Quisquilie

L'intervista è interessante perché mostra il lato umano di quella che tutti i media descrivono come uno scontro tra USA e Russia ma che per la popolazione che lì ci vive ha tutti i tratti di una guerra civile, simile, ma molto più sanguinaria e tragica di quella jugoslava. Le somiglianze con la WWI sono stupefacenti, le trincee, la guerra di posizione e di logoramento, la sofferenza della popolazione civile... le uniche novità sono i missili, i droni e la tecnologia di intelligence, altrimenti tutto sembra ritornato come 100 anni fa. Non si vede la guerra dominata dal movimento e dalla aviazione come nella WWII. Siamo invece ritornati a Verdun, alla guerra come massacro. Quanto alla NATO, il gioco è ormai chiaro : gli USA vogliono gli alleati europei al loro fianco nella guerra contro la Cina per la supremazia economico militare sul mondo. Per questo spingono per l'aumento delle spese militari. Sarà un osso molto più duro della Russia e sicuramente più difficile da affrontare visto che non ci saranno gli 'avatar' ucraini. I cinesi, infatti, hanno fatto bene i calcoli e non sono caduti nella trappola invadendo Taiwan quando gli USA li hanno provocati.