ed è riuscito a ingannare molte persone - persino il Papa. Eppure lo stesso Papa ha detto nel 2013 che "dobbiamo sempre stare in guardia contro l'inganno".

Il mio scopo è amare e servire Dio e l'uomo facendo del mio meglio. Credo nell'amore, nella compassione, nella santa indignazione e nella giustizia. Pertanto, continuerò a lottare con perseveranza e con tutte le mie forze per ciò che amo e in cui credo, portando l'informazione a tutti affinché la bontà, la verità e la giustizia possano alla fine prevalere.

 

Deltan Dallagnol Giudice, Pubblico Ministero nei Processi di Mani Pulite in Brasile

 

Traduzione a curra di: mystes

 

Fonte: https://www.gazetadopovo.com.br/vozes/deltan-dallagnol/lula-enganou-ate-o-papa-francisco/

https://www.gazetadopovo.com.br/republica/papa-francisco-lula-dilma/

 

 

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mystes
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IL PAPA É INFALLIBILE?

Le recenti dichiarazioni di Papa Francesco su Lula e Dilma, in un'intervista televisiva, hanno mostrato che il Sommo Pontefice sbaglia, come qualsiasi altro uomo. Sebbene il dogma dell'infallibilità papale venga evocato dalla sinistra per cercare di elevare l'opinione di Francesco (che Lula è stato condannato senza prove e che Dilma è "una donna con le mani pulite") alla categoria della verità assoluta, il Papa non è infallibile nelle questioni politiche. Ciò che dice in questo ambito, quindi, non ha il carattere di "voce della Chiesa" e non serve come linea guida per il popolo cattolico.

Nel 1870, Papa Pio IX istituì il dogma dell'infallibilità papale nella costituzione dogmatica Pastor Aeternus, frutto del Concilio Vaticano I. Secondo il documento, il Papa gode dell'infallibilità "quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il suo ufficio supremo di Pastore e Dottore di tutti i cristiani". Affinché un pronunciamento sia infallibile, quindi, il Papa deve parlare su un punto di fede e di morale, essere rivolto agli uomini di tutto il mondo, in nome e con l'autorità degli apostoli, e allo scopo di vincolare tutti i membri della Chiesa ad attenersi alla sua decisione.


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