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Obama-Castro: quelli del NO


cubainforma
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Abbaiano dolenti gli estremisti anticubani

Iniziano ad apparire nei social network e nei mezzi di comunicazione le prime reazioni dei rappresentanti dei gruppi estremisti anticubani con sede a Miami, di fronte all'annuncio dello scambio di prigionieri tra Cuba e gli Stati Uniti, così come il ripristino delle relazioni diplomatiche tra entrambe le nazioni.

Ciò che è positivo per i popoli di entrambe le nazioni è per questi gangster, che hanno tratto profitto e vissuto del terrorismo e della diffamazione, un duro colpo.

Uno di questi banditi, Ramón Saúl Sánchez Rizo, presidente del Movimento Democrazia, ostinato provocatore e con un oscuro passato terrorista, ha cercato di impostare una corrente d'opinione che si dovrebbe contare sui leader di questi gruppi al momento di dirimere la controversia tra i due paesi. Stupidamente, questo ridicolo emulo di Popeye, chiede che partecipino i tradizionali terroristi, calunniatori e i corrotti leader di queste discusse organizzazioni nei dialoghi tra le due nazioni. Quale rappresentatività, mi chiedo, possono avere per partecipare in un qualsiasi dialogo tra Cuba e gli USA? Fino a che punto arriva la loro ridicola megalomania?

Nel frattempo, un altro viscerale nemico del popolo cubano, cospiratore e socio di coloro che organizzano piani destabilizzanti contro la nostro Patria, Orlando Gutiérrez Boronat, Direttorio Democratico, ha cercato di nascondere la sua impotenza qualificando come "assurdo" questo passo compiuto da Obama e dal governo cubano. Yaniset Rivero, direttrice del Direttorio Democratico Cubano di Miami, ha anche lamentato la decisione di ripristinare le relazioni tra USA e Cuba, qualificandola come "una vergogna ed un'immoralità ristabilire relazioni con un regime che non ha fatto un solo movimento reale per il cambiamento all'interno del paese".

Non poteva non aspettarsi la reazione isterica dell'intollerante Miguel Saavedra, liderucolo del gruppo Vigilia Mambisa, che ha qualificato l'annuncio come "una cospirazione dell'amministrazione comunista di Obama", mentre montava una gioppinesca protesta fuori del ristorante Versailles, in calle 8 Little Havana a Miami.

Anche il terrorista Angel Desfana, presidente dell'organizzazione Plantados,  ha ripudiato la liberazione dei cinque antiterroristi cubani e le misure di riavvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti.
Un’ altro  afflitto è stato José Azel, analista presso il Centro di Studi Cubani e Cubano Americani dell’università di Miami, che ha visto lo scambio e l'annuncio di avvicinamento tra  le due nazioni come "un forte colpo" per un settore dell'esilio, polemizzando che il principale beneficiario è il governo cubano. 
Rosa Maria Payà, figlia del deceduto controrivoluzionario Oswaldo Payà, ha criticato la detenzione di Gross da parte di Cuba, non mostrando gioia per questi eventi. 
Non potevano non  esprimere il loro malcontento diversi congressisti  associati alla guerra ideologica anti cubana, come il repubblicano della Florida, Mario Diaz-Balart (R-FL) ed anche il Presidente della Camera dei Rappresentanti, John Boehner. 
Anche Jeb Bush, ex governatore della Florida e possibile candidato alla presidenza USA nel 2016, ha detto che si oppone alla decisione del presidente Barack Obama di normalizzare le relazioni con Cuba, secondo USA Today. 
Un altro che ha espresso il suo disaccordo con gli eventi di oggi è stato il reazionario senatore della Florida Marco Rubio, che ha dichiarato che "la decisione del presidente di premiare il regime di Castro e iniziare il percorso verso la normalizzazione delle relazioni con Cuba è inspiegabile". Egli ha sottolineato la sua volontà di fare naufragare, in qualità di presidente della sottocommissione per l'Emisfero Occidentale della Comitato per gli Affari Esteri del Senato nel nuovo Congresso, ogni tentativo di stabilire normali relazioni con l'Avana. 
Un altro che ha criticato duramente Obama è stato Carlos Curbelo, il nuovo congressista repubblicano del distretto 26.
Per dare il colpo di grazia  diversi mercenari hanno utilizzato il social network Twitter per polemizzare sulla liberazione dei nostri tre fratelli e il riavvicinamento tra Cuba e gli USA, collegandosi con le posizioni dell'estrema destra nordamericana. Tra queste, come previsto, si trovava Yoani Sánchez.

Percy Francisco Alvarado Godoy


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