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Monti servile a Tel Aviv. Craxi nell'85 difendeva l'OLP


frankieboy85
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Craxi in parlamento contesta i metodi ma definisce legittima la lotta armata palestinese come movimento nazionale di resistenza dall'occupazione straniera.

http://youtu.be/8as9n_J-Pvo

sembra preistoria 8)

Mi chiedo come mai alla fine venga contestati da Baghino e Berselli (esponente del Movimento Sociale Italiano)?
Missini atlantisti-sionisti? 😆


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radisol
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Post: 8261
 

All'epoca pressochè tutto il quadro politico italiano era filo-palestinese.

Le uniche eccezioni erano Pli e Pri, alcuni singoli esponenti della destra democristiana e appunto il Msi, pur con qualche eccezione ( sostanzialmente la corrente rautiana e nemmeno tutta) ... tutti insieme nemmeno il 15% dei parlamentari italiani ...

Ma da allora è veramente cambiato tutto ...

Certo in certe prese di posizione filo-palestinesi ( o in genere filo-arabe ) c'erano anche grossi interessi commerciali ed anche lì non mancarono certo le tangenti.

Alcuni parlamentari del giro ristretto di Aldo Moro, ad esempio, furono condannati per tangenti prese dalla Libia per le forniture petrolifere e mi sembra successivamente anche alcuni socialisti .... per cui non tutto era sempre così limpido e nobile ...

Ma certo si trattava, in generale, di tutta un'altra situazione, di una apertura italiana al mondo arabo, di una specie di ruolo di tramite più ampio dell'Italia tra i paesi arabi emergenti e l'Europa.

Ciò comportò anche accordi diretti tra il governo italiano e l'Olp , come ad esempio la possibilità, per la guerriglia palestinese, di utilizzare il territorio italiano come zona di trasporto armi in cambio della garanzia che non fossero effettuati attentati in Italia.

P.S. Il Msi, almeno dal 1950, è sempre stato "atlantico" ...lo stesso Rauti era, per sua stessa ammissione, a libro paga della Cia .... come dicevo c'era invece qualche distinguo interno su Israele e Palestina, ma la maggioranza prima micheliniana e poi almirantiana è sempre stata pure saldamente filo-sionista ...


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AlbionDoesNotSingAnymore
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Post: 121
 

Quell'aborto di movimento politico PSEUDO-fascista nacque su ispirazione dei servizi segreti alleati e fu costituito da tutti i venduti della RSI. All'interno del PFR era presente una corrente filo-atlantica e filo-giudaica che si trovava all'interno del movimento Fascista per via dell'anticomunismo viscerale e dal nazionalismo nutriti da parte dei suoi membri. Gran parte di essi erano collusi con le intelligence straniereancor prima che finisse la guerra e facevano il doppio gioco. Valerio Borghese (che fece da istruttore militare alla nascente flotta israeliana assieme ad alcuni suoi uomini), ad esempio, strinse un patto con britannici e partigiani bianchi, badogliani e monarchici per sabotare la guerra dell'Asse e al contempo contenere la penetrazione titina in territorio nazionale. A questo scopo gli uomini del Vega, reparto speciale della X MAS, costituirono una struttura militare unica (ovviamente occulta) con le bande conservatrici della cosiddetta resistenza, in particolare con la rete franchi, quinta colonna "resistenziale" inglese guidata da edgardo sogno, per l'appunto uomo degli inglesi. Borghese non si ritenne mai Fascista, ma solo un artistocratico che odiava i comunisti al di là di ogni immaginazione che teneva all'ordine pubblico. In campo economico aveva tendenze liberiste. Combattè per la RSI per coerenza con l'onore militare, dopo il tradimento dell'8 settembre e vi aderì solo a metà del 1944, perchè il Duce intendeva destituirlo dall'incarico e pare volesse anche farlo arrestare.
Quando Mussolini si recò, non ricordo se in prefettura o in questura, per farsi duplicare dei documenti segreti, chiese ad un funzionario se ci fosse qualcuno che conoscesse l'inglese, l'uomo gli rispose che avrebbero avuto problemi a trovare qualcuno che NON conoscesse quella lingua!
almirante, altro grande traditore colluso con il nemico che non seguì nemmeno il proprio capo, il Ministro della Cultura popolare Mezzasoma, che fu assassinato, mentre il futuro leader del MSI pensò bene di abbandonarlo e salvare la pelle. Il fatto è che almirante mascherò la natura del proprio movimento, spacciandolo per una sorta di Partito Fascista ricostituito, seppur finalizzato al traghettamento degli ex Fascisti verso la nuova vita "democratica" (plutocratica) del Paese. Infatti coniò l'espressione "non rinnegare, non restaurare" (post-fascismo). In realtà era solo una stampella dell'estabilishment per il riciclo dei Fascisti (molti, in buona fede, vi aderirono con ben altri propositi) in orbita atlantica e sionista. Rauti fu un altro anticomunista, conservatore, nazionalista, filo-occidentale e filo-giudeo che mai comprese la dottrina Fascista. Uno dei tanti fascisti all'acqua di rose. Non bisogna stupirsi dell'esistenza di simili personaggi in seno al Fascismo, perchè dobbiamo considerare che nel Ventennio ci fu persino una potente lobby anglofila, al servizio della potenza che esercitava un' enorme influenza sull'Italia, un controllo pressochè totale. Questa cricca criminale era capeggiata da ciano e grandi. In definitiva il MSI fu, per quanto possa sembrare strano, un partito antifascista, spacciato per Fascista (neanche troppo esplicitamente, perchè comunque si definivano post-fascisti e non intendevano rinnegare, ma neanche restaurare) con un ridicolo mascheramento tricolor-massonico, sorta di nazionalismo anticomunista senza sovranità nazionale ed al servizio dei nemici, che però per buona parte dei missini erano già amici da un pezzo.


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antiUsrael
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Quoto Albion e Radisol.
Va ricordato che anche gli esponenti del PCI oltre all'MSI e gli altri fischiarono il coraggioso Craxi in quell'occasione.


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haward
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Post: 695
 

Non ricordo che fine fecero Craxi e Moro. Invece, a proposito dell'MSI e delle sue posizioni in tema di politica medio orientale, ho ben chiaro il ricordo dell'ultimo leader di quel movimento, Gianfranco Fini, mentre sventola una bandiera israeliana nel corso di una manifestazione a Roma organizzata da Giuliano Ferrara.


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yakoviev
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Post: 1671
 

Si, i governi italiani a un certo punto presero accordi diretti con l' OLP negli anni 70 e 80, e avevano anche iniziative di politica internazionale tese alla costruzione di un rapporto privilegiato, fra i paesi occidentali, col mondo arabo. Ricordiamoci anche, però, dei tanti "avvertimenti" ricevuti quando si andava troppo in là con l'autonomia in politica estera. In genere ci si rammenta P.zza Fontana, l'Italicus, P.zza della Loggia e la strage della stazione di Bologna, ma per parlare solo della linea Firenze-Bologna, ci sono stati anche vari attentati "minori" (seppure con dei morti), protrattisi fino alla metà degli anni 80, apparentemente con finalità misteriose e mai rivendicati in maniera credibile, ma la cui chiave di lettura si può vedere benissimo in questo senso, tanto chi doveva capire capiva.


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radisol
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Il Pci certamente, in generale, osteggiava Craxi e credo io con ampia ragione.

Ma in occasione del discorso sulla Palestina di cui parliamo - ne uscì anche un libretto dal titolo "E la nave va" - gli applausi dei comunisti si sprecarono.

Credo che, oltre l'oggettivo comune sentire sulla Palestina, ci fosse anche l'illusione che la storia di Sigonella determinasse una svolta che avrebbe staccato i socialisti dai democristiani e portato forse ad un discorso di maggiore unità a sinistra ...

Così non fu ... e amen ...


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