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Paura per le sorti di Hugo Chávez


Tao
 Tao
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Paura per le sorti di Hugo Chávez annullati i festeggiamenti di Stato

Candele accese per la salute del presidente Hugo Chávez, che lotta per la vita in un ospedale all'Avana. Il Venezuela ha iniziato il nuovo anno senza festeggiamenti ufficiali. Cancellati sia il tradizionale concerto di Plaza Bolivar, nel municipio Libertador (controllato dai chavisti), sia quello della Plaza Altamira, nel municipio Chacao (in mano all'opposizione).

Le condizioni del presidente, operato per la quarta volta del tumore che lo affligge dal 2011, «non sono esenti da rischi», aveva detto domenica da Cuba il vicepresidente Nicolas Maduro precisando che, nel decorso postoperatorio erano sorte «nuove complicazioni». E subito in rete si erano rincorsi allarmi e supposizioni, alimentando il nervosismo tra le forze politiche. Nel paese - uno dei più felici al mondo, secondo le statistiche - le feste di Capodanno si sono così trasformate in veglie di preghiere.

«Compatrioti, non credete alle voci dei malintenzionati. Il presidente Chávez ha trascorso una giornata tranquilla e stabile accompagnato dalle figlie», ha assicurato ieri su Twitter Jorge Arreaza, ministro della Scienza e genero del presidente. Il «comandante» - hanno precisato i comunicati del governo - sta continuando la sua battaglia. Hugo Chávez, 58 anni, vincitore delle presidenziali il 7 ottobre scorso, dovrebbe assumere l'incarico il 10 gennaio.

In caso di morte o inabilità permanente, la Costituzione del Venezuela prevede che si tengano nuove elezioni entro trenta giorni. In caso di assenza temporanea, invece, i tempi verrebbero procrastinati. La Magna carta bolivariana, all'articolo 231 recita che «se per qualunque motivo sopravvenuto» il presidente non potrà assumere l'incarico in Parlamento, potrà farlo di fronte al Tribunale supremo di giustizia: il quale potrebbe spostarsi all'Avana per l'investitura ufficiale del capo di stato.
Per ora, l'unica data comunicata ufficialmente dal Consiglio nazionale elettorale è quella delle elezioni municipali, spostate da aprile al 26 maggio. L'8 dicembre, in piena campagna elettorale per le regionali del 16, Chávez è tornato all'improvviso da Cuba, dove si era recato per un'altra seduta di chemioterapia. In un commosso discorso alla nazione, ha spiegato l'aggravarsi del male, le metastasi diffuse, l'urgenza di una nuova operazione. Ha esposto le sue idee sulla situazione politica e sugli eventuali scenari futuri: il candidato migliore per eventuali elezioni presidenziali - ha detto - è Nicolas Maduro, attuale vicepresidente, ex conducente di autobus, ex ministro degli esteri. Un cinquantenne come Diosdado Cabello, presidente dell'Assemblea nazionale, vicepresidente del Partito socialista unito del Venezuela (Psuv), altro dirigente chavista che - secondo l'opposizione - potrebbe far ombra a Maduro: «Non ci sono divergenze, il nostro fronte è compatto sulle posizioni del presidente Chávez», ha ripetuto però Cabello. «Unità, unità», aveva gridato Chávez prima di entrare in ospedale. Un invito risuonato nelle piazze, prima e dopo la vittoria elettorale alle regionali che ha tinto di rosso 20 su 23 stati federali. A fine anno, la televisione nazionale ha rimandato in onda il video della campagna elettorale, accompagnato da quell'appello.

Geraldina Colotti
Fonte: www.ilmanifesto.it
2.01.2012


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mincuo
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Io sono un sostenitore di Chavez, che secondo me ha fatto molto per il Venezuela, ma leggere:

Nel paese - uno dei più felici al mondo, secondo le statistiche

fa proprio ridere. E' proprio un vizio inestirpabile lo Stalinismo.
Quali statistiche? Io tutte le statistiche che conosco il Venezuela sta nei prima 5 6 7 posti al mondo per criminalità, specie omicidi.
Questa è una tra le tante. http://www.genevadeclaration.org/fileadmin/docs/GBAV2/GBAV2011-Fig-2.3-complete.pdf
E la criminalità è legata alle condizioni socio economiche e in qualche modo anche alla felicità.
Ma il bello è che Chavez ha fatto molto in questo senso (educazione, sanità ecc..) rispetto a prima, ma non ha mai nascosto che molto si deve ancora fare e che quello è un problema del Paese.


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cdcuser
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forse il giornalista faceva riferimento a questo:
http://www.earth.columbia.edu/sitefiles/file/Sachs%20Writing/2012/World%20Happiness%20Report.pdf

dando un'occhiata al volo, il Venezuela occupa delle posizioni interessanti


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nuvolenelcielo
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Io sono un sostenitore di Chavez, che secondo me ha fatto molto per il Venezuela, ma leggere:

Nel paese - uno dei più felici al mondo, secondo le statistiche

fa proprio ridere. E' proprio un vizio inestirpabile lo Stalinismo.
Quali statistiche? Io tutte le statistiche che conosco il Venezuela sta nei prima 5 6 7 posti al mondo per criminalità, specie omicidi.
Questa è una tra le tante. http://www.genevadeclaration.org/fileadmin/docs/GBAV2/GBAV2011-Fig-2.3-complete.pdf
E la criminalità è legata alle condizioni socio economiche e in qualche modo anche alla felicità.
Ma il bello è che Chavez ha fatto molto in questo senso (educazione, sanità ecc..) rispetto a prima, ma non ha mai nascosto che molto si deve ancora fare e che quello è un problema del Paese.

io conosco bene dei venezuelani (abbastanza simpatizzanti di chavez), e mi dicono c'è una violenza incredibile. a Caracas ci sono 50 omicidi ogni weekend. (e i posti più sicuri sono le città controllate dai trafficanti di droga perché la violenza è negativa per gli affari).

inoltre la corruzione è molto cresciuta sotto chavez, tutto passa attraverso lo stato e truffare è diventata quasi un'abitudine...
la gente si inventa dichiarazioni fasulle o giri di merci per garantirsi denaro contante dallo stato che dà contributi per tutto, ma ovviamente non può controllare tutto... e i tantissimi impiegati statali fanno il bello e il cattivo tempo grazie alla corruzione.

anch'io ho simpatia per chavez per il modo in cui tiene testa agli Usa e per i discorsi geopolitici che fa, ma la situazione in venezuela non è certo idilliaca, nonostante la povertà sia decisamente diminuita.

un particolare che mi dicevano ultimamente, è difficile trovare una casa perché i proprietari privati hanno paura ad affittare, la legge è talmente sbilanciata a protezione degli inquilini che il proprietario rischia di non riuscire più a mandarli via anche se non pagano...


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