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Ora paghino le banche


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Tassa sulle banche e tassa sulle transazioni finanziarie, con queste due proposte l'Europa unita parte piena di buone intenzioni alla volta del G20 di Toronto del 25-26 di giugno. «Abbiamo una posizione comune da portare al G20, se a Toronto non ci sarà consenso, andremo avanti lo stesso», affermava a fine vertice il Presidente della Ue Herman Van Rompuy, pacato nei toni, ma battagliero nello spirito. Lui, ma soprattutto Angela Merkel e Nicholas Sarkozy, hanno convinto David Cameron, alla prima europea, a cedere. Il britannico preferiva una posizione più soft: proposte, ma niente impegni chiari. Parigi e Berlino volevano parole scritte nero su bianco, ed alla fine hanno vinto loro. Ma tutto rimane da definire.

Non sono ancora chiari - e lo saranno solo ben dopo Toronto - i criteri con cui ogni paese sarà chiamato a realizzare l'imposta sulle banche, finalizzata a creare dei fondi di salvataggio per lo stesso settore creditizio (in modo da non far pagare i contribuenti). La Svezia ha già uno strumento di questo tipo, la Germania l'ha annunciato, ora toccherà a tutti gli altri. Cose da chiarire ce ne sono parecchie, come il trattamento per le banche transnazionali (come e dove pagare la tassa e da quale sistema di salvataggio attingere in caso di fallimento), un nervo che rischia di restare scoperto anche perché l'idea di una tassa europea è morta subito. Ancora più fumo sulla tassa sulle transazioni finanziarie, ma è già tantissimo che la Ue arrivi compatta, Londra inclusa, a proporre al mondo questa sorta di Tobin tax. É questo un segno evidente di come la crisi stia cambiando il mondo.

Altra decisione importante, proprio in prospettiva crisi, è quella di effettuare e presentare «quanto prima», possibilmente nella secondà metà di luglio, i risultati degli «stress test» realizzati sulle banche (sorta di prova di solidità dell'istituto in situazioni di attacco). «É necessario rendere pubblici i risultati dei test banca su banca», ha affermato il presidente della commissione Ue Barroso. «La trasparenza in una tappa di turbolenza è fondamentale per guadagnare la credibilità dei mercati», l'eco di Zapatero, presidente di turno della Ue. Lo spagnolo sa bene di cosa parla. Mercoledì la Banca di Spagna ha deciso di pubblicare gli stress test sui suoi istituti, una prova a uso e consumo esterno, per calmare i mercati e la Germania. «È stata dimostrata la grande solidità del nostro sistema finanziario», diceva ieri Zapatero, che oggi sarà a colloquio con il direttore del Fondo monetario, Domenique Strauss-Kahn. Oggetto dell'incontro, assicurà il premier spagnolo, non è la richiesta di un salvataggio, come da una settimana insinua la stampa tedesca, ma la volontà di «ribadire la solidità delle finanze spagnole». Staremo a vedere, e presto. A luglio Madrid dovrà piazzare 16,2 miliardi di buoni, la sua tenuta dipenderà da se se ce la farà e a quale prezzo. Intanto ieri ha raccolto parole, ma solo parole di conforto dalla Merkel, da Sarkozy e da Van Rompuy per la riforma del lavoro.

Quanto all'Italia, Berlusconi aveva minacciato il veto sulle conclusioni del vertice se il debito privato non fosse stato conteggiato assieme a quello pubblico nel procedimento di rafforzamento del braccio correttivo del Patto di stabilità. «Siamo d'accordo sul rafforzamento della disciplina di bilancio», spiega Van Rompuy. Che precisa: «il concetto di sostenibilità complessiva comprende molti parametri, anche quello del debito privato». Un contentino per l'Italia. In futuro la dinamica del debito verrà tenuta in considerazione al momento di definire le procedure di infrazione, i Trattati prevedono solo quello pubblico, in un futuro prossimo avrà un suo qualche ruolo anche quello privato. Quanto dipenderà dal proseguo dei negoziati sulla riforma del Patto di stabilità.

Alberto D’Argenzio
Fonte: www.ilmanifesto.it
18.06.2010


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AndFinallyWillBeZeitgeist
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A proposito di Rompuy e della sua ciurma, un altro genio è il commissario europeo: data la (presunta) ripresina, è bene che l’Italia ne approfitti per pestare giù forte con la finanziaria ................................... ANCHE L’AGENZIA DI RATING FITCH DICHIARA PERFINO DELUDENTE LA MANOVRA POICHÉ È STATA RIDOTTA DELLA MODICA CIFRA DI 5 MILIARDI (QUANDO CI SONO STATI BEN 19 MILIARDI IN PIÙ DI GETTITO FISCALE TRA PRIMO TRIMESTRE 2010 E QUELLO DEL 2009). VERAMENTE TUTTI DEI GENI ........ SI PREVEDE CHE NEL 2011 GLI USA CONTINUERANNO, COME MINIMO, A SFIORERARE LA RECESSIONE"); anche la Germania non farà da traino; ergo, la nostra annunciata ripresina – sempre ammesso che non ci siano i soliti imbrogli sui dati come quelli relativi all’inflazione (2%), ai conti pubblici disastrati (affermazioni poi ringoiate) – durerà ovviamente l’espace d’un matin ........................ IN QUESTA SITUAZIONE, ORMAI LARGAMENTE PREVISTA – E CON LA BANCA EUROPEA CHE VORREBBE INNALZARE ANCORA IL TASSO DI SCONTO PER PREVENIRE SPINTE INFLAZIONISTICHE (MA SE È "UFFICIALMENTE" COSÌ BASSA, E ANCORA PIÙ BASSA IN EUROPA CHE IN ITALIA!) – GLI IMBECILLONI CONSIGLIANO DI APPROFITTARE DELLA SUPPOSTA SITUAZIONE "FAVOREVOLE", DANDO IN REALTÀ UNA BOTTA ALL’ECONOMIA E CAUSANDO, CON IMPOSTE E RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA, L’ANNIENTAMENTO DI QUESTA PRESUNTA RIPRESINA...........Si può immaginare una masnada di imbroglioni, giocatori "delle tre carte" allo sbando, peggiore sia della "banda" europea che di questi ministri del nostro governo? E adesso, l’ultimo genio, l’emerito advisor della Goldman Sachs, la "benemerita" punta di lancia della finanza americana, di cui fu vicepresidente Draghi, "infilato" in un ganglio importante come la Banca d’Italia ........... MONTI, IN UNA INTERVISTA ALLA STAMPA, LODA APPUNTO DRAGHI PER AVER ELIMINATO I CONTROLLI DELLA SUDDETTA BANCA, AFFIDANDOSI FINALMENTE ALLE "VIRTÙ DEL LIBERO MERCATO" ............................... STA FACENDO CIOÈ GLI INTERESSI DELLA FINANZA (USA APPUNTO) DA CUI PROVIENE, ESATTAMENTE COME IL SUO LODATORE, L’EMERITO PROF. MONTI; IL QUALE SGRIDA INVECE UN PO’ (MA NON TROPPO) BERLUSCONI PERCHÉ DOVREBBE PROCEDERE PIÙ SPEDITAMENTE A PESTARE SU DI NOI PER SISTEMARE I CONTI PUBBLICI ............. E anche lui, come Almunia, sostiene: "Coloro che dicono: i dati sono un po’ migliori del previsto, perciò possiamo diluire gli interventi necessari, forse non hanno capito la natura del problema" ........................... Insomma, la solita questione della "riforma" delle pensioni, della Sanità, ecc. Siamo sempre al gioco delle parti: l’Europa (questa esiziale Unione sostanzialmente monetaria al servizio del predominio statunitense) ci striglia e continua a rimproverare il nostro Governo (qualsiasi sia) perché troppo timido e prudente.....E all’Europa si aggiungono le tirate d’orecchi dei filoamericani alla Monti e alla Draghi, dei fautori del centrismo, del "partito democratico", e chi più ne ha più ne metta ............................ IL NOSTRO GOVERNO SEGUE CON FINTA "RILUTTANZA", NON APPLICANDO AL 100% (SOLO AL 90!) LE RICETTE PROPOSTE, E TUTTI I CRETINI (DI DESTRA O DI SINISTRA ALTERNATIVAMENTE) A SENTIRSI SGRAVATI DI UN PESO, A DIRE "MENO MALE", ECC. E INTANTO ANDIAMO SEMPRE PIÙ A FONDO E SIAMO SEMPRE PIÙ AMERICODIPENDENTI; E LA RIPRESINA OCCHIEGGERÀ DAL "BUCO DEL C…" DI TUTTI QUESTI MANIGOLDI CHE CI DANNO CONSIGLI E CI S-GOVERNANO.


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Xeno
 Xeno
Estimable Member
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E secondo l'articolista in questione, le banche non escogiteranno qualche nuovo "sistema d'ingegneria finanziaria" per aggirare o ridurre la tassa?

«È stata dimostrata la grande solidità del nostro sistema finanziario», diceva ieri Zapatero. (si riferisce ai stress test)
Bene questa segnatevela che ci sarà da ridere...anzi da piangere.

Riguardo ai bond all'asta spagnoli sanno tanto di ultima spiaggia.

Stay tuned.

ps. il motto della UE:« uniti nella diversità ».
che roba ragazzi!


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