Notifiche
Cancella tutti

Non era nazionalsocialista era fallaciano


stefanodandrea
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 748
Topic starter  

tratto da FONDAMENTALISMO CRISTIANO-SIONISTA. UN PARAGRAFO SIGNIFICATIVO DEL MANIFESTO DI BREIVIK http://sollevazione.blogspot.com/2011/07/fondamentalismo-cristiano-sionista-un.html

[....]
«Nella mia esperienza, chi disapprova il diritto di Israele ad esistere o è antisemita o è vittima di giudizi molto poveri. Le persone di buon senso dovrebbero sostenere il sionismo (il nazionalismo israeliano) che è il diritto di Israele all'auto-difesa contro la Jihad.

Ogni volta che qualcuno chiede se sono un nazional-socialista mi sento profondamente offeso. Se c'è una figura storica passata di capo germanico che odio è proprio Adolf Hitler. Se potessi viaggiare in una macchina del tempo e andare a Berlino nel 1933, sarei la prima persona a tentare di ucciderlo. Perché? Nessuna persona ha mai commesso un crimine più orribile contro la sua tribù di quanto abbia fatto Hitler. A causa sua, le tribù germaniche stanno morendo e possono essere completamente spazzata via se non riusciamo a vincere in 20-70 anni. Grazie alla sua campagna folle e il conseguente genocidio dei 6 milioni di ebrei, è sorto il multiculturalismo, l'ideologia dell'odio anti-europeo ideologia dell'odio. Il multiculturalismo non sarebbe mai stato implementato in Europa, se non fosse stato per le azioni sconsiderate e imperdonabili del NSDAP. L'Europa orientale sarebbe rimasta libera, gli Stati Uniti e la Russia non sarebbero mai diventate super-potenze. I rapporti di forza sarebbero rimasti favorevoli all' Europa. E sarebbe stata una bella Europa, con delle belle politiche culturali conservatrici —molto simili a quelle che abbiamo ora in Giappone e Sud Corea. Hitler ha quasi distrutto tutto con le sue azioni sconsiderate e imperdonabili e lui sarà per sempre considerato come un traditore delle tribù nordico-germaniche.

Quindi, sono veramente basito quando vedo il culto odierno del nazional-socialismo. Se si amano veramente le nostre tribù, le tribù nordiche o qualsiasi altra tribù europea, è necessario imparare e riconoscere Hitler non come un'eroe ma come un traditore di quella germanica e di tutte le tribù europee. Hitler aveva le capacità militari necessarie per liberare Gerusalemme e le province vicine dall'occupazione islamica. Avrebbe potuto facilmente trovare un accordo con la Gran Bretagna e la Francia per liberare le antiche terre ebraico-cristiane con l'intento di dare di nuovo agli ebrei le loro terre ancestrali. Il Regno Unito e la Francia avrebbero forse contribuito in questa campagna nel tentativo di sostenere la riconciliazione europea. La deportazione degli ebrei dalla Germania non sarebbe stata popolare, invece il popolo ebraico avrebbe considerato Hitler come un eroe, perché l'avrebbe fatto tornare nella sua Terra Santa.

Ma che cosa ha fatto invece il Grande Satana [il nazismo]? Ha invaso la Polonia, la Francia la Russia e diversi altri paesi nel suo sforzo folle di dominare il mondo. (...) E quando la marea non era più favorevole ai nazisti e la campagna di Russia era fallita, essi hanno deciso di massacrare gli ebrei, condannando così ulteriormente le tribù germaniche e l'ideologia conservatrice-nazionalista all'inferno ... Sapevano perfettamente quali sarebbero state le conseguenze per la loro tribù, se avessero perso, ma sono andati avanti completando il lavoro. Dopo la seconda guerra mondiale, è stata lanciata la più grande campagna di propaganda anti-nazionalista e anti-europea che il mondo abbia mai visto. E gente come me, e altri leader di cultura conservatrice, a causa di Hitler, stanno ancora soffrendo per questa campagna di propaganda a causa.

Erano la maggioranza degli ebrei tedeschi o europei sleali? Sì, almeno i cosiddetti ebrei liberali, simili agli ebrei liberali di oggi, che si oppongono al nazionalismo sionista e sono per il multiculturalismo. Gli ebrei che sostengono il multiculturalismo sono una minaccia per Israele e per il sionismo (il nazionalismo israeliano) quanto lo sono per noi. Cerchiamo quindi di combattere insieme con Israele, con i nostri fratelli sionisti, contro tutti gli anti-sionisti, contro tutti i marxisti culturali/multiculturalisti.

Gli ebrei conservatori erano fedeli all'Europa e avrebbe dovuto essere premiati. Invece Hitler li ha semplicemente presi di mira, tutti ... Chiediamoci: gli ebrei attuali in Europa e negli Stati Uniti sono sleali? Lo sono quelli multiculturalisti distruttori dell'idea di nazione, non gli ebrei conservatori. Il 75% degli ebrei in Europa e negli USA sostengono multiculturalismo. Il 50% degli ebrei israeliani fanno lo stesso. Questo dimostra molto chiaramente che dobbiamo accettare gli ebrei rimasti fedeli come fratelli, piuttosto che ripetere l'errore del NSDAP.

Ogni volta che ho discusso la questione del Medio Oriente con i nazional-socialisti, essi hanno difeso la tesi anti-israeliana e pro-Palestinese. Essi ignorano il fatto che la loro propaganda danneggia i nazionalisti israeliani (che vogliono deportare i musulmani di Israele) e aiuta i marxisti israeliani multiculturalisti. In tutte e cinque le discussioni a cui ho partecipato, o hanno completamente cambiato opinione, o si sono resi conto di quello che hanno fatto. Ma non sono riuscito a discutere ulteriormente la questione poiché sono stato bandito e preso a calci dallo Stormfront e da un altro forum nazional-socialista.

In ogni caso, educa te stesso e imparare dalle differenze. Oggi conservatori che si dichiarano nazisti, in quanto ossessionati dagli ebrei, sono semplicemente ignoranti. Non c'è nessun problema ebraico in Europa Occidentale (con l'eccezione del Regno Unito e Francia), dato che ne abbiamo solo 1 milione in Europa occidentale, mentre 800 000 di questi vivono in Francia e nel Regno Unito. Gli Stati Uniti d'altra parte, con più di 6 milioni di ebrei (600% in più rispetto all'Europa) hanno sì un notevole problema ebraico. Ma per favore imparare la differenza tra un ebreo multiculturalista distruttore dell'idea di nazione e un ebreo conservatore. Non commettere lo stesso errore che fece il nazional-socialismo. Mai fare di un ebreo un bersaglio perché è un ebreo, ma piuttosto se è un traditore di categoria A o B. E non dimenticare che il grosso delle categorie A e B sono traditori europei cristiani. Il 90% della categorie di traditori A e B ce l'ho nel mio paese, la Norvegia, sono nordici, traditori cristiani di categoria A e B».


Citazione
radisol
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8261
 

Uno dei principali gruppi fascisti greci prima del golpe dei colonnelli, gruppo responsabile dell'uccisione del deputato socialista Lambrakis ed immortalato pure nel film di Costa Gravas "Z, l'orgia del potere" si chiamava "Combattenti Realisti per l' Occidente Cristiano".

Ed erano filoisraeliani, avevano fatto il tifo per Israele nella guerra del 1966, così come filoisraeliani saranno poi i colonnelli che presero il potere l'anno successivo.

E del resto fu filoisraeliano, con piccole rare eccezioni, anche l'ambiente neofascista italiano di allora a cominciare dal MSI di Almirante, mondo neofascista che gridava nelle piazze "Atene e poi Roma viene".

Israele come "bastione occidentale" allora contro il comunismo, ora contro "l'invasione islamica" .... elemento da far passare in secondo piano l'antiebraismo storico di buona parte della destra nonchè di ogni tipo di integralismo cristiano.

Quindi, nessuna novità particolare in questo senso ......

Da questo a dire senza dubbio alcuno, anche se la dinamica che ci raccontano lascia innegabilmente perplessi, che dietro la strage di Oslo ci sta Israele non mi sento proprio di sostenerlo con tanta certezza ....


RispondiCitazione
stefanodandrea
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 748
Topic starter  

Ottimo Radisol,
sintetizzerei dicendo che non era nazionalsocialista ma apparteneva alla grande famiglia del fascismo, inteso in senso generico e non specifico e quindi con riferimento all'esperienza italiana del ventennio.
In questo senso generico, e pur essendo nel concreto privo degli specifici caratteri del fascismo italiano del ventennio (statalismo, teoria o almeno ideologia corporativa, origine piccolo borghese, idealismo, pretese anche se vaghe di socialità) appartiene alla grande famiglia del fascismo.
L'unico dubbio che mi viene è se questo archetipo del fascismo non statalista, non corporativo, senza pretese di socialità - questo concetto generale di fascismo - sia davvero qualche cosa di diverso dal conservatorismo liberale che pure giustificò, praticò e promosse la schiavitù (D. Losurdo, Controstoria del liberalismo).
I colonnelli greci furono fascisti o violenti conservatori liberali (che sono stati sempre violenti come la storia testimonia)?
Perché non chiamiamo le cose con il loro nome? Il nazionalsocialismo si caratterizza per alcuni caratteri specifici. Tra l'altro, rispetto al fascismo italiano: 1) per il razzismo - che per quindici anni fu estraneo alla teoria e alla pratica fascista, escluso il "razzismo insito nell'imperialismo" - e in particolare per l'antisemitismo (molti ebrei concorsero alla creazione del fascismo); e 2) stando a quella che fu la pratica politica, per una maggiore separazione e autonomia dalla Chiesa). Il fascismo italiano ha i suoi specifici caratteri. Idem il conservatorismo liberale (forse, ma bisognerebbe approfondire, quelli sostenuti dall'attentatore).


RispondiCitazione
radisol
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8261
 

I colonnelli greci ma ancora di più Pinochet e prima ancora Franco e Salazar, al di là di oggettive differenze tra loro dovute anche a questioni ambientali e territoriali, non avevano nulla a che fare "ideologicamente" nè col fascismo nè col nazismo .... nemmeno Franco che pure arrivò al potere grazie all'aiuto militare e materiale di Hitler e Mussolini ...

Il problema è che tutte queste diverse destre, persino diversissime tra di loro, avevano però il cemento dell'anticomunismo ... e se si esclude Hitler, arrivato al potere quando i comunisti tedeschi erano già stati pressochè annientati dalla socialdemocrazia, sono andati tutti al potere, con l'aiuto delle rispettive borghesie ed anche delle Chiese, per sconfiggere il "pericolo rosso" ....

Che era appunto il problema principale, oggi almeno in parte sostituito dal "pericolo islamico" ...

Tornando alla storia italiana, tutto il neofascismo italiano del secolo scorso ed anche il più sparuto neonazismo sono stati pressochè sempre filoisraeliani in funzione prima anticomunista ed oggi antiaraba.

Le eccezioni, pochissime in passato e qualcuna di più adesso, di estremisti di destra non filoisraeliani ed in alcuni casi apertamente filopalestinesi non hanno quasi mai riguardato nemmeno i neonazi - Ordine Nuovo praticamente era agli ordini della Cia, strettamente alleata al Mossad e dai processi risultano pure contatti diretti con Tel Aviv ed in questo senso nemmeno Avanguardia Nazionale scherzava - quanto invece i gruppi "spuri" del passato come Lotta di Popolo e poi Terza Posizione ... e più recentemente Forza Nuova ( pure ottenebrata dal "pericolo islamico" ma non al punto di elogiare Israele) e Casa Pound ....

In questo l'attentatore di Oslo è perfettamente in linea con l'impostazione storica maggioritaria del neofascismo ed anche del neonazismo italico ... non è un caso che oggi un ex di Ordine Nuovo come Borghezio ne abbia difeso le motivazioni .....

Quindi l'indicazione di "neofascista" o anche di "neonazista" per l'attentatore di Oslo non sarà correttissima storicamente ma nel senso politico comune ci sta tutta .... sottilizzare serve a poco ..... al massimo a far trapelare tra le righe, e nemmeno tanto tra le righe, l'ipotesi di una "eterodirezione israeliana", possibile ma tuttaltro che ad oggi provata, che, sempre nel senso politico comune, potrebbe fare a pugni con l'appellativo di "fascista" o peggio ancora di "nazista" .....


RispondiCitazione
stefanodandrea
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 748
Topic starter  

Non è vero che sottilizzare serva a poco. Io ho imparato parecchie cose da ciò che hai scritto.


RispondiCitazione
marita91
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 93
 

Hai ragione caro stefanodandrea,
il Brevjik non un fascista e tanto un nazional socialista.

Non bisogna dimenticare amici, che l'ideologia mondialista nella versione più moderna del tradizionalismo e dell’antioccidentalismo, rappresenta nella propaganda di alcune frange della destra radicale, l’opposizione a tutto quanto sia riconducibile al modello socio-politico-economico e culturale occidentale.

Tale proposito si pone in sintonia con la lotta alla globalizzazione portata avanti dall’antagonismo di sinistra a sua volta contro il capitalismo occidentale promosso finanza internazionale giudaico-massonica e riconducibile agli interessi del polo USA-Israele.

Come precisato all’inizio, questa destra radicale quasi sempre antimondialista è filo-islamica, anche se piuttosto elitaria e minoritaria costituisce una importante corrente teorico-culturale della destra extra-parlamentare, che con le sue aperture al mondo musulmano incontrano difficoltà presso la base d’area meno colta e più intransigente, attestata su posizioni di semplice difesa della religione cattolica e dell'anticomunismo.

Avete citato Almirante e L'MSI dimenticando che essi erano quanto di più distante fosse dal fascismo o simili, cosi come i regimi di Pinochet, Franco, dei Colonelli greci che niente ebbero del carattere sociale e anticapitalista del Fascista (sopratutto nella sua variante repubblicana, quasi fosse la quinta colonna della sinistra!) in quanto servi degli USA, dei preti, delle Multinazionali Americane.........poi dimenticate il pensiero filo-islamico e pro arabo di Evola, Guenon, oppure la stessa politica filoislamica del Terzo Reich (vedi Gran Mufti di Gerusalemme, i reparti delle SS islamiche, ec......)....

Il nostro amico in questione è un fallaciano, cristianista, neoconservatore, filosionista, cosi come il suo omologo agente "atlantico" on. Borghezio, altro che Fascismo!


RispondiCitazione
radisol
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8261
 

Non confondiamo uno studioso come Evola - che aristocraticamente non ha mai "fatto politica", è stato addirittura decenni senza uscire di casa per motivi di salute - coi suoi "seguaci" militanti di gruppi e partiti.

Rauti, colui che ha reso celebri gli scritti di Evola, era per sua stessa ammissione un agente della Cia ..... la famosa cellula veneta, di cui facevano parte tra gli altri Freda ( editore dei libri di Evola) e Zorzi era strettamente collegata ad ambienti Nato .... e Zorzi sembrerebbe anche al Mossad .... un altro capo ordinovista, Clemente Graziani, ha ammesso di aver aiutato logisticamente, insieme a Pino Romualdi - padre putativo del Msi e, si dice, figlio naturale di Mussolini - i sionisti della Banda Stern nelle loro azioni terroristiche in Italia nell'immediato dopoguerra ....

Un conto sono le teorie degli intellettuali, un conto è la pratica politica, tutta tesa all'anticomunismo ed in quanto tale disposta ad allearsi con ogni altro tipo di anticomunisti, Chiesa, Confindustria, banchieri, militari, servizi segreti nazionali, Cia e Nato e pure Israele ...

Ed anche l'alleanza di Hitler con i palestinesi di allora fa poco testo come esempio, quella fu una pura alleanza tattica più in funzione antinglese che non antiebraica, allora Israele non esisteva ancora e l' "esodo sionista" in Medio Oriente comincerà seriamente solo dopo la guerra .... del resto che Hitler fosse un convinto razzista ed in particolare antisemita ( e gli arabi sono semiti quanto gli ebrei) non credo si possa mettere in discussione ... poi è ovvio che si fanno alleanze tattiche, soprattutto in guerra .... e certo nemmeno l'alleato giapponese poteva definirsi di pura "razza ariana" ... e direi, in tutta franchezza, nemmeno gli italiani ..... ma alcune alleanze servivano come il pane anche all'"ariano" Adolf Hitler e non aveva molte possibilità di scelta ....

Tornando a noi, quindi, se il cemento principale di tutto è sempre stato l'anticomunismo ed in nome di questo pressochè tutti i neofascisti ed i neonazisti europei del dopoguerra hanno fatto alleanze "contro natura", persino col sionismo ... e se questo ragionamento, salvo rare eccezioni, viene fatto ancora oggi da molta ultradestra in funzione antislamica ...... il "matto" di Oslo rientra pienamente in questa tradizione ..... non ci raccontiamo balle ....

Casomai le rare eccezioni sono gli altri, cioè quelle parti di ultradestra effettivamente antisioniste, antiamericane, anti liberiste e persino anticapitaliste ..... ma si tratta di una esigua minoranza ..... e quasi sempre di intellettuali e non di militanti veri e propri .....

P.S. Concordo pienamente sul giudizio "tranchant" che marita91 dà su quel orrido maiale di Borghezio .... ricordo però che lo stesso Borghezio, sempre in nome dell'anticomunismo e dell'antislamismo, è stato spesso negli ultimi anni invitato d'onore a convegni dell'estrema destra francese, tedesca, austriaca .... e persino in iniziative in Italia dei pur "filopalestinesi" di Forza Nuova .... quindi certi vizi, per il neofascismo ed il neonazismo europeo, mi sembrano proprio duri a morire .....

E certo un "matto" come Brevjik, manovrato o no che fosse da altri, non era culturalmente in grado di fare tanto sottili distinzioni ....


RispondiCitazione
stefanodandrea
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 748
Topic starter  

Radisol,
oggi i comunisti non fanno paura nemmeno a una mosca. Un tempo invece facevano paura a molti. Liberali conservatori. Moderati democratici. Uomini pii che vivevano di preghiere. Piccoli proprietari (magari da una sola generazione; per esempio coloro che erano andati in america per alcuni anni verso la fine dell'ottocento ed erano tornati con un po' di soldi) che temevano la riforma agraria. Piccoli borghesi, gran vrave persone e con aperture sociale ma che amavano l'ordine e avevano il terrore della rivoluzione. Liberali nemmeno troppo conservatori ma con l'adorazione per la (funzione della) disciplina. I fascisti covavano anche il sentimento di vendetta, perché i comunisti li avevano fatti fuori. Ma tutto ciò non implica che un fascista fosse politicamente più lontano da un comunista rispetto ad un liberale conservatore, o a un bigotto, o a un tradizionalista colto e severo; o a un piccolo proprietario terriero che votava dc. A maggiore non implica che ogni anticomunista debba essere qualificato fascista.
Mi fanno sorridere gli omosessuali quando sostengono che la società oggi è omofobica. Gli omofobi oggi sono molti di meno degli anticomunisti di un tempo. E l'odio o il disprezzo che alcuni poveracci provano nei confronti degli omosessuali sono pari per intensità all'odio e al disprezzo che un tempo milioni di persone provavano nei confronti dei comunisti.


RispondiCitazione
radisol
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8261
 

Si, vabbè, ma non cambiamo discorso ...

E' vero che il fascismo di Mussolini - pur arrivato al potere per la paura del "biennio rosso" ed appoggiato da agrari ed industriali - non ebbe carattere liberista, anzi si può dire che edificò i primi elementi embrionali dello "stato sociale", fino ad allora concetto sconosciuto in Italia....

Ed è vero che questo discorso sul mancato carattere liberista si può fare anche per il nazismo di Hitler.

Ma è altrettanto vero che tutti gli altri regimi di destra ( unica eccezione il peronismo argentino) seguiti nel tempo, compreso il franchismo spagnolo che pure vinse la guerra civile con l'aiuto determinante di Hitler e Mussolini, sono stati tutti campioni del liberismo più spinto, Pinochet addirittura offrì il Cile alla sperimentazione da macelleria sociale degli economisti ultraliberisti della "scuola di Chicago" ....

Ed è sempre altrettanto vero che l'estrema destra europea successiva alla guerra, pur richiamandosi formalmente al fascismo e più raramente al nazismo, ha sempre avuto l'anticomunismo come elemento principale e, in questo senso, ha fatto tutte le possibili alleanze "contronatura" con i liberisti di ogni genere e quindi persino con "nemici storici" conclamati come il sionismo e le massonerie.

Ed ora che l'anticomunismo tira meno per l'oggettiva mancanza di comunisti, è arrivata la fobia dell' "invasione islamica" ed in genere dell'immigrazione a fare da nuovo cemento per lo stesso tipo di alleanze "contronatura".

Ed in questo senso il "matto" di Oslo è del tutto in linea con questa impostazione "fascista" ...... al di là di quanto fecero sul piano sociale interno ai paesi che governavano, al loro tempo, Mussolini ed Hitler .... al di là di quello che scrivevano nei libri Evola o Pound ecc. ecc. ecc.


RispondiCitazione
anyms
New Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4
 

In Germania un sito inneggiante al
NAZIONAL/SOCIALISMO PER ISRAELE

http://nasofi.blogspot.com/


RispondiCitazione
stefanodandrea
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 748
Topic starter  

Radisol scrive: "Ma è altrettanto vero che tutti gli altri regimi di destra ( unica eccezione il peronismo argentino) seguiti nel tempo, compreso il franchismo spagnolo che pure vinse la guerra civile con l'aiuto determinante di Hitler e Mussolini, sono stati tutti campioni del liberismo più spinto, Pinochet addirittura offrì il Cile alla sperimentazione da macelleria sociale degli economisti ultraliberisti della "scuola di Chicago" ....
Ma il punto è proprio questo. Il fascismo e il nazionalsocialismo non sono liberisti ma statalisti e con principi o tendenze o ideologie o istituti socialistici. Il peronismo, che in certo senso si è avvicinato al fascismo (Peron era ammiratore di mussolini) è forse da collocare più tra i fascismi che al fianco degli altri regimi di destra. "Gli altri regimi di destra" non sono fascisti. Sono sistemi dominati in un modo o nell'altro dal conservatorismo liberale. Non tutta la destra è fascista; e dal punto di vista economico la sinistra socialista (socialisti, comunisti e socialdemocratici) è più vicina al fascismo e al nazionalsocialismo che non alle altre destre. Io credo che sarebbe opportuno non utilizzare i termini fascismo e nazismo per indicare queste destre.

Uscendo fuori dal nostro discorso, osservo che l'esito della crisi italiana, se mancheranno partiti o movimenti socialistici che sapranno farsi nazione, non sarà il fascismo o il nazionalsocialismo. Sarà un conservatorismo liberale, isolazionista e protezionista per necessità. Sia chiaro che rispetto ad ora (visto che entrambi gli schieramenti sono liberisti e globalisti) sarebbe comunque un passo avanti. L'importante è comprendere che, sotto il profilo della disciplina economica, un protezionismo sociale e corporativo, sarebbe meglio della disciplina che sarebbe imposta dai conservatori liberali, isolazionisti e protezionisti per necessità. Se il 50% delle leggi che disciplinavano la materia economica sono state mantenute da DC, PCI, PSI, e PSDI (legge bancaria; legge fallimentare; grandi banche statali; diritto societario; sistema delle imprese pubbliche) vuol dire che i partiti del dopoguerra per certi versi hanno fatto ciò che il fascismo non aveva fatto (riforma agraria; distribuzione delle terre; abolizione della mezzadria); per certi altri versi hanno continuato ciò che il fascismo aveva avviato (IRI e partecipazioni statali); per altri versi hanno mantenuto ciò che il fascismo aveva introdotto (oltre le leggi citate, per esempio, l'assemblea costituente ha costituzionalizzato le ferie obbligatorie introdotte dal fascismo). Insomma, sotto il profilo del diritto dell'economia, tanto più quando non si vuole più abolire del tutto la proprietà privata dei mezzi di produzione, socialisti e comunisti sono molto più vicini ai fascisti che alla destra (e alla sinistra) liberale.


RispondiCitazione
jack520
New Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3
 

I come here to have a look !it is great.office 2010
Office 2007
microsoft office professional


RispondiCitazione
Condividi: