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Primavera araba: nuove invenzioni x vecchie tentazioni


cubainforma
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Lo scorso 24 settembre, l'agenzia ufficiale EFE, controllata dal governo spagnolo, pubblicava diverse notizie sulla violenza di stato: in Wall Street (New York), la polizia deteneva, in forma violenta, quasi un centinaio di manifestanti contro il potere delle banche (1); a Bilbao (Paesi Baschi), la polizia colpiva e arrestava decine di attivisti contro la demolizione speculativa di un locale culturale occupato (2), a Nablus (Palestina), l'esercito israeliano assassinava con un proiettile alla testa un manifestante palestinese (3). In nessuno dei cablo EFE ha usato il termine dispregiativo "regime" associato alle citate brutalità della polizia (4).

Nello stesso giorno l'agenzia EFE rendeva conto della concentrazione di centinaia di studenti cubani che protestavano contro le ben note Dame in Bianco, che accusavano, con le loro grida, di essere pagate dal governo degli Stati Uniti (5). Nell'incidente, la vetta più alta di violenza sono stati diversi fronteggiamenti e spintoni, e la polizia è intervenuta solo per separare le parti. Tuttavia, l'agenzia EFE, la cui nota è stata riprodotta da molti mezzi stampa, ha menzionato sino a tre volte il "regime cubano" come l'istigatore dei fatti, qualificando i citati studenti come "gruppo di affini al regime cubano", "sostenitori del regime" o "ufficialisti".

Un altro media, anch'esso controllato dal governo di Spagna, la Televisione spagnola, giungeva all'insulto diretto, qualificando il governo cubano - nel classico stile dei canali di Miami - come "dittatura comunista": "Ci sono state diverse centinaia di persone che scandivano slogan rivoluzionari a sostegno della dittatura comunista cubana" ha detto la presentatrice dell'Informativo 24 ore (6).

Nell'informare su questa protesta degli studenti contro le Dame in Bianco, la TV spagnola, l'agenzia EFE e il resto dei grandi media hanno volutamente rimosso dalle loro note alcuni elementi indispensabili per comprendere il malessere degli studenti e, di conseguenza, per comprendere la notizia. Nessuno ha menzionato, ad esempio, le recenti prove - fornite da Wikileaks - dei pagamenti del governo degli Stati Uniti alle Dame in Bianco (7). Né hanno citato la presenza nella zona di due rappresentanti della sede diplomatica statunitense all'Avana, che era venute a sostenerle (8).

Ma la sproporzione e l'assurdità lo ha raggiunto, in questa occasione, un media digitale della destra cubana a Madrid, "Diario de Cuba" che, stranamente, è anch'esso sostenuto dal governo spagnolo, attraverso una sovvenzione annuale dell'Agenzia Spagnola di Cooperazione Internazionale (9). Questo media qualificava gli studenti che affrontavano le Dame in Bianco come "paramilitari" (10). Il principale testimone della notizia è stato Orlando Luis Pardo Lazo, lo stesso blogger "dissidente" che, pochi giorni fa, ha annunciato un violento intervento della polizia in una chiesa dell'Avana che, alla fine, si è rivelata una totale invenzione (11) .

È interessante notare che secondo Amnesty International, dopo la scarcerazione degli ultimi 126 prigionieri a Cuba non esiste più un "prigioniero di coscienza", argomento principale - ricordiamo - delle proteste delle cosiddette Dame in Bianco (12). L' agenzia Europa Press riconosce che ora le loro azioni sono dirette alla "liberazione di circa 50 prigionieri accusati di crimini violenti" (13).

Rimosso l'argomento dei cosiddetti "prigionieri di coscienza" per capire la nuova linea d'azione delle Dame in Bianco, dobbiamo inquadrarla nella strategia - presentato pubblicamente a Washington lo scorso 21 settembre - di creare nell'isola una sorta di "primavera araba" (14).

In questa conferenza stampa, i rappresentanti del cosiddetto "esilio cubano" hanno affermato che esiste a Cuba una "sollevazione del popolo": "vediamo esplosioni sociali in tutte le province. Il popolo sta scendendo nelle strade, sta sostenendo le Dame in Bianco" - ha detto la "Dama Bianca in esilio" Josefina López Peña -. Sentendo ciò, qualcuno potrebbe pensare a migliaia, o almeno centinaia, di persone nelle strade del paese. Tuttavia, se guardiamo le uniche immagini che i media di Miami hanno ripetuto, in maniera continuativa nelle ultime settimane, la conclusione è ben distante da una situazione di "esplosione sociale".

In una di esse, vediamo quattro donne dietro uno striscione nel Campidoglio dell'Avana. Sono rimosse senza alcuna violenza dalla polizia cubana (15). Nel frattempo, la stessa persona che registra l'incidente insulta gli agenti. I canali di Miami convertono questo partecipante di un evidente montaggio ne "il popolo". "Nei giorni scorsi, a Cuba si son venute suscitando diversi tipi di proteste contro il regime chiedendo libertà. (Ad esempio), sui gradini del Campidoglio, il popolo gridò ai poliziotti" ha detto il presentatore de T51 (Telemundo) - (16). In un altro video, due donne protestavano con una pentola nel centrale mercato dell'Avana, Cuatro Caminos, nell'assoluta indifferenza degli astanti. I media di Miami convertirono la scena in una nuova "protesta popolare". Alla fine di agosto, gli stessi canali annunciarono che, per la prima volta, la polizia rivoluzionaria cubana aveva usato gas lacrimogeni contro pacifici manifestanti. "E stasera, voi, sarete testimoni di questo brutale attacco con gas lacrimogeni, che grazie ai telefoni cellulari lì presenti poterono riprendere i fatti" - ha detto il conduttore del programma - . È interessante notare che nelle immagini offerte come prova non si vede niente di simile a una carica della polizia con gas, qualcosa, invece, abbastanza comune in molte parti del mondo.

Lo scenario finale di tutta questa strategia di "primavera araba" per Cuba - a partire da piccoli incidenti gonfiati dai media - la poneva la presidente del Comitato Relazioni Estere del Congresso USA, l'estremista di destra di origine cubana Ileana Ross Lehtinen, che chiedeva a Barack Obama un intervento a Cuba, come in Libia: "Nel caso della Libia, lì c'era il presidente Obama come il leader numero uno (sic), dicendo che abbiamo bisogno di queste sanzioni, e andiamo a formare il gruppo con la NATO e andiamo alle Nazioni Unite. Perché Cuba deve essere l'eccezione?"(17)

In tutta questa strategia, le Dame in Bianco giocano un ruolo più che evidente. La sua portavoce, Laura Pollan, lo ha riassunto al presentarsi come "la fiammella" per una rivolta sull'isola: "In molti paesi (di Cuba), soprattutto in Oriente, si stanno facendo manifestazioni sociali che sono iniziate come una manifestazione e sono giunte al crollo del potere. Le Dame in Bianco possono essere la fiammella per accendere il fuoco"(18). Ma nonostante il suo provato ruolo nella strategia di intervento degli Stati Uniti contro il loro paese, i media, come l'agenzia ufficiale EFE, continuano a definire le Dame in Bianco come un "gruppo pacifista" che "difende (...) il rispetto dei diritti umani "(19). Gli stessi diritti umani - immaginiamo - delle centinaia di vittime causate dai bombardamenti della NATO in Libia, con lo stesso obiettivo di instaurare un governo in accordo agli interessi USA ed occidentali (20).

In questo senso, ricordiamo qual é il modello politico da seguire per Cuba, secondo le Dame in Bianco. Con questo ardore il loro portavoce difendeva il golpista honduregno Roberto Micheletti: "Vedere un uomo che è stato capace di sostenere quel potere lì in Honduras, è davvero molto emozionante sapere che ci sostiene, sapere che egli ogni giorno chiede a Dio che a Cuba si ristabilisca la democrazia, perché non si abbiano morti" ha detto Laura Pollan, a una radio dell'Honduras (21).

E' che - anche se i media insistono nel censurarlo - dietro la sc
arsa, artificiale ed impopolare attività delle Dame in Bianco - ci sono i più di 20 milioni di $ approvati per l'anno fiscale in corso da parte dell'amministrazione Obama, destinati alla cosiddetta "dissidenza" cubana (22). Un sacco di soldi in cambio dei quali il governo degli Stati Uniti - in questi tempi di crisi - sta esigendo dai suoi mercenari, a l'Avana, risultati tangibili sotto forma di incidenti con copertura mediatica che possono servire come argomento per un aumento della pressione internazionale contro la Rivoluzione cubana.

[youtube= http://www.youtube.com/watch?v=saITQWynFK0 ]
(1) http://www.google.com/hostednews/epa/article/ALeqM5iCuXyAaBAc8AlCQyZVp2f9NPNa1g?docId=1615223
(2) http://es.noticias.yahoo.com/ertzaintza-desaloja-gaztetxe-kukutza-bilbao-30-detenidos-182905333.html
(3) http://www.efeamerica.com/166_ultima-hora/1280796_un-palestino-muerto-en-nablus-por-los-disparos-de-soldados-israelies.html
(4) http://lapupilainsomne.wordpress.com/2011/09/25/el-regimen-que-sigue-efe/#more-17575
(5) http://www.elnortedecastilla.es/agencias/20110924/mas-actualidad/vida-ocio/oficialistas-acosan-damas-blanco-impiden_201109242335.html
(6) http://www.rtve.es/alacarta/videos/telediario/telediario-matinal-cuatro-minutos–25-09-11/1206324/
(7) http://lapupilainsomne.wordpress.com/2011/09/09/una-noticia-para-censurar-wikileaks-revela-solicitudes-de-dinero-para-las-damas-de-blanco-y-otros-grupos-en-cuba/
(8) http://lapupilainsomne.wordpress.com/2011/09/25/los-paramilitares-cubanos-fotorreportaje/
(9) http://www.cubainformacion.tv/index.php?option=com_content&view=article&id=17649
(10) http://www.ddcuba.com/derechos-humanos/7142-unos-200-paramilitares-impiden-ir-misa-las-damas-de-blanco?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter
(11) http://www.cubainformacion.tv/index.php?option=com_content&view=article&id=24786
(12) http://feeds.univision.com/feeds/article/2011-09-24/cuba-simpatizantes-del-gobierno-impiden?refPath=/noticias/ultimas-noticias/
(13) http://www.europapress.es/latam/cuba/noticia-cuba-varios-cientos-partidarios-gobierno-impiden-marcha-damas-blanco-habana-20110925063227.html
(14) http://www.elmundo.es/accesible/america/2011/09/23/cuba/1316737791.html
(15) http://www.youtube.com/watch?v=Ki2yAnSQnQg
(16) http://www.youtube.com/watch?v=BqheiSRIwyQ
(17) http://www.youtube.com/watch?v=_tKU_jV9_SI
(18) http://www.youtube.com/watch?v=Yg863wnXQo0
(19) http://www.adn.es/internacional/20110924/NWS-0963-Oficialistas-Merced-Blanco-Damas-Dia.html
(20) http://www.libiahabla.org/?p=1468
(21) http://www.cubainformacion.tv/index.php?option=com_content&view=article&id=19966
(22) http://www.cubainformacion.tv/index.php?option=com_content&task=view&id=23224&Itemid=86


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