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Morto l'economista della svolta russa


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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"C'è l'ombra dei complotti del 2007"
L'ex vicepremier russo Iegor Gaidar in una immagine del 2003
Gaidar fu la mente della «terapia choc»
Due anni fa il presunto avvelenamento

Iegor Gaidar, noto economista e studioso considerato l’architetto delle riforme economiche del libero mercato avviate nei primi anni novanta dall’allora presidente russo Boris Ieltsin, è morto la notte scorsa all’età di 53 anni. Gaidar, ha detto il suo portavoce, è morto improvvisamente per una trombosi cerebrale che lo ha colpito mentre nella sua casa fuori Mosca lavorava alla stesura di un nuovo libro. Il nome di Iegor Gaidar, che con Eltsin era stato nominato vicepremier nel novembre 1991 e che fu successivamente premier ad interim dal giugno al dicembre 1992, è legato alla cosiddetta “terapia shock”, vale a dire il passaggio rapido e brusco dall’economia pianificata di impronta socialista alle regole del libero mercato. Economista brillante e politico di successo, ben visto in Occidente, Gaidar - che dirigeva un istituto di ricerche economiche da egli stesso fondato - fu sempre inviso ai comunisti e agli ambienti più conservatori nostalgici dell’Urss, cosa questa che impedì nel 1992 il prosegimento della sua carriera in seno al governo russo. Ieltsin infatti, per non esacerbare eccessivamente gli animi nel paese, gli preferì alla guida del governo Viktor Cernomyrdin, un vecchio burocrate di stampo sovietico ben visto dai nostalgici. La morte di Iegor Gaidar ha suscitato grande emozione a Mosca, con reazioni da parte di tutti i principali esponenti politici, a cominciare da coloro che lavorarono a fianco dell’economista nei primi anni novanta.

In un telegramma di condoglianze ai familiari, il presidente russo Dmitri Medvedev ha definito Gaidar «un eminente economista, una persona coraggiosa, onesta e risoluta che nel periodo dei cambiamenti radicali si assunse la responsabilità dell’adozione di misre impopolari ma necessarie». Il premier Vladimir Putin, esprimendo anch’egli cordoglio, ha sottolineato che «la morte di Gaidar è una grave perdita per la Russia, per tutti noi». «Non tutti i politici hanno la possibilità di servire la patria nei momenti più cruciali della storia, adottando decisioni chiave che determinano il futuro di un paese», ha aggiunto Putin. Cordoglio ha espresso fra gi altri anche l’ex presidente sovietico Mikhail Gorbaciov, che all’epoca non condivieva le posizioni liberali di Iegor Gaidar. «Dal punto di vista umano provavo per lui un sentimento di amicizia, aveva lavorato con me in qualità di consigliere, era un ragazzo intelligente».

La scomparsa dell’economista però, ha anche un risvolto misterioso. Secondo Mikhail Slobodinskij sulla morte c’è il peso dei complotti del 2007. Di quell’avvelenamento misterioso dal quale l’ex primo ministro russo «si era curato, ma certo questo aveva influito inevitabilmente sulla sua salute». L’ apparente avvelenamento avvenuto in Irlanda, all’indomani della morte dell’ex agente del Kgb Litvinenko, «avrà certamente avuto un riflesso» ha spiegato Slobodinskij. «I medici non hanno ancora emesso un bollettino ufficiale», ha continuato il portavoce. Ancora oggi non è chiaro cosa accadde in quei giorni, due anni fa. Dopo le accuse della figlia Maria, che aveva apertamente parlato di «avvelenamento» di suo padre e quelle del padre di un compagno dell’epoca delle grandi riforme, Anatoly Chubais, che sosteneva la tesi di una “costruzione mortale Politkovskaya-Litvinenko-Gaidar”.

Fonte: www.lastampa.it
17.12.2009


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trotzkij
Estimable Member
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Post: 114
 

Smersh!


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

i cimiteri in occidente dovrebbero essere stracolmi di teste di cazzo del genere che SI SONO SVENDUTI I LORO PAESI E SCHIAVIZZATO I LORO POPOLI ALLA FINANZA D'ASSALTO INTERNAZIONALE.....

nelle tombe di bastardi del genere non si piange...ci si sputa!


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