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PUBBLICATE LE PROVE DELLA FRODE ELETTORALE IN BRASILE


mystes
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Bolsonaro ha vinto le elezioni presidenziali di quest'anno con oltre il 51% dei voti. Questo il resoconto presentato dai tecnici informatici nel corso di una conferenza stampa svoltasi ieri.

Il partito del presidente Bolsonaro ha fatto ricorso al Tribunale elettorale superiore (TSE), chiedendo di annullare i voti di 279.336 schede elettroniche utilizzate nel secondo turno delle elezioni di quest'anno. Ciò corrisponde al 59,2% delle urne elettroniche utilizzate per il voto. I tecnici informatici affermano che possono essere considerati validi solo i voti registrati in un modello più recente di urna, utilizzato nel 40,8% delle sezioni e nel quale Bolsonaro avrebbe ottenuto il maggior numero di voti.

Secondo l’indagine, un audit indipendente condotto su richiesta del Partito Liberale ha rilevato che le urne del vecchio modello avevano un numero identico di file LOG - file che registrano tutte le attività durante il funzionamento dell'urna - quando ogni macchina dovrebbe avere un numero di identificazione individuale.

I modelli 2009, 2010, 2011, 2013 e 2015 (utilizzati nelle elezioni di quest'anno) avrebbero avuto "problemi operativi insormontabili, in particolare la gravissima mancanza di individualizzazione del file LOG di ogni urna e le sue ripercussioni sulle fasi successive, come la registrazione digitale dei voti (RDV) e l'emissione della scheda elettorale (BU), e, di conseguenza, la mancanza di certezza sull'autenticità dei risultati del voto".

La scheda elettorale è un estratto stampato di ogni urna con tutti i voti ricevuti da ciascun candidato in quel seggio elettorale. Una versione digitale viene inviata al TSE per il conteggio, che genera il risultato ufficiale.

Il  voto digitale è un file interno all'urna elettorale che registra il voto di ciascun elettore, ma che rimescola i dati in modo da non consentire l'identificazione dell'elettore. Il registro contiene la storia del funzionamento dell'urna elettorale e registra il momento dell'accensione, il controllo dell'autenticità dei programmi installati, il caricamento dei dati dei candidati che possono essere votati su quella macchina, la registrazione di ogni voto e l'emissione della scheda elettorale. Tutti i LOG sono stati pubblicati dal Tribunale sulla pagina ufficiale dei risultati.

"Immaginate un diario di bordo, in cui ogni riga registra un'attività. Il programma che costruisce questo LOG legge due dati, due informazioni, direttamente dall'hardware, la marca temporale, la data, l'ora e anche il codice di identificazione dell'urna. È importante che queste informazioni siano tutte corrette", ha dichiarato in un'intervista alla stampa l'ingegnere Carlos Rocha, presidente dell'Istituto Voto Legal (IVL), che ha svolto il lavoro di revisione contabile. L’istituto sostiene che solo con la corretta identificazione di ogni urna del LOG è possibile certificare che le registrazioni contenute in questo file rappresentano effettivamente ciò che si è verificato al suo interno.

"Senza la corretta individuazione del file di log con il numero di identificazione dell'urna, non è possibile effettuare, con la certezza tecnologica che il sistema elettorale brasiliano richiede (cioè certezza, non probabilità), il collegamento tra l'unità fisica - urna elettronica - e il documento da essa generato", si legge nella decisione finale. "Il modo in cui sono resi disponibili i file di log delle urne elettroniche prodotte prima del 2020, non consente alla Giustizia elettorale di garantire il collegamento tra le informazioni inserite in tali documenti e gli interventi effettuati in ciascuna di queste urne, e quindi non può conferire certezza sull'autenticità dei risultati del voto", si legge in un altro estratto.

Il problema impedirebbe quindi un'adeguata verifica dell'integrità del voto. Si tratta, nelle parole degli esperti, di un "grave errore" e di un "fallimento inaccettabile". "La mancanza di un'adeguata individualizzazione dei documenti essenziali rilasciati dalle urne e le gravi conseguenze che ne derivano mettono oggettivamente a rischio la trasparenza del processo elettorale stesso, poiché impediscono agli organi di controllo di poter condurre l'importante verifica delle attività umane e degli interventi effettuati nei sistemi, nei programmi e nel funzionamento delle urne elettroniche", hanno dichiarato i periti.

Secondo l'ing Carlos Rocha, l'identificazione univoca nei file di LOG delle 279.000 urne del vecchio modello non si è verificata nelle altre 193.000 unità del nuovo modello 2020, che corrispondono al 40,8% del totale utilizzato nelle elezioni. In queste urne più recenti, Bolsonaro ha ottenuto poco più del 51,05% dei voti, rispetto al 48,95% di Luiz Inàcio Lula da Silva. Il tecnico afferma che questi sono gli "unici voti che possono essere considerati correttamente validi, in quanto verificabili e controllabili".  Quindi solo questi voti sarebbero validi, il che darebbe la vittoria a Bolsonaro. Ufficialmente, però, si chiede al Supremo Tribunale Elettorale di determinare le "conseguenze pratiche e legali dovute in relazione al risultato del secondo turno delle elezioni del 2022".

Il risultato ufficiale del Tribunale, con tutte le urne, ha registrato la vittoria di Lula con il 50,9% dei voti, contro il 49,1% di Bolsonaro, al secondo turno. Ossia avrebbe proclamato Presidente il candidato col minore numero di voti.

Nel rapporto redatto dall'IVL, alla base della causa, i tecnici prendono in considerazione quattro ipotesi che potrebbero aver causato il problema: errori umani non intenzionali da parte dei server che hanno sviluppato i programmi; invasione esterna dei sistemi del Supremo Tribunale Elettorale, attraverso azioni di cyber-attacco, in un momento precedente alle elezioni; invasione interna dei programmi delle urne elettroniche, attraverso l'azione di hacker che avrebbero assunto le credenziali di accesso dei server o di terzi; o azione illecita da parte di dipendenti con l'intento di manipolare i risultati.

"Il malfunzionamento delle urne elettroniche, evidenziato dai malfunzionamenti dei file LOG, dimostra che i programmi presenti in queste urne presentano una non conformità irreparabile, generata da errori di programmazione, invasione esterna o interna, o attacco informatico, che elimina la garanzia dell'integrità dei contenuti dei file BU e RDV prodotti da queste urne elettroniche", si legge nel rapporto finale dei tecnici.

L'audit rivela una violazione della privacy degli elettori e prove di frode elettorale

Rocha ha dichiarato che l'analisi delle schede di voto ha rivelato 800 casi di violazione della segretezza del voto. Durante le votazioni, diverse urne si sono bloccate e hanno dovuto essere ricollegate dai commessi. Secondo l'ingegnere, in queste urne i file di log finivano per registrare il numero di titolo o il nome dell'elettore che stava votando al momento del blocco. "È un punto molto delicato, perché la segretezza del voto è un diritto costituzionale. Quando si scopre un evento che viola la segretezza, il voto dovrebbe essere annullato", ha detto l'ingegnere.

Il rapporto dell'Istituto riferisce anche che nel secondo turno ci sono stati 75.000 casi in cui le urne si sono bloccate e hanno dovuto essere spente nel bel mezzo del voto. "In questi eventi di crash, c'è un'ulteriore forte indicazione che i voti dell'elettore sono andati persi, perché il LOG non visualizza il messaggio 'Il voto dell'elettore è stato calcolato'", afferma l'IVL.

Alla conferenza stampa per annunciare il contenuto dell'azione e i risultati dell'audit, era presente il presidente del partito liberale il cui candidato era il presidente Bolsonaro danneggiato. "Noi non siamo esperti di sicurezza dei dati, quindi ci siamo rivolti a tecnici che svolgessero questo lavoro per garantire la trasparenza del processo elettorale", ha dichiarato ai giornalisti. "Quel rapporto non esprime l'opinione del Partito Liberale. Dovrebbe essere analizzato con serenità, in modo da garantire e salvaguardare l'integrità del processo elettorale, con l'unico scopo di rafforzare la democrazia in Brasile", ha concluso il Presidente del Partito.

Nel frattempo sulle piazze e nelle strade la folla continua manifestando per chiedere l’annullamento delle elezioni considerate ormai dalla maggioranza della popolazione sospette di frode e di manipolazioni.

 

https://youtu.be/X32tjlGjR4s

 


Pumbabr hanno apprezzato
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Andreabras
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Nel caso di annullamento, verrebbe annullato anche il primo turno, in cui sono stati eletti una valanga di deputati e senatori del partito di Bolsonaro? O verrebbe annullato solamente il secondo turno, in cui Bolsonaro ha perso?


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mystes
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Con un pò di ritardo sul risultato elettorale in Brasile, il Corriere della Sera pubblica il panegirico del presunto vincitore condannato in Brasile per corruzione, frode e reati affini, MAI ASSOLTO. Lula avrebbe vinto le ultime elezioni a seguito di una frode elettorale con la complicità e l'aiuto dei giudici di sinistra del Supremo Tribunale Elettorale. Il Corriere della Sera non informa i suoi lettori, li inganna e li disinforma:

https://video.corriere.it/cronaca/approfondimenti/non-solo-lula-america-latina-l-onda-sinistra-ex-guerriglieri-vecchie-glorie-presidenti-millennial/a7d09980-6a7d-11ed-a550-30a162b39b6b


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mystes
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Pubblicato da: @andreabras

Nel caso di annullamento, verrebbe annullato anche il primo turno, in cui sono stati eletti una valanga di deputati e senatori del partito di Bolsonaro? O verrebbe annullato solamente il secondo turno, in cui Bolsonaro ha perso?

Il partito del Presidente Bolsonaro che ha presentato la relazione sulle urne elettroncihe "difettose" al secondo turno, nel corso di una conferenza stmpa di ieri ha dichiarato che il suo partito non ha nulla in contrario all'annullamento del primo e del secondo turno, ossia rifare le elezioni aggiungendo al voto elettronico la stampa del cedolino del voto.

 

 


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mystes
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Pubblicato da: @mystes

Con un pò di ritardo sul risultato elettorale in Brasile, il Corriere della Sera pubblica il panegirico del presunto vincitore condannato in Brasile per corruzione, frode e reati affini, MAI ASSOLTO. Lula avrebbe vinto le ultime elezioni a seguito di una frode elettorale con la complicità e l'aiuto dei giudici di sinistra del Supremo Tribunale Elettorale. Il Corriere della Sera non informa i suoi lettori, li inganna e li disinforma:

https://video.corriere.it/cronaca/approfondimenti/non-solo-lula-america-latina-l-onda-sinistra-ex-guerriglieri-vecchie-glorie-presidenti-millennial/a7d09980-6a7d-11ed-a550-30a162b39b6b

Il Corriere della Sera recidivo continua mentendo e ingannando i suoi lettori. Oggi pubblica un articolo:

https://www.corriere.it/oriente-occidente-federico-rampini/22_novembre_26/brasile-non-applica-sanzioni-contro-putin-ecco-perche-a6ad5f98-6d5c-11ed-b165-fd4b4fe69d6a.shtml

con la foto di Lula, dando ad intendere che il celebre ladro brasiliano sia l'attuale Presidente del Brasile. Il Presidente è ancora Bolsonaro (almeno fino al 31-12-2022) ed è stato Bolsonaro a non autorizzare sanzioni contro Putin.

 


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mystes
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Questo video in lingua italiana spiega molto bene ciò che sta succedendo in Brasile:

 

https://www.facebook.com/tommaso.loli.9/videos/1341033859999284/?notif_id=1669469070164309&notif_t=video_processed&ref=notif

 


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mystes
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Ecco un video in lingua italiana che spiega con grande chiarezza ciò che sta accadendo in Brasile che non interessa solo l'America Latina, ma la geopolitica mondiale:

https://twitter.com/i/status/1597329464534667264


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