"Manca la benzina? Colpa dei bloggers!"

Certe notiziole danno molto da pensare. Sull'assunzione delle proprie responsabilità, ad esempio, oppure sullo scaricabarile delle responsabilità altrui. Sulla fiducia che la gente nutre nelle istituzioni, anche.

Riporta l'Herald Tribune una lamentela del governatore della Florida e di due suoi ministri:

Bronson ha detto che la carenza di benzina è stata causata dal panico popolare, di cui ritiene responsabili alcuni ignoti blogger. "Molta gente crede ai blogs, seguono la situazione attraverso i blogs e la vedono peggiorare man mano. Anche se tutti noi tre abbiamo affermiato che non c'è carenza di carburante, non ha fatto differenza." Così, i blogger sono stati in grado di causare panico da carburanti presso il pubblico mentre tre personaggi istituzionali dello Stato della Florida non hanno potuto porre rimedio? Urca!

In questa piccola ma significativa storia si intravede un intreccio mica da poco. Che responsabilità ha un blogger nello scatenare una reazione a catena (appunto) in cui si riporta come reale e diffusa una situazione che magari è solo casuale, o localizzata? Bisogna sentirsi investiti di chissà quale ruolo presso il pubblico, prima di scrivere anche solo :"Aaargh! Sotto casa mia c'è la fila dal benzinaio! Corro a fare il pieno!".

Ma è sacrosantamente vero anche che l'informazione e la verità sono state innumerevoli volte sacrificate sull'altare del "non causiamo il panico". Personalmente, ho sempre odiato quando i media ci trattano come bambocci che è meglio non sappiano dei disordini, della pandemia, del crac economico, o peggio della fuga di gas venefici da quella tal fabbrica. Cosa immaginano, che usciamo per strada urlando e dando fuoco a tutto? Se i media devono raccontare favolette per tenerci buoni, è finità l'utilità dei media e soprattutto la libertà di stampa e il diritto all'informazione. Un'eredità raccolta almeno da maldestri bloggers: meglio che niente.

Per finire, la menzione dei "personaggi istituzionali". Inutile dire che in Italia come negli USA, se un politico sostiene qualcosa la gente si convince subito del contrario. E forse, invece di lamentarsi e come al solito considerare i cittadini dei poveri idioti, questi amministratori dovrebbero chiedersi come mai si preferisca credere ad un ignoto ed anonimo blogger piuttosto che al cosiddetto "nostro rappresentante eletto".

Debora Billi
Fonte: http://petrolio.blogosfere.it/
Link: http://petrolio.blogosfere.it/2008/09/manca-la-benzina-colpa-dei-bloggers.html
22.09.08