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NATO - Gli Usa Vogliono Scioglierla


Eshin
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Gli Usa vogliono sciogliere la Nato?

Da Claudio Messora

NATO - Gli Usa Vogliono Scioglierla

George Friedman è un analista geopolitico statunitense con un suo think-tank personale, definito dal New York Times un’”autorità in materia di intelligence tattica e strategica globale”. I lettori di Byoblu lo conoscono perché in questo post raccontai le sue parole, riferite alla politica estera degli Stati Uniti: ”La destabilizzazione è il vero scopo delle nostre azioni estere. Non instaurare una democrazia. Una volta destabilizzato un paese, dobbiamo dire ‘missione compiuta’ e tornarcene a casa”. Nello stesso discorso, Friedman ammetteva che dietro alle rivoluzioni colorate nate per contrastare la Russia (come quella arancione in Ucraina) c’erano gli USA, e che l’Unione Europea stessa era una creatura americana.

Il 16 aprile scorso, Friedman ha scritto un editoriale su “Mauldin Economics“, un sito di business intelligence, poi ripreso da Business Insider in Uk, occupandosi di NATO. La tesi è la seguente: la NATO è nata come alleanza militare per contrastare la minaccia sovietica, ma l’Europa non ha mai investito nella costruzione di un’organizzazione militare adeguata. Il suo Prodotto Interno Lordo aggregato supera quello degli Stati Uniti, ma per la sua protezione si è sempre affidata al comando militare degli americani, sviluppando un sistema di “potere morbido” basato sulla diplomazia e sulle sanzioni. Oggi, quell’alleanza militare non ha più senso e gli USA non possono più sopperire all’inadeguatezza militare dell’Unione Europea, che non ha ancora sviluppato un’unica struttura di comando. Quindi la Nato andrebbe sciolta. L’articolo di Friedman segue le dichiarazioni del candidato alle presidenziali USA Trump, sulla stessa linea.

Simone Zanette ha tradotto per Byoblu l’articolo del Business Insider.

GEORGE FRIEDMAN: LA NATO È UN’ILLUSIONE
“L’affermazione di Donald Trump in base alla quale l’Europa non sta pagando la sua “giusta quota” e che lo scioglimento della NATO sarebbe auspicabile, è stata accolta con grande preoccupazione in Europa. La Russia ed il Medio Oriente rappresentano oggi serie minacce per la sicurezza del vecchio continente che, ad eccezione di una NATO in pieno stato confusionale, non è in grado di opporre una risposta militare integrata. La NATO è un’alleanza militare, ma l’Europa ha permesso che la sua capacità militare si indebolisse drammaticamente. Molti Stati Euopei vedono nella NATO il pilastro della loro sicurezza nazionale. In altre parole, dipendono dagli Stati uniti che sono l’unico membro NATO in possesso di una capacità militare capace di imporsi a livello mondiale. Oggi in Europa ci si preoccupa del fatto che gli Stati Uniti abbiano perso fiducia nella NATO e che questa, a sua volta, abbia perso il suo ruolo storico di garante delle sicurezze nazionali. Io penso che abbiano ragione e vi spiego il perché”.

L’Europa è il “potere morbido” della NATO

“Al momento della sua fondazione l’Europa ha voluto che la NATO fosse un meccanismo per approvare e coordinare le operazioni militari e per questo hanno voluto avere voce in capitolo su come i suoi membri, inclusi gli Stati Uniti, usavano il loro potere militare. Tuttavia la forza militare degli Stati Europei era così debole che rendeva la loro partecipazione nella NATO un fatto più che altro simbolico. Nel tempo la NATO è diventata sempre meno un fattore cruciale nelle decisioni militari degli Stati Uniti e l’Europa ha compensato questo fenomeno attribuendosi capacità diplomatiche più sofisticate di quelle dei cowboys americani. In Europa ha così preso piede un concetto che potremmo definire di potere morbido che comprende sanzioni, la mobilitazione dell’opinione pubblica e ogni altra strategia che eviti l’azione militare. L’Europa ha così cercato di perseguire una strada meno costosa per diventare una potenza su scala mondiale”.

“Tuttavia, il poter morbido si è rivelato un modo per non confrontarsi con la realtà dei fatti. Nel momento in cui la Russia ha accresciuto il suo potere ed il Medio Oriente ha cominciato ad insinuarsi nel cuore dell’Europa, quest’ultima ha scoperto che il potere morbido era semplicemente una risposta …troppo morbida! Quello di cui aveva bisogno era un potere forte che però, fatta una piccola eccezione per Gran Bretagna e Francia, era in dotazione solamente agli Stati Uniti. Ai politici europei è mancata improvvisamente la capacità di imprimere il corso desiderato agli eventi e il mondo, in questo modo, è rapidamente scivolato fuori dal loro controllo”.

“Con riferimento al potere morbido la NATO ha cominciato ad assumere un ruolo per la quale non era stata designata. Alla caduta del comunismo gli Stati dell’Europa dell’Est hanno visto la partecipazione nella NATO non tanto come uno strumento per la difesa militare, ma come un modo per essere integrati politicamente in Europa. Le partecipazioni congiunte all’Unione Europea e alla NATO avrebbero così assicurato la transizione degli Stati da satelliti sovietici a paesi occidentali. Questa visione però non ha fatto i conti con il fatto che la NATO rimane un’alleanza militare all’interno della quale ci sono carri armati, bombardieri e piani di guerra. Integrare nuovi paesi nell’Europa Occidentale non è mai stato il suo scopo. La funzione della NATO era difendere militarmente questi Paesi e l’Europa tutta, ma questo obiettivo è passato in secondo piano, a mano a mano che la guerra è sembrata uno scenario sempre più lontano”.

La NATO non è più funzionale agli Stati Uniti
“L’Europa, tramite la NATO, si è sempre rifugiata sotto l’ombrello protettivo degli Stati Uniti ma oggi si trova improvvisamente davanti ad un alleato che non è più disposto a spendere i propri soldi negli armamenti e lasciare all’Europa voce in capitolo. La questione non è la NATO in sé ma la relazione di difesa tra Europa e Stati Uniti. La NATO, disegnata dopo la Seconda Guerra Mondiale, è diventata ormai una cornice desueta per questa relazione. Nell’immediato dopoguerra gli Stati Uniti superavano l’Europa sia in termini economici che in termini militari. L’Europa poteva oggettivamente offrire poco alla difesa comune mentre gli Stati Uniti avevano grandi capacità e soprattutto un forte interesse nel prevenire un allargamento ad Ovest dell’allora potere sovietico. In virtù di questa situazione, gli Stati Uniti hanno largamente ampliato il potere militare preparandosi ad un potenziale conflitto sul territorio europeo mentre l’Europa si accollava il rischio più grosso: quello dell’essere invasa. Questo è stato il motivo per cui è stata creata la NATO, motivo che con la caduta dell’URSS e con la firma del trattato di Maastricht, che di fatto ha sancito la nascita dell’Unione Europea, ha perso la sua ragione di esistere”.

L’Europa è troppo complessa per potersi difendere
“La popolazione totale dell’Europa è di poco superiore ai 508 milioni mentre quella degli Stati Uniti è di circa 320 milioni. Il PIL Europeo è di 18,45 trilioni di dollari mentre quello Americano è di circa 18,30 trilioni di dollari. In altre parole, l‘Europa e gli Stati Uniti si equivalgono in ricchezza mentre l’Europa ha circa 200 milioni di persone in più. Non c’è quindi nessuna ragione per cui l’Europa non si debba dotare di una capacità militare pari o addirittura superiore a quella degli Stati Uniti. Se negli anni cinquanta la situazione di sudditanza degli Stati Europei poteva essere giustificata dai numeri, oggi questa situazione non è più sostenuta dai fatti. La posizione attuale, piuttosto che da elementi oggettivi, è perpetrata da decisioni politiche che consentono il perdurare dell’asimmetria tra gli impegni militari UE e USA all’interno della NATO. Il punto cruciale, o il problema strutturale, è che all’UE manca una dimensione comunitaria
della politica di difesa, nel momento in cui le questioni militari rimangono in capo ai singoli Stati membri. La nazione più importante, la Germania, che dovrebbe essere la maggiore contribuente alla spesa militare europea, non solo non assolve a questo compito ma addirittura destina risorse insufficienti persino alla propria sicurezza interna. Allargando lo sguardo vediamo che la Gran Bretagna sta tagliando le spese della difesa e la Francia, che pure sta incrementando la spesa militare, rimane con un esercito sottodimensionato. In teoria alla NATO dovrebbe essere destinato il 2% del PIL da ogni stato europeo, ma pochi lo fanno e la media comunitaria è ben lontana da questo dato. Dall’altra parte dell’Oceano gli Stati Uniti contribuiscono invece per il 2,7% del loro PIL. In conclusione, il fatto straordinario non è tanto che Trump abbia evidenziato questa disparità, ma che abbiamo dovuto aspettare Trump per mettere sul tavolo questo problema”.

L’Europa deve prendere il comando ma non ne è in grado
“Durante il periodo della Guerra Fredda la missione della NATO era chiara: difendere l’Europa Occidentale da un potenziale attacco sovietico. Le alleanze militari funzionano meglio se gli obiettivi sono semplici. Nel nostro caso la missione militare è venuta meno ma l’alleanza rimane in essere. Mancando una chiara e impellente missione militare, l’Europa è diventata sempre più riluttante nell’investire nella difesa e il bisogno di protezione militare è parso molto lontano dalle reali esigenze del continente. Negli ultimi tempi i Russi stanno rivendicando il loro posto di primo piano nella storia e l’ISIS sta prendendo di mira le capitali europee. Non è chiaro ancora quale sia la migliore risposta a queste minacce, ma certamente questa è una sfida che richiede una adeguata capacità militare. L’Europa ha sempre reputato esagerata la risposta degli Stati Uniti ai fatti dell’11 Settembre, non ritenendo, dal suo lato, di essere un bersaglio del terrorismo: ora invece lo è diventata! In questi giorni, la paura degli attacchi terroristici non ha tanto a che vedere con il numero di morti, quanto piuttosto con il dover fare i conti con attentati che possono avvenire in qualsiasi posto e in qualsiasi momento. Uno Stato che non reagisce in maniera ferma e rapida alla minaccia che il terrorismo porta all’interno dei suoi confini, perde legittimità e fiducia tra i suoi cittadini e tra i suoi alleati”.

“L’Europa deve prendere l’iniziativa, dal momento che gli Stati Uniti hanno deciso di non essere più la nazione che fa la prima mossa. Nel caso della Siria gli Stati Uniti sono preparati all’uso della loro forza aerea, ma non dispiegheranno da soli tutte le forze necessarie per riportare la pace nel paese. Gli Stati Uniti, al contrario, vogliono che i partners NATO si prendano maggiori responsabilità all’interno dell’alleanza e, se giocheranno una parte, non sarà più quella del leader. L’Europa però non è in grado di assumere un ruolo di primo piano perché non ha le truppe, non ha i mezzi e non ha le motivazioni per farlo. Per questo motivo l’Europa continuerà ad optare per soluzioni morbide, evitando così la responsabilità e l’onere di scelte forti e, quand’anche lo volesse, non sarà in grado di agire in maniera decisiva per molti anni a venire. Così come per il caso russo e per la situazione in Ucraina, gli Stati Uniti stanno prendendo l’iniziativa assieme alla Polonia ed alla Romania, ma la geografia impone che gli USA non possano essere l’attore principale nel vecchio continente”.

“Le radici della NATO si sono ormai inaridite e l’impegno europeo nei confronti dell’alleanza atlantica non è più credibile. La volontà degli Stati Uniti di operare all’interno del perimetro NATO è venuta a mancare da molto tempo e non vi è una strategia e una visione unitaria all’interno dell’alleanza. La NATO potrebbe essere riattivata ma è difficile capire se ci sia una visione unitaria e la volontà di farlo. Le istituzioni sovranazionali non muoiono: continuano ad avere riunioni a cadenza annuale così come il prossimo summit NATO di luglio in Polonia. Ma che cos’è un’alleanza militare senza un esercito e senza una missione? Puro anacronismo“.

“L’Europa ha ben chiaro il problema ma non vuole affrontarlo perché è un compito troppo impegnativo. Tuttavia il problema non si risolve da sé. Piuttosto, ciò che rischia di sciogliersi è l’alleanza tra gli Stati Uniti e l’Europa, che sta diventando semplicemente un’illusione. Le minacce provenienti dalla Russia e dal terrorismo non scompariranno semplicemente ignorandole, ma al contrario saranno sempre più difficili da gestire. La buona volontà e le parole non potranno risolvere il problema. Credo che durante il ventesimo secolo l’Europa abbia perso la capacità di operare scelte decisive e forti. Per più di mezzo secolo le cose che l’Europa doveva fare erano infatti relativamente semplici. Ora non lo sono più. Siamo tutti convinti che ci sia bisogno di fare qualcosa, ma siamo anche certi che questo qualcosa non verrà fatto”.

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http://www.byoblu.com/post/2016/04/26/gli-usa-vogliono-sciogliere-la-nato.aspx


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Servus
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 875
 

E' evidente che Friedman con il suo articolo non vuole spingere a sciogliere la NATO, vuole invece minacciare l'Europa a spendere più soldi per la NATO. La NATO è ormai il braccio destro degli USA in Europa, ma costa e e gli USA non hanno più soldi da spendere, quindi ci minacciano: senza soldi niente difesa NATO.

Ma noi speriamo che la NATO si sciolga da sola, magari per mancanza di soldi, come si è sciolta l'Unione Sovietica.


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annibale51
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 845
 

Il problema della NATO è che costa un sacco di soldi. Spendere tanti soldi non vuol dire essere più sicuri. Li devi spendere bene, per il verso giusto e a favore del popolo, non per fare gli interessi degli oligarchi. La Russia in Siria ha dimostrato che è ugualmente efficiente, nel difendere, spendendo il 90% di meno...un bel problema! I generali della NATO dovrebbero imparare...denunciare gli sperperi o magari a stare anche zitti.


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PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4100
 

Beh, sarebbe contento Friedman se la Germania, visto che la NATO non c'è più, decidesse di dotarsi di armi nucleari? E che direbbero Francia e Gran Bretagna?. Il problema è che l'Europa è costituita da stati indipendenti, non da "stati uniti" come gli USA.
Friedman vorrebbe che gli USA scaricassero l'Europa e si concentrassero sull'alleanza con Israele, come se non avessero già fatto abbastanza per Israele.


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luiginox
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 345
 

se anche la nato si sciogliesse col cavolo che il nostro liberatore se ne andrebbe dall italia.le basi sono e resterebbero nello stivale


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pingus
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 297
 

Sembra il genitore che dice al bambino:
"se non vuoi venire ti lasciamo qua da solo"
ma poi lo prendono con la forza e se lo portano.

Devono scegliere una tra le due, l'obbidienza o l'auto sostentamento militare dell'Europa: ambedue non sono riusciti ad ottenerle, e tra le due quella a cui non possono rinunciare e' l'obbidienza.


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Rasna
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 634
 

Col cavolo che vogliono sciogliere la nato che esiste a garanzia dell'egemonia americana.


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Col cavolo che vogliono sciogliere la nato che esiste a garanzia dell'egemonia americana.

Sono più che d'accordo !


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venezia63jr
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1229
 

Quanto siete venali, per voi esiste solo il problema denaro, secondo voi
noi diamo soldi agli usa?
noi diamo cervelli e materiale fisico, e' il nostro lavoro che paga la loro dominazione
non la carta, la carta e' er noi poveri illusi, loro non fanno nessuno fatica, neanche
minacciarci perche' a quello ci pensano i loro scagnozzi che fanno le leggi.
Istruit dalla nascita ad essere schiavi.


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