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morte Arafat: ucciso con polonio come Litvinenko?


helios
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18:53 03 LUG 2012

(AGI) Roma - Altissimi livelli di polonio radioattivo sono stati scoperti dopo nove mesi di indagini da parte della televisione araba 'Al-Jazira', sugli ultimi effetti personali dell'ex presidente palestinese Yasser Arafat, morto in un ospedale militare alla periferia di Parigi il 4 novembre 2004 quasi due mesi di improvvisa malattia. Le tracce del metallo sono state rinvenute da analisi effettuate nel laboratorio di Radio fisica Svizzero di Losanna sui suoi abiti, sulla sua kefia e sul suo spazzolino da denti macchiato del suo sangue e della sua saliva, "Posso confermare che abbiamo misurato un'inspiegabile, ed elevata quantita' di polonio-210 negli effetti personali di Arafat, che contenevano macchie di liquidi biologici" ha affermato il direttore dell'istituto il dottore Francois Bochud. Per al-Jazira Arafat stava bene fino a quando si ammalo' il 12 ottobre 2004. Subito dopo il suo decesso, furono condotte a Parigi approfondite analisi sul corpo del leader palestinese per cercare tracce di veleno mai trovate.
Parlando di polonio-210 la mente va al 23 novembre 2006 quando l'ex agente segreto Alexander Litvinenko, morto a causa di un forte avvelenamento da isotopo radioattivo in circostanze poco chiare a Londra. Prima di morire Litvinenko aveva accusato il presidente russo Vladimir Putin di essere dietro il suo avvelenamento, cosi' come dietro all'uccisione della giornalista Anna Politskovskaja.
.

http://www.agi.it/ultime/notizie/201207031853-est-rom0099-giallo_su_morte_arafat_ucciso_con_polonio_come_litvinenko


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AB
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18:53 03 LUG 2012

(AGI) Roma - Altissimi livelli di polonio radioattivo sono stati scoperti dopo nove mesi di indagini da parte della televisione araba 'Al-Jazira', sugli ultimi effetti personali dell'ex presidente palestinese Yasser Arafat, morto in un ospedale militare alla periferia di Parigi il 4 novembre 2004 quasi due mesi di improvvisa malattia. Le tracce del metallo sono state rinvenute da analisi effettuate nel laboratorio di Radio fisica Svizzero di Losanna sui suoi abiti, sulla sua kefia e sul suo spazzolino da denti macchiato del suo sangue e della sua saliva, "Posso confermare che abbiamo misurato un'inspiegabile, ed elevata quantita' di polonio-210 negli effetti personali di Arafat, che contenevano macchie di liquidi biologici" ha affermato il direttore dell'istituto il dottore Francois Bochud. Per al-Jazira Arafat stava bene fino a quando si ammalo' il 12 ottobre 2004. Subito dopo il suo decesso, furono condotte a Parigi approfondite analisi sul corpo del leader palestinese per cercare tracce di veleno mai trovate.
Parlando di polonio-210 la mente va al 23 novembre 2006 quando l'ex agente segreto Alexander Litvinenko, morto a causa di un forte avvelenamento da isotopo radioattivo in circostanze poco chiare a Londra. Prima di morire Litvinenko aveva accusato il presidente russo Vladimir Putin di essere dietro il suo avvelenamento, cosi' come dietro all'uccisione della giornalista Anna Politskovskaja.
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http://www.agi.it/ultime/notizie/201207031853-est-rom0099-giallo_su_morte_arafat_ucciso_con_polonio_come_litvinenko

"Arafat ucciso con Polonio come Litvinenko" ma questa è una notiziona che manderà in delirio gli specialisti di Shakespeare!
Ma allora dietro la tenda Polonio non era solo e Amleto, senza accorgersi, ne ha trafitti in un colpo tre invece di uno, insomma uno spiedo in piena regola: lombolo-tordo-coniglio?
E chi è questo Litvinenko, l'ambasciatore di Moscovia segreto amante di Ofelia? E sto Arafat? Forse era il cugino del Moro di Venezia che ha sbagliato tragedia?
E sì che ho guardato bene, ma sti due, can de l'ostia, non ci sono proprio nell'elenco delle dramatis personae dell'Hamlet e manco tra i millanta milia personaggi del teatro elisabettiano.
Davvero c'è qualcosa di marcio in Danimarca e mica solo lì! Passo subito la cosa ai colleghi di Oxford.
Andrea


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helios
Illustrious Member
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Subito dopo il suo decesso, furono condotte a Parigi approfondite analisi sul corpo del leader palestinese per cercare tracce di veleno mai trovate.

e meno male che erano approffondite 😀 Ma erano approfondite analisi o analisi pagate da.....


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ws
 ws
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Subito dopo il suo decesso, furono condotte a Parigi approfondite analisi sul corpo del leader palestinese per cercare tracce di veleno mai trovate.

e meno male che erano approffondite 😀 Ma erano approfondite analisi o analisi pagate da.....

la seconda che hai detto...Essendo che gli stati obbediscono alle banche , chi comanda REALMENTE in francia ( come dappertutto 🙁 ) e' chi detiene REALMENTE le banche 8)


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AlbaKan
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Queste voci non sono nuove, qualche anno fa avevo tradotto un'interessante intervista riguardo l'ipotesi di un avvelenamento...

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=28971


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helios
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RAMALLAH
MO: ombra polonio su morte Arafat, salma sarà riesumata

RAMALLAH - Riemerge dal sepolcro la salma di Yasser Arafat, prossima a essere riesumata dall'Autorità nazionale palestinese (Anp) sull'onda d'una nuova raffica di sospetti sulla morte del rais e dell'ipotesi di un presunto avvelenamento radioattivo a base di polonio.

Ad agitare le acque sono stati questa volta i risultati di una ricerca realizzata dall'Istituto per la Fisica delle radiazioni dell'Ospedale universitario (CHUV) di Losanna, diffusi ieri con enfasi da un documentario della tv panaraba Al Jazira, che accreditano la presenza di tracce anomale di polonio (la micidiale sostanza che avrebbe fra l'altro ucciso nel 2006 l'ex spia russa Aleksandr Litvinenko, transfuga a Londra), sullo spazzolino, fra i vestiti e sulla celeberrima kefiah dello storico rais palestinese: deceduto nell'ospedale militare francese di Percy (sud di Parigi), nel 2004, dopo una misteriosa infermità sfociata in un repentino (e per molti inspiegabile) deperimento.

La 'rivelazione' è detonata come una bomba a Ramallah e nei Territori palestinesi, dove la morte del "presidente martire Arafat" è da sempre denunciata come un omicidio: frutto d'un avvelenamento ordito da Israele (secondo quanto affermato pubblicamente appena pochi mesi fa dal nipote dello scomparso ed ex ambasciatore palestinese all'Onu, Nasser al-Qidwa), magari in combutta con traditori interni all'establishment dell'Anp.

Dalla Muqata - sede della presidenza palestinese ai tempi di Arafat e oggi residenza del suo successore, Abu Mazen (Mahmud Abbas), non risparmiato in passato dall'ombra della dietrologia - è riecheggiato l'impegno a "fare chiarezza", anche a costo di disseppellire a questo punto il cadavere del defunto per un accurato esame dei resti.

"L'Anp, come sempre, è pronta a collaborare con chiunque per indagare le vere cause che condussero al martirio di Yasser Arafat", ha dichiarato oggi il portavoce presidenziale Nabil Abu Rudeinah, annunciando il via libera all'esumazione della salma - a patto che i familiari l'autorizzino - dopo un incontro con Tafuq Tirawi, responsabile di un organismo d'inchiesta locale.

Saeb Erekat, capo negoziatore dell'Anp (Autorità nazionale palestinese), si è spinto da parte sua a lanciare un appello alla "formazione di una commissione d'indagine internazionale, sul modello di quella creata per far luce sull'assassinio dell'ex premier libanese Rafik Hariri".

La sollecitazione a riesumare il cadavere - custodito solennemente dalla stessa Anp nel mausoleo della Muqata - era rimbalzata già ieri, non senza accenti polemici, dalla vedova del rais, Suha Arafat, che vive in una sorta di esilio di fatto a Malta da dove nei mesi scorsi aveva provveduto in prima persona a mettere a disposizione dei laboratori losannesi citati da Al Jazira oggetti personali del marito. Ed è stata poi fatta propria in una dichiarazione all'ANSA anche da Jibril Rajub, esponente di primo piano del vertice attuale del Fatah (il partito che fu di Arafat e che oggi fa capo ad Abu Mazen), pur critico verso i toni capziosi attribuiti alla tv qatariota.

Dalla Losanna, tuttavia, i responsabili della ricerca che ha fatto riesplodere il caso mettono le mani avanti. "Posso confermare solo che abbiamo misurato livelli sorprendentemente e inspiegabilmente elevati di polonio-210 fra gli effetti di Arafat", ha detto Francois Bochud, direttore dell'istituto del CUHV, puntualizzando d'altro canto come i sintomi che accompagnarono la fine del leader palestinese non sembrano poter essere messi in diretta relazione con tale sostanza.

La sua conclusione è che le analisi fatte finora non sono in realtà in grado di determinare con certezza se avvelenamento ci sia stato oppure no. Per tagliare la testa al toro occorrerebbe davvero esaminare i resti. Ma bisognerà farlo in fretta - ha avvertito Bochud - perché il polonio, nel giro di qualche anno, decade senza lasciar traccia.

http://www.tio.ch/Estero/News/689001/MO-ombra-polonio-su-morte-Arafat-salma-sara-riesumata


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Gattonerosso
Honorable Member Redazione
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- “ARAFAT ASSASSINATO!” - TRACCE DI POLONIO SULLO SPAZZOLINO DA DENTI E SULLA KEFIAH DEL LEADER DI AL FATAH ANALIZZATI A LOSANNA - E’ LO STESSO ISOTOPO RADIOATTIVO CHE AMMAZZO’ L’EX COLONNELLO DEI SERVIZI SEGRETI RUSSI LITVINENKO, AVVELENATO A LONDRA NEL 2006 - NEL SANGUE DEL LEADER DELL’OLP HANNO TROVATO ANCHE L’HIV - PER IL MEDICO PERSONALE DI YASSER “NON E’ MORTO DI AIDS, IL VIRUS È STATO INIETTATO PER COPRIRE L'AVVELENAMENTO” - SOSPETTI SUL MOSSAD…. -

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/arafat-assassinato-tracce-di-polonio-sullo-spazzolino-da-denti-e-sulla-kefiah-del-leader-41058.htm

«POLONIO SULLO SPAZZOLINO DI ARAFAT»: SI RIAPRE IL CASO.
RINVENUTE TRACCE DI VELENO SU VESTITI E OGGETTI PERSONALI CONSEGNATI ALLA VEDOVA SUHA
L'indagine partita dall'ospedale militare Percy, davestiti e oggetti personali del leader palestinese consegnati alla vedova Suha

AL JAZEERA RILANCIA I SOSPETTI CHE IL RAÌS PALESTINESE POSSA ESSERE STATO UCCISO

http://www.corriere.it/esteri/12_luglio_04/frattini-polonio-spazzolino-arafat_6e00e8e4-c5b1-11e1-9f5e-4e0a5c042ce0.shtml

GERUSALEMME - Lo spazzolino da denti e la keffiah. Il mistero della morte di Yasser Arafat starebbe incastonato negli oggetti intimi usati durante i due mesi di malattia e nel simbolo che ha rappresentato la sua battaglia, quel foulard portato sulla fronte in modo da riprodurre la forma della Palestina storica, dal fiume Giordano al Mediterraneo.

L'emittente araba Al Jazeera riapre il caso e i sospetti, un'inchiesta durata nove mesi a quasi otto anni dal decesso, l'11 novembre del 2004 nell'ospedale militare Percy, periferia di Parigi. È da quelle corsie che è ripartita l'indagine, dai beni personali del leader palestinese consegnati alla vedova Suha e da lei passati ad Al Jazeera. Le tracce biologiche (sangue, saliva, sudore) rimaste sui tessuti o tra le setole sono state analizzate nei laboratori dell'Istituto di radiofisica alla clinica universitaria di Losanna. «La conclusione è che abbiamo trovato un livello significativo di polonio-210», spiega il direttore François Bochud.

È lo stesso isotopo radioattivo rilevato nel corpo di Alexander Litvinenko, l'ex colonnello dei servizi segreti russi che aveva denunciato le trame cecene ed era morto avvelenato a Londra nel 2006. È un elemento molto raro, che gli scienziati definiscono «esotico»: «Non si può certo preparare in casa». Fino ad adesso gli oltre cinquanta medici che avevano visitato Arafat non sono stati in grado di precisare le cause della malattia fatale i cui sintomi compaiono il 12 ottobre del 2004.

La cartella clinica del raìs - 558 pagine più le radiografie - riporta i risultati dei test tossicologici, che non hanno indicato veleni nel sangue. «O almeno non hanno scovato sostanze note e comuni - ha commentato da subito il nipote Nasser Al Kidwa, diplomatico per le Nazioni Unite, tra i primi a ipotizzare la macchinazione -. Non possiamo escludere che mio zio sia stato ammazzato». Così la pensa anche Ashraf al-Kurdi, per diciotto anni medico personale di Arafat, che due anni fa ha ricostruito la sua teoria al sito Internet giordano Amman : «Nel suo sangue è stato rilevato l'Hiv, ma non è morto di Aids. Il virus è stato iniettato per coprire l'avvelenamento».

I complottisti accusano il Mossad, anche se non escludono una congiura al palazzo della Muqata, lotte interne di potere tra i palestinesi. Qualcuno ricorda un caso di quasi quarant'anni fa: Wadi Haddad, tra i leader del Fronte popolare di liberazione della Palestina, morto nel marzo del 1978 con i sintomi della leucemia. Per sei mesi i servizi segreti israeliani - racconta Aaron Klein nel libro Stricking Back - avrebbero fatto arrivare al golosissimo Haddad cioccolato belga, un lusso introvabile nell'Iraq di quel tempo. Cioccolato con un ingrediente in più, un veleno così sofisticato e così lento nell'azione da non poter essere individuato.


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