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Micidiale attacco dei talebani

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stefanodandrea
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GUARDATE QUESTO MICIDIALE ATTACCO DEI TALEBANI A UNA BASE STATUNITENSE.

Prima un uomo bomba, alla guida di un camion, provoca un'esplosione immensa di una base statunitense. Immediatamente dopo l'esplosione, otto talebani armati alla perfezione per una battaglia corpo a corpo (già inquadrati nella parte precedente del video rispetto a quella tra breve segnalata) arrivano con un pulmino ed entrano nella base per ingaggiare una battaglia che necessariamente li vedrà tutti morti.

SI PUO' INIZIARE A VEDERE IL VIDEO A 4MINUTI E 9 SECONDI:

http://youtu.be/gC06y3jD66I

Il video su facebook è stato commentato così:
"Nel filmato la voce fuori campo ripete spesso, come una litania, una giaculatoria: Allah o akbar, Dio è grande. Vinceranno loro; non c'è dubbio; sul lungo periodo, ma vinceranno loro. Se poi la loro vittoria sarà un bene per i paesi europei, non è dato saperlo ora; lo sapranno i nostri figli, o i nostri nipoti. Per vincere è indispensabile aver fede. Avessimo anche noi una fede, non dico religiosa, ma laica, in qualche principio, in un insieme di valori. Gli islamisti guardano indietro fino alle scritture coraniche. Io mi accontenterei dei valori civili e politici dei patres coscritti dell'antica Roma repubblicana. Forse sono troppo distanti nel tempo per richiamarli a fondamento della lotta odierna per la sovranità economica, politica e militare. Comunque sia , questi islamisti ci stanno dando una lezione, e cioè che occorre sposare una logica di guerra per liberarsi. Non significa che dobbiamo imbracciare armi da fuoco e spargere sangue, ma avere piena coscienza che il nemico intende sparger il nostro sangue. Per gli islamisti, non è solo Dio a essere grande, ma anche il Tempo. Costoro hanno una concezione del tempo molto diversa da quella occidentale, confinata ormai alla durata dell'esistenza individuale. Essi lottano e muoiono per la durata secolare del califfato. Vinceranno loro, perché sono disposti a morire"


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Anonymous
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GUARDATE QUESTO MICIDIALE ATTACCO DEI TALEBANI A UNA BASE STATUNITENSE.

Prima un uomo bomba, alla guida di un camion, provoca un'esplosione immensa di una base statunitense. Immediatamente dopo l'esplosione, otto talebani armati alla perfezione per una battaglia corpo a corpo (già inquadrati nella parte precedente del video rispetto a quella tra breve segnalata) arrivano con un pulmino ed entrano nella base per ingaggiare una battaglia che necessariamente li vedrà tutti morti.

SI PUO' INIZIARE A VEDERE IL VIDEO A 4MINUTI E 9 SECONDI:

http://youtu.be/gC06y3jD66I

Il video su facebook è stato commentato così:
"Nel filmato la voce fuori campo ripete spesso, come una litania, una giaculatoria: Allah o akbar, Dio è grande. Vinceranno loro; non c'è dubbio; sul lungo periodo, ma vinceranno loro. Se poi la loro vittoria sarà un bene per i paesi europei, non è dato saperlo ora; lo sapranno i nostri figli, o i nostri nipoti. Per vincere è indispensabile aver fede. Avessimo anche noi una fede, non dico religiosa, ma laica, in qualche principio, in un insieme di valori. Gli islamisti guardano indietro fino alle scritture coraniche. Io mi accontenterei dei valori civili e politici dei patres coscritti dell'antica Roma repubblicana. Forse sono troppo distanti nel tempo per richiamarli a fondamento della lotta odierna per la sovranità economica, politica e militare. Comunque sia , questi islamisti ci stanno dando una lezione, e cioè che occorre sposare una logica di guerra per liberarsi. Non significa che dobbiamo imbracciare armi da fuoco e spargere sangue, ma avere piena coscienza che il nemico intende sparger il nostro sangue. Per gli islamisti, non è solo Dio a essere grande, ma anche il Tempo. Costoro hanno una concezione del tempo molto diversa da quella occidentale, confinata ormai alla durata dell'esistenza individuale. Essi lottano e muoiono per la durata secolare del califfato. Vinceranno loro, perché sono disposti a morire"

E sti cazzi ? Che sta facendo Obama ?


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stefanodandrea
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Kefos 93

Non è chiaro il senso del tuo commento. Anzi proprio non ho capito nulla


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Primadellesabbie
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Impressionante. Questi individuano il male con semplicità.

"L'Ultimo Sigillo".

Certo non possiamo capire perché si battono a questo modo fin quando applichiamo certi luoghi comuni, accecati dalla presunzione.

E fa impressione pensare che i "nostri ragazzi" (e quelli degli altri alleati) sono li per pagare il mutuo e per i pretesi ideali e gli agi di qualche politicante peloso. Che stridore!

Elemire Zola in uno dei suoi numerosi libri dice (a memoria): molto sfortunati i popoli che traggono le loro origini dalla cultura greca e romana.

E, al di lá di quello che potete pensare dell'autore, a ben riflettere...


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Black_Jack
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@Stefano D'Andrea

È chiaro il senso del tuo post anche se forse è un po' troppo forte per passare con un pubblico vasto (per di più in anestesia totale...).

Vedo delle buone premesse per il tuo ARS (se sei tu lo Stefano in questione).

Lo scopo di un movimento oggi deve essere quello di ricreare il senso di appartenenza del popolo e soprattutto delle classi oppresse e sottomesse.
Senza di questo qualsiasi progetto politico è destinato al fallimento; alcuni vanno dicendo che prima si deve creare la classe dirigente della plebe e poi, come diceva De Gaulle, "l'intendance suivra". È un errore bello grosso e bello stupido, di una stupidità piccolo borghese, di quelli di cui non ci si riesce a rendere conto facilmente, purtroppo.

Se questo del risveglio delle coscienze e del senso di appartenenza nel popolo è il vostro obiettivo vi seguirò con molto interesse.


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oriundo2006
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Da rigidi materialisti non uscite dalla presunzione che a muovere le 'masse' siano i fattori materiali e basta. Dunque l'incapacità di capire che sono i fattori 'spirituali' e prevalentemente QUESTI a motivare l'opposizione agli occidentali, qui come altrove, ritenuti a ragione nuovi crociati di una guerra di religione che intende imporre la religio occidentalis ( giudaismo+cristianesimo+massoneria ) come unica religione del globo, eliminate colla violenza le altre. Cosi' è stato sin dagli albori dell'umanità: il fattore 'spirituale' è sempre stato l'elemento scatenante rivolte, opposizioni, guerre, giovandosi evidentemente di un sostrato di 'interessi' pratici in crisi. E' la forza del negativo di cui era portatrice l'ideologia ( di sinistra come di destra ), erede in Europa della religione come ideologia di 'rottura' di fronte a quella 'amministrata' ad usum delphini, ad avere avuto il compito di suscitare l'opposizione allo status quo. Oggi qui da noi non se ne vede traccia di una 'presa di coscienza' proprio per questo: la religione cattolica ha appunto esercitato questa funzione nei confronti del 'comunismo' ed ora giace in attesa della preda che le sue armate gli riporteranno colla vittoria sull'Islam, nel silenzio delle prese di posizione ambigue ed ipocrite di cui è sempre stata maestra. Non c'è alcun sentore di rivolta proprio per questo, perchè le ragioni, i motivi di una ribellione sono stati sequestrati e dissolti col tramonto e la scomparsa dell'ultima ideologia moderna, il marxismo, che per imporsi aveva dovuto mascherarsi come nuova religione, quella degli oppressi che non porgono l'altra guancia: la sua sconfitta è stata proprio sulla base di questa sua 'irrazionalità' , indice di una contraddizione interna ( e di molte altre di cui è inutile parlare ). A mio avviso solo in presenza di un pericolo mortale per la vita intera, un pericolo esiziale per la vita su questo pianeta ma che interessi principalmente il nostro Paese, si potrà parlare di un 'casus belli' interno che farà deflagrare le energie di rinnovamento oggi represse. Sempre che questo fattore non sia opportunamente preparato ed indirizzato verso altri scopi ( guerra esterna ) dalle nostre elites, rese ben avvertite da poteri e saperi la cui origine si situa in un ordine 'altro' rispetto agli interessi della vita su questo pianeta.


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clausneghe
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Non ho ancora guardato il video segnalato, ma ho visto a sufficienza altri video simili, siano Libici Siriani Irakeni o Afghani, dove questi scimmioni barbuti bestemmiano il nome del loro Dio sgozzando e smembrando i corpi degli avversari senza nessuna pietà, pure se sono feriti o peggio legati. Non abbiamo nulla da imparare da costoro fanatici Islamisti o che altro. Io li vedo come la degenerazione umana, al pari,sia chiaro, di quegli altri in divisa regolare che uccidono dall'alto a bordo delle loro macchine di morte oppure con i droni piuttosto che con missili sparati da migliaia di kilometri. Assassini degenerati, tutti militari o terroristi, che poi sono la stessa cosa,venuti al mondo per far del male,distruggere e uccidere. 👿 Non ci sarà posto per costoro,nel nuovo mondo che verrà, fatto dai superstiti, sfuggiti allo strettoio finale.


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Zret
 Zret
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La violenza è SEMPRE da deprecare. Oggi le forze della coalizione oppiacea ricevono la pariglia. Sarebbe equo se ad essere dilaniati fossero obama, napo orso capo etc.


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stefanodandrea
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@ Black_Jack

sono io. Grazie.
Se ti è possibile ti invito a venire a Pescara sabato 15 giugno (pomeriggio) e domenica 16 giugno (mattina). Qui su CDC c'è l'annuncio in home, con il programma e le indicazioni logistiche. Il giorno più importante, dal punto di vista dell'azione è il sabato; dal punto di vista teorico è la domenica, anche se la mia relazione ci sarà sabato, a mo' di introduzione.

E' ovvio che bisogna procedere piano piano e collocarci anche noi nella prospettiva del tempo delle idee e delle entità collettive, non dell'individuo.
Però bisogna muovere dall'analisi concreta della situazione concreta, cosa che a mio avviso non fa

oriundo2006

il quale rifiuta il fatto che sono più di duecento anni che accanto ai moventi puramente spirituali, come quelli di tanti giovani del risorgimento, religiosi nel senso di Mazzini e sovente anticlericali, abbiamo avuto soltanto azioni mosse da un misto di spirituale e materiale. Nella situazione in cui siamo giunti, non muovere dal punto di vista materiale, significa restare nel campo delle declamazioni e nel libro dei sogni, privarsi di ogni capacità di aggregare.
Nuovi soggetti collettivi sono indispensabili a creare una comunanza, un dialogo, un approfondimento che ci facciano trascendere da quello che sembra

l'ideale di

clausneghe

ossia, il pacifico godimento consumistico mondiale ottenuto con la bacchetta magica, ideale che la dice lunga sulla realtà che viviamo.


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Primadellesabbie
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@ oriundo 2006

L'ideologia costituisce una semplificazione resasi necessaria (!?!) quando l'Occidente ha scoperto la "fretta". Consegue all'impossibilità e provoca l'incapacità di valutare e sopportare le innumerevoli situazioni che si possono determinare nella vita, e di trarne pazientemente le conseguenze caso per caso. Consente una forma di comunicazione rapida ma approssimativa, atrocemente semplificata. Rappresenta la vittoria dell'impazienza sulla riflessività, un impoverimento della capacità di lettura delle cose del mondo cui ci siamo inspiegabilmente piegati in brevissimo tempo.

Quello che indichi con i termini "rottura" ed "amministrata" riguardo alla religione (non ideologia in questo caso!) fa pensare al confronto del secolo XII, tra i due giganti Abelardo e Bernardo, monaci, da cui uscirono entrambi sconfitti seppure in modi diversi. Semplificando: da una parte la ragione e l'intelletto dall'altra la fede e il cuore. Confronto tuttora attuale e irrisolto, attorno ai termini del quale ruota tutta la storia del pensiero europeo, fino ai nostri giorni.

Trovo interessante quanto descrivi con queste parole: "sequestrati e dissolti col tramonto e la scomparsa dell'ultima ideologia moderna", sono incline a condividere questo tuo pensiero.


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Black_Jack
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Oriundo 2006 ha centrato il punto soprattutto quando definisce il marxismo come religione. Il presunto materialismo laicista del comunismo era semplicemente la rivendicazione di una visione del mondo autonoma dallo spiritualismo forzato e depotenziato ammesso dalla cultura dominante dell'epoca, ma c'era tutto della religione nel marxismo: il senso di appartenenza fortissimo fra i "fedeli" (e RE-Ligio signifca appunto "legare insieme"), l'idea della altissima e inviolabile dignità del lavoro e del lavoratore (lavoro che era per l'appunto l'elemento costitutivo dell'appartenenza), lo spirito combattente e infine l'attesa messianica.

L'errore esiziale è stato quello di definire l'appartenenza come "coscienza di classe" (appartenenza che naturalmente viene indicata come il fattore chiave della riuscita della lotta del proletariato e che, attenzione, deriva da una "presa di coscienza". Punti che bisognerebbe tener presente anche oggi). La classe sociale non esiste in sé, è semplicemente un metodo scientifico di classificazione della società in base a ruolo dei vari gruppi nel sistema di produzione. Succede quindi che chi per qualsiasi motivo acquisisce un minimo di benessere in più e in sostanza "sale" di status (proprio come l'intera classe operaia negli anni 60-70) automaticamente "cambia" coscienza di classe e si "riposiziona" abbandonando i suoi compagni restati indietro.
E vorrei far presente che la fortissima solidarietà interna della classe dominante, delle élites in generale, non è minimamente percepita come "coscienza di classe" ma come qualcosa di molto più profondo, spirituale, sentimentale e affettivo, cosa che mi sembra non venga capita a fondo da chi cerca di ricostruire la voglia di partecipazione politica consapevole nelle classi più umili.

Molto brevemente: il risveglio non potrà mai venire spontaneamente dal basso ma si realizzerà solo nella misura in cui degli attivisti di condizione sociale e istruzione che vada almeno dal medio all'alto crederanno di avere un assoluto dovere etico, morale e spirituale di ripianare l'ingiustizia inaccettabile della attuale condizione di subalternità culturale e materiale delle classi più umili. Sarà proprio la loro dedizione assoluta, molto più della stessa sostanza del loro discorso, a determinare il "risveglio". Penso che sia molto importante riflettere su questo.


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wld
 wld
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Se poche nazioni controllano la maggior parte delle risorse della terra, allora ci saranno guerre e tribolazioni, continueremo ad avere gli stessi problemi che ci hanno devastato per millenni.

La maggior parte delle persone crede che tutto sia dovuto alla natura umana, pensano che l'uomo sia avido, e per questo che abbiamo questi problemi. Non è così, un Bankiere, un serial killer, un gangster, e un prete, sono creati dall'ambiente. Non è il comportamento umano.

E' l'ambiente da cui proveniamo che genera il comportamento, siamo tutti vittima della cultura, è per questo che abbiamo una visione distorta.

Buoni e cattivi, sono solo il frutto di una cultura manipolata, condizionata da falsi bisogni


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stefanodandrea
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Black_Jack

condivido ogni parola di ciò che hai detto.
Perciò ti rinnovo l'invito a venire a pescara.


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Primadellesabbie
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@ Black_Jack

Vorrei metterti in guardia da certe confusioni.

Religione significa legare, ma allude a riunire l'umano al divino, la terra al cielo. Non ha niente a che fare con il "senso di appartenenza" che riguarda, credo, assembramenti umani.

Le religioni consentono all'uomo, se rispettate certe regole e condizioni, di riallacciarsi o, meglio, di avvicinarsi, a partire dalla materialità in cui appare confinato, ad alcune Verità grazie alla quali può intuire o appropriarsi dell'interezza del suo Essere. Dalle religioni deriva un'etica che, praticata, determina le condizioni minime da cui partire.

Il fatto che il marxismo abbia prodotto un'etica non ne fa, nemmeno lontanamente, una religione. Sono piani diversi che non possono incontrarsi, nei quali le stesse cose o apparenze hanno necessariamente valori diversi.

"...la rivendicazione di una visione del mondo autonoma dallo spiritualismo forzato e depotenziato ammesso dalla cultura dominante dell'epoca...": qui hai usato un'espressione felice.


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stefanodandrea
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Primadellesabbie,

l'osservazione sulla religione è profonda e precisa, però forse troppo precisa.
Se penso al modo in cui io sono vissuto e sono stato educato, da un ateo addirittura, direi senz'altro che noi eravamo religiosi.

Intanto perché credevamo;
poi perché avevamo testi sacri;
poi perché praticavamo;
poi perché imprecavamo, e qui c'è già una preghiera;
poi perché cantavamo e soltanto cantando in chiesa, quando ho conosciuto mia moglie, ho provato - da non credente che ha cercato per poi restare non credente ma ammiratore del fenomeno religioso - il medesimo sentimento di liberazione e di commozione che provavo quando cantavo i miei canti;
poi perché ricevevamo e davamo (mio padre dava) una specifica educazione, come è specifica l'educazione cattolica
poi perché avevamo una chiesa, come comunità;
poi perché avevamo una chiesa come organizzazione.

Insomma, non dicevamo spesso "A Dio Piacendo", che secondo il Corano lega la terra al cielo (è una formula che uso adesso), e mancava quella dimensione che tu segnali. Però gli elementi di affinità erano innumerevoli e la potenza o il fanatismo del credo potevano raggiungere livelli elevatissimi, fino a sfiorare la mistica.


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