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No al nucleare: un errore. 28 bufale su Fukushima

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refrattario
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In ambiente di laboratorio il cs137 impiega 30 anni a emettere metà del suo potenziale radiattivo nel biologico lo concentra in 70 giorni.
E' una buona notizia?


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giorgiogio48
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Si, perchè è sull'uomo che si hanno gli effetti biologici


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Jor-el
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Dimezzamento biologico significa che dopo 70 giorni nel tuo organismo (di Cesio 137) ne rimane la metà. E dopo altri 70 giorni, un quarto. Non che dopo 70 giorni è innocuo.


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giorgiogio48
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Dimezzamento biologico significa che dopo 70 giorni nel tuo organismo (di Cesio 137) ne rimane la metà. E dopo altri 70 giorni, un quarto. Non che dopo 70 giorni è innocuo.

Dimezzamento biologico significa che se prima eri al di sopra della soglia di pericolosità dopo il dimezzamento puoi trovarti ben al di sotto della soglia di pericolosità


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Truman
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Dimezzamento biologico significa che se prima eri al di sopra della soglia di pericolosità dopo il dimezzamento puoi trovarti ben al di sotto della soglia di pericolosità

Noto che cominci a capire il concetto di dimezzamento. Però continui ad usare questo fantastico concetto di "soglia di pericolosità" che non ha alcun senso scientifico. L'unica soglia di pericolosità che si può stabilire con ragionevolezza è che se la radioattività è zero, allora essa non è pericolosa.


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Stodler
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Dimezzamento biologico significa che se prima eri al di sopra della soglia di pericolosità dopo il dimezzamento puoi trovarti ben al di sotto della soglia di pericolosità

Noto che cominci a capire il concetto di dimezzamento. Però continui ad usare questo fantastico concetto di "soglia di pericolosità" che non ha alcun senso scientifico. L'unica soglia di pericolosità che si può stabilire con ragionevolezza è che se la radioattività è zero, allora essa non è pericolosa.

Scusa, ma non c'è comunque un fondo di radioattività naturale?

Voglio dire, comunque c'è radioattività nel mondo non dovuta ad azione umana.

Quindi anche noi siamo nati in un mondo che ha comunque un livello di radiazioni che varia da zona a zona ma che è in ogni caso è preesistente.

Non sono esperto del settore, so solo quello che leggo dai giornali.


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Truman
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Scusa, ma non c'è comunque un fondo di radioattività naturale?

Voglio dire, comunque c'è radioattività nel mondo non dovuta ad azione umana.

Quindi anche noi siamo nati in un mondo che ha comunque un livello di radiazioni che varia da zona a zona ma che è in ogni caso è preesistente.

Si c'è un fondo di radioattività naturale, ampiamente variabile da zona a zona, il quale non è innocuo. Ripensavo alla radioattività di Roma, presumibilmente dovuta alla gran quantità di prodotti dei vulcani e mi tornava in mente che le vecchie case in tufo sono pericolose (in particolare gli interrati) perchè la radioattività del tufo produce radon (gas pesante che ristagna) e questo in molti casi ha causato tumori. Mi sembra sia qualcosa di accertato. Se vuoi fai una ricerca.


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yakoviev
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... perchè la radioattività del tufo produce radon (gas pesante che ristagna) e questo in molti casi ha causato tumori. Mi sembra sia qualcosa di accertato. Se vuoi fai una ricerca.

Vado a memoria ma anch'io ho letto che il radon (che in quantitativi infinitesimali è presente dovunque) può costituire un problema in certe zone, specialmente per chi abita ai pianterreni


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[Utente Cancellato]
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Da Wikipedia:

Fonti di radioattività

La radioattività presente nell'ambiente può essere di natura sia artificiale che naturale: il contributo principale alla dose assorbita annualmente da ciascun individuo deriva dalla radioattività naturale, che è responsabile di circa l'80% della dose totale. Di questa, circa il 30% è dovuta al potassio (isotopo 40K, generato per irraggiamento del potassio naturale dai raggi cosmici che riescono ad arrivare al suolo): il 15% al gas radon emanato dal sottosuolo, il 15% dai materiali da costruzione e il 13% (al livello del mare) dalla radiazione cosmica. Più si sale in quota, più la radiazione cosmica aumenta, perché si assottiglia lo strato di aria che ne assorbe la maggior parte: a 5500 metri di altitudine la dose annuale assorbita sale a circa il doppio di quella al livello del mare.

Il potassio 40 è responsabile di quasi tutta la radioattività naturale presente all'interno del corpo umano.

Le fonti artificiali (o tecnologiche) sono principalmente legate all'impiego dei radioisotopi in medicina a scopo diagnostico (scintigrafia) o terapeutico (Brachiterapia, cobaltoterapia, Terapia radiometabolica)

Esistono tre forme distinte di radioattività classificate per modo di decadimento: sono i raggi alfa, i raggi beta e i raggi gamma. A queste tre forme si aggiungono i neutroni liberi derivanti dalla fissione spontanea degli elementi più pesanti. Ognuno di questi tipi di radioattività ha proprietà e pericolosità diverse. La tabella elenca le forme di radioattività, le particelle coinvolte, la distanza percorsa, la capacità di provocare fissione e trasmutazione.

Tipo di emissione

Particella

Distanza percorsa in aria

provoca trasmutazione

provoca fissione

Raggi alfa
4

2
He circa 6-7 cm Sì Sì
Raggi beta elettroni (β−) e positroni (β+) circa 5-7 metri No No
Raggi gamma fotoni provenienti dal nucleo (onde elettromagnetiche) statistica, qualche km No No
Raggi X fotoni provenienti dagli orbitali elettronici (soprattutto K): onde elettromagnetiche statistica, qualche km No No
Neutroni liberi neutroni statistica, da 30 a 300 m Sì Sì

I raggi alfa e beta sono composti di particelle con carica elettrica, perciò interagiscono quasi immediatamente con la materia circostante, e vengono assorbiti quasi tutti entro una determinata distanza: i raggi gamma e i neutroni invece, elettricamente neutri, vengono assorbiti solo per urto diretto contro un atomo o un nucleo atomico, e percorrono distanze molto maggiori. Inoltre non esiste una distanza limite per il loro assorbimento ma vengono assorbiti esponenzialmente: cioè, all'aumentare del cammino percorso dal fascio, "sopravvive" una frazione sempre più piccola (per l'impossibilità pratica attuale di misurarla, ma stimata sempre diversa da zero) delle particelle originarie.

Radiazione secondaria

Quando una particella radioattiva viene assorbita, essa trasferisce la sua energia al nucleo o all'atomo che l'ha catturata, eccitandolo: l'atomo catturatore poi riemette questa energia sotto forma di una nuova radiazione (raggi gamma o raggi X) o altre particelle (raggi beta o neutroni termici) di minore energia rispetto a quelle assorbite; inoltre l'impatto di particelle cariche di alta energia provoca l'emissione di raggi X (per bremsstrahlung, radiazione di frenamento) nel materiale di assorbimento. Nel progetto di schermature contro le radiazioni è sempre necessario tenere conto di quali tipi di particelle si debbono fermare e di quali emissioni secondarie si avranno.

Tempo di decadimento

Il momento esatto in cui un atomo instabile decadrà in uno più stabile è ritenuto casuale e impredicibile. Ciò che si può fare, dato un campione di un particolare isotopo, è notare che il numero di decadimenti rispetta una precisa legge statistica. Il numero di decadimenti che ci si aspetta avvenga in un intervallo dt è proporzionale al numero N di atomi presenti. Questa legge può essere descritta tramite la equazione differenziale del primo ordine (in cui λ è la costante di decadimento):
dot N= -lambda N
con questa soluzione (in cui e è il numero di Eulero):
N(t) = N_0 e^{-lambda t } ;
che rappresenta un decadimento esponenziale. Bisogna notare che questa rappresenta solamente una soluzione approssimata, in primo luogo perché rappresenta una funzione continua, mentre l'evento fisico reale assume valori discreti, poiché descrive un processo casuale, solo statisticamente vero. Comunque, poiché nella gran parte dei casi N è estremamente grande, la funzione fornisce un'ottima approssimazione.

Oltre alla costante di decadimento λ il decadimento radioattivo è caratterizzato da un'altra costante chiamata vita media. Ogni atomo vive per un tempo preciso prima di decadere e la vita media rappresenta appunto la media aritmetica sui tempi di vita di tutti gli atomi della stessa specie. La vita media viene rappresentata dal simbolo τ, legato a λ dalla:
tau = frac {1}{lambda}.
Un altro parametro molto usato per descrivere un decadimento radioattivo è dato dalla emivita o tempo di dimezzamento t½. Dato un campione di un particolare radionuclide, il tempo di dimezzamento ci dice dopo quanto tempo saranno decaduti un numero di atomi pari alla metà del totale ed è legato alla vita media dalla relazione:
t_{frac{1}{2}}=frac{ln 2}{lambda}.
Queste relazioni ci permettono di vedere che molte delle sostanze radioattive presenti in natura sono ormai decadute, e quindi non sono più presenti in natura, ma possono essere prodotte solo artificialmente. Per avere un'idea degli ordini di grandezza in gioco, si può dire che la vita media dei vari radionuclidi può variare da 109 anni fino a 10−6 secondi.

L'insieme degli elementi ottenuti per decadimenti successivi costituisce una famiglia radioattiva. In natura esistono tre famiglie radioattive principali: la famiglia dell'uranio, quella dell'attinio e quella del torio.


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giorgiogio48
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Dimezzamento biologico significa che se prima eri al di sopra della soglia di pericolosità dopo il dimezzamento puoi trovarti ben al di sotto della soglia di pericolosità

Noto che cominci a capire il concetto di dimezzamento. Però continui ad usare questo fantastico concetto di "soglia di pericolosità" che non ha alcun senso scientifico. L'unica soglia di pericolosità che si può stabilire con ragionevolezza è che se la radioattività è zero, allora essa non è pericolosa.

Gli effetti immediati sono quelli che, al di sopra di un certo valore di dose, si manifestano indistintamente a tutti coloro che sono stati irradiati, entro un tempo di solito assai breve (non più di qualche giorno o qualche settimana), e per cui la gravità dei danni aumenta con l'aumentare della dose.
Nella tabella riportata nel link che segue è indicata la stima nell'individuo adulto della soglia di dose per effetti deterministici.
Per quanto riguarda gli effetti a lungo termine (stocastici)
L'esposizione a dosi più o meno elevate di radiazioni ionizzanti può avere effetti a lungo termine che possono provocare cancro o leucemia. Tali effetti si manifestano in modo aleatorio, che non si può predire in modo certo per ciascuna persona sottoposta alle radiazioni.
In questi casi, si parla di probabilità di accadimento, che cresce o diminuisce a seconda dell'entità più o meno rilevante della dose assorbita. La stima di tale probabilità è ricavata dai dati sperimentali (epidemiologia) ottenuti osservando le conseguenze dell'esposizione alle radiazioni su persone o gruppi di persone (ad esempio: i giapponesi sopravvissuti alle esplosioni nucleari di Hiroshima e Nagasaki; i lavoratori e le popolazioni limitrofe esposti alle conseguenze di incidenti in installazioni nucleari).
Si è potuto così stabilire che la probabilità di insorgenza di cancro o leucemia è elevata per alte dosi, mentre è assai limitata per basse dosi.

Il limite massimo di dose stabilito dalla legge italiana per le persone del pubblico è 1 millisievert (1mSv) / anno al di sopra della dose naturale di radiazioni.
Secondo gli studi sugli effetti a lungo termine, questa dose corrisponde ad una probabilità di sviluppo di un cancro o leucemia mortale pari a 1 / 100.000.
Link: http://www.zonanucleare.com/scienza/radioattivita.htm
Quindi, contrariamente a quanto dici tu, ha senso parlare di soglia di pericolosità.


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Truman
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Il limite massimo di dose stabilito dalla legge italiana per le persone del pubblico è 1 millisievert (1mSv) / anno al di sopra della dose naturale di radiazioni.
Secondo gli studi sugli effetti a lungo termine, questa dose corrisponde ad una probabilità di sviluppo di un cancro o leucemia mortale pari a 1 / 100.000.
Link: http://www.zonanucleare.com/scienza/radioattivita.htm
Quindi, contrariamente a quanto dici tu, ha senso parlare di soglia di pericolosità.

Giusto per fare due conti, applicando il limite massimo consentito dalla legge a una città come Roma, con tre milioni di abitanti, ogni anno si avrebbero trenta morti per cancro o leucemia, causati proprio dalla radioattività.
Ecco perchè il limite stabilito dalla legge non è una soglia di pericolosità, ma è solo una misura di quanto la lobby del nucleare è riuscita a comprarsi i politici. Al di là di opinioni mie, nel testo da te linkato essa non viene chiamata "soglia di pericolosità".


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refrattario
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Si, perchè è sull'uomo che si hanno gli effetti biologici

Quali sono gli effetti benefici sull'uomo dato che è una buona notizia?


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spadaccinonero
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Si, perchè è sull'uomo che si hanno gli effetti biologici

Quali sono gli effetti benefici sull'uomo dato che è una buona notizia?

superpoteri analoghi a quelli degli XMen

8)


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Anonymous
Illustrious Member
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Si, perchè è sull'uomo che si hanno gli effetti biologici

Quali sono gli effetti benefici sull'uomo dato che è una buona notizia?

superpoteri analoghi a quelli degli XMen

8)

😀 questa mi è piaciuta


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spadaccinonero
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Si, perchè è sull'uomo che si hanno gli effetti biologici

Quali sono gli effetti benefici sull'uomo dato che è una buona notizia?

superpoteri analoghi a quelli degli XMen

8)

😀 questa mi è piaciuta

anche a me, altrimenti non l'avrei scritta


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