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Obama dice no a Silvio


helios
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http://www.giornalettismo.com/archives/127075/obama-dice-no-a-silvio/

27 maggio 2011
Bilaterale negato dal presidente degli Stati Uniti. Rapporti diplomatici sempre più freddi

Barack Obama ha negato un incontro bilaterale a Silvio Berlusconi a margine del G8, nonostante la presidenza del Consiglio l’avesse richiesto ripetutamente. Per regalare, scrive Carmelo Lo Papa di Repubblica, uno spot al governo a margine dei ballottaggi:

Nasce anche dalla stizza di quel rifiuto – raccontano – il blitz con il quale il presidente del Consiglio Berlusconi ha giocato la carta della disperazione. L’abbordaggio di Barack Obama in pieno vertice, mossa pianificata e ben congegnata, tutt’altro che estemporanea come le immagini tv d’altronde hanno dimostrato. Il tentativo ultimo di salvaguardare quel che resta dell’immagine internazionale di un premier. Silvio Berlusconi teme che la marea elettorale in arrivo travolga anche la sua credibilità all’estero. «Ho una nuova maggioranza » annunzia allora al presidente Usa quasi per disinnescare le notizie che fra tre giorni varcheranno i confini. Il premier avverte il rischio che tra poche ore, da lunedì, possa essere considerato una volta per tutte un’anatra zoppa dalle cancellerie. Per lui sarebbe l’inizio della fine.

Repubblica ricorda i cable Wikileaks sul premier, che dipingono il giudizio della Casa Bianca sull’alleato farfallone:

D’altronde, il giudizio maturato in seno alla diplomazia Usa sul presidente del Consiglio italiano è noto, già filtrato attraverso i cables di Wiki- Leaks pubblicati a febbraio. Un premier che «con le sue frequenti gaffes e la scelta sbagliata delle parole» ha offeso «quasi ogni categoria di cittadino italiano e ogni leader politico europeo» si leggeva nelle 30 mila pagine di documenti top secret. E ancora, «la sua volontà di mettere gli interessi personali al di sopra di quelli dello Stato ha leso la reputazione del Paese in Europa e ha dato sfortunatamente un tono comico al prestigio dell’Italia». Questo e altro nei cables carpiti da Assange. Berlusconi si sente dunque sotto scacco al cospetto dei grandi, prova a suo modo di risalire la china, davanti alle telecamere.

Tanto più adesso che la piena elettorale è in arrivo e qualcuno in Italia già lavora a un governo tecnico, facendo leva anche sull’indebolimento internazionale:

Sa che la freddezza di Washington può diventare il vero detonatore della crisi. Soprattutto se la situazione economica dovesse evolvere negativamente e le richieste dell’Unione europea dovessero diventare più pressanti. In Italia, in sua assenza, la missione di costruire argini è assegnata ai luogotenenti pidiellini. «Comunque vadano i ballottaggi il governo andrà avanti — mette le mani avanti Gaetano Quagliariello — perché avremo la maggioranza in Parlamento che ci consentirà di andare avanti». Eccola la strategia, un governo che si prepara a blindarsi alla Camera e al Senato, forte dei numeri, per resistere al crollo di consensi fuori dal bunker. Va da sé che in questa chiave il presidente del Consiglio non si sente affatto rassicurato dal Carroccio tornato minaccioso. «Sono stanco dei personalismi dei nostri e dei distinguo dei leghisti» si lamentava anche ieri a margine del G8 di Deauville, la testa assai lontana dalla crisi economica internazionale, dalla primavera araba, dalla guerra in Libia e di tutti i dossier sul tavolo del vertice. C’è altro a cui pensare, c’è Calderoli che suona la campana dell’ultimo avvertimento, c’è Bossi che prende di nuovo le distanze


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terzaposizione
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Ma dopo la riedizione badogliana dell'invasione libica e il supino atteggiamento verso sarkozy, quale immagine internazionale crede di possedere?


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helios
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Il premier avverte il rischio che tra poche ore, da lunedì, possa essere considerato una volta per tutte un’anatra zoppa dalle cancellerie. Per lui sarebbe l’inizio della fine.

per lui sarà pure l'inizio della fine, per noi l'inizio di un principio che non ci pare ancora vero tanto è agognato.
Tutti spero abbiano fatto esperienza delle conseguenze tragiche di un voto sbagliato e della propaganda di un paese da fiction, quando in realtà siamo un paese da terzo mondo oltre che repubblica delle banane da sempre.


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AlbaKan
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Ecco le immagini di Silviuzzo che chiede l'incontro bilaterale:
http://www.youtube.com/watch?v=CZPRZAHYv9M


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terzaposizione
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Ma non poteva rammentare a KuntaKinte Obama che come affermato dal viscido vespa, appena gli è stato intimato di bombardare la Libia ha rx "obbedisco"? Possibile che in politica estera faccia sempre la parte passiva nel bunga-bunga?


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