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Ribelli (libici) senza causa

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Anonymous
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Ribelli (libici) senza causa

DI MANUEL M. NAVARRETE
www.insurgente.org

“Sono i nostri problemi, giusto? I nostri problemi principali sono: l'imperialismo e l'imperialismo. Poi, dopo, arrivano gli altri” (Ernesto Che Guevara).

1. Per quanto alcuni si impegnino, i distinti posizionamenti di fronte agli avvenimenti in Libia non sono un altro capitolo più dell'eterna diatriba tra "trotskisti e stalinisti". Alcune organizzazioni di linea marxista-leninista, come il PCE (m-l), il PCOT o il FPLP appoggiano i "ribelli" libici. Ed esiste come minimo un collettivo trotskista, "Classe contro classe", che segue un altro percorso.

2. Disgraziatamente, la rivoluzione libica, come i "soviet" libici che alcuni hanno voluto vedere, non esiste. Ci sono state innanzitutto manifestazioni popolari, pro ed anti-governative, successivamente un colpo di Stato fallito ai un settore dell'oligarchia e, alla fine, un'invasione imperialista a sostegno di questa fazione che garantisce migliori condizioni alle multinazionali industrie petrolifere.

3. Le manifestazioni iniziali in Libia, sotto la bandiera del re Idris I, non possono essere assimilate al successivo colpo di stato del Consiglio Nazionale di Transizione. Il CNT ha approfittato della coincidenza delle proteste per scatenare il suo putsch. Il possesso di armi da parte dei "ribelli"" libici (a parte quelle sottratte dalle caserme), così come il calibro e le caratteristiche di questi armamenti, smentiscono il supposto carattere "popolare" e "spontaneo" del golpe, differenziando in maniera radicale questo processo da ciò che è avvenuto in altri luoghi come Tunizia ed Egitto.

4. I "ribelli", col cui aiuto l'imperialismo pretende di far scendere il prezzo dal barile di Brent fino ai 100 dollari, obiettivi geopolitici, giacimenti acquiferi a parte, non possono essere giustificati in nessun modo da una prospettiva antimperialista. La sua direzione, il CNT, è profondamente reazionaria ed è un burattino dell'imperialismo, per non parlare di altre aspetti, come il suo razzismo o il suo utilizzo di bambini soldati sul fronte. Evidentemente, il carattere politico e il senso storico di un movimento politico non è determinato dall'estrazione sociale della sua base, ma dagli obiettivi, dai metodi, dal finanziamento e dalle alleanze della sua direzione politica.

5. Il linguaggio, base del pensiero, ci consente perfettamente di difendere il diritto alla resistenza, l'atto di resistenza in sé stesso, per esempio contro l'invasore in Afghanistan, senza necessità di essere a favore della politica dei Talebani. Cioè, si può collaborare con loro fin tanto che resistono, non perché sono Talebani. Le differenti iniziative che vengono realizzate da un settore politico possono segmentarsi senza che vi siano problemi teorici o pratici, appoggiando solo quello su cui siamo d'accordo. La cosa determinante sarà il senso storico di ogni azione nella fase attuale del capitalismo monopolista e imperialista.

6. L'antimperialismo, requisito sine qua non per essere rivoluzionari, implica l'opposizione all'occupazione delle neo-colonie e, per questo, il più fermo sostegno ai differenti atti di resistenza, come la resistenza palestinese a dispetto delle differenze politiche con Hamás, la resistenza irachena a dispetto delle differenze politiche con l'antico partito Ba' ath di Sadam Hussein, la resistenza afgana a dispetto delle differenze politiche coi Talebani, e la resistenza libica a dispetto delle differenze politiche con la Jamahiriya di Gheddafi.

7. Se per appoggiare la resistenza palestinese, afgana, irachena e libica verremo accusati in modo infantile di "appoggiare i dittatori", allora, seguendo la stessa logica, gli altri che lodano i "ribelli" libici potrebbero essere tacciati di appoggiare la NATO. In entrambi i casi, avremo perso per strada il rigore e la serietà.

8. Le proteste iniziali pro-occidentali che non hanno mai riguardato la popolazione nera immigrata, base dell'esigua classe lavoratrice del paese, così come l'esistenza di settori rivoluzionari minoritari, ma degni, sono elementi che non hanno una relazione di equivalenza col colpo di Stato dei cosiddetti "ribelli", che non sono sotto il loro controllo ideologico o politico. Parliamo di alcuni "ribelli" diretti dai fondamentalisti islamici ed ex ministri di Gheddafi, direttamente e apertamente alleati della NATO (di giu giustificano i brutali bombardamenti), da lei finanziati per lei, riconosciuti dall'"occidente" per "ovest" e il cui ruolo e il cui senso storico di mercenari al servizio dell'imperialismo diventa ogni giorno sempre più evidente.

9. Neanche la resistenza contro l'invasore può essere ridotta in maniera semplicista a mero gheddafismo, perché abbraccia, al contrario, tutti i settori del paese che aspirano a conquistare la sovranità nazionale espellendo l'invasore e, in modo analogo a quanto avviene in Palestina, Afghanistan, Iraq o in qualsiasi altro luogo occupato dalle truppe straniere con propositi neocoloniali) i luoghi o i movimenti storici in cui i settori rivoluzionari devono moltiplicare i propri sforzi per non rompere il fronte comune.

10. Il giorno in cui la NATO verrà espulsa e i suoi agenti e mercenari sconfitti sarà il giorno in cui verranno a verificarsi le condizioni per una vera rivoluzione in Libia, nazionale e popolare, per l'estromissione di Gheddafi e per superare la più grande delle dittature: quella del capitale.

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Fonte: Rebeldes (libios) sin causa

13.09.2011

Traduzione di SUPERVICE


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vimana2
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Questi pezzi sono ridicoli....per fortuna che si sicherano contro i ribelli ma per il resto cosa vogliono questi comunisti? La stessa cosa che vogliono la NATO e l'occidente in generale solo che loro vogliono " esportare la democrazia " mentre questi 4 gatti rossi vogliono " esportare le rivoluzione comunista " in un paese con una sua cultura politica e soprattutto religiosa, l'islam, assolutamente contrario al comunismo...mah


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stefanodandrea
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Vismana2,
a me l'articolo era piaciuto, fino all'ultimo punto. E mi sembrava (e anzi è) una posizione migliore di quella di altri "comunisti" un po' confusi.
L'ultimo punto è una grave caduta. Ed è per questa ragione che non lo pubblicherò su Appello al Popolo. Infatti, premesso che i primi nove punti sono di "analisi", anche se contengono alcune valutazioni (che in fondo tu ed io condividiamo), l'ultimo punto è una profezia, senza che vengano allegate le ragioni che la renderebbero plausibile.Quindi la "profezia" in realtà non è tale ma è una mera speranza. Una speranza dettata dalla persuasione che la cultura della quale l'autore è portatore sia superiore e quindi debba essere alla fine accolta anche dai Libici, nonché sulla persuasione che la propria teoria della storia futura del mondo sia esatta.


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yakoviev
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Vismana2,
a me l'articolo era piaciuto, fino all'ultimo punto. E mi sembrava (e anzi è) una posizione migliore di quella di altri "comunisti" un po' confusi.
L'ultimo punto è una grave caduta. Ed è per questa ragione che non lo pubblicherò su Appello al Popolo. Infatti, premesso che i primi nove punti sono di "analisi", anche se contengono alcune valutazioni (che in fondo tu ed io condividiamo), l'ultimo punto è una profezia, senza che vengano allegate le ragioni che la renderebbero plausibile.Quindi la "profezia" in realtà non è tale ma è una mera speranza. Una speranza dettata dalla persuasione che la cultura della quale l'autore è portatore sia superiore e quindi debba essere alla fine accolta anche dai Libici, nonché sulla persuasione che la propria teoria della storia futura del mondo sia esatta.

Beh, su certi atteggiamenti, critiche a mio parere condivisibili vengono proprio da un altro comunista, Domenico Losurdo, che li descrive e li stigmatizza a proposito del suo libro su Stalin, ma che si possono tranquillamente adattare a chi "da sinistra" attacca Gheddafi in quanto antimperialista "imperfetto", traditore della rivoluzione etc.:

"...Questo tipo di spiegazione diviene in certi casi una vera e propria filosofia della storia: negli anni attorno al ‘68 era abbastanza diffuso un libro che già nel titolo (Proletari senza rivoluzione) forniva la chiave di lettura della storia universale: sempre animate dai più nobili sentimenti rivoluzionari, le masse finivano regolarmente con l’essere abbandonate o tradite da dirigenti e burocrati. Anche qui si assiste ad un paradosso; quella che avrebbe voluto essere una requisitoria contro dirigenti e burocrati si rovescia in realtà in una requisitoria contro le masse: esse si rivelano inguaribilmente sempliciotte, sempre incapaci di comprendere nei momenti decisivi i loro reali interessi, ogni volta inclini a consegnare il loro destino nelle mani di avventurieri».


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vimana2
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Ribadisco la mia opinione.....e specifico, visto che sono un sostenitore di Castro e Chavez....il popolo Libico deve decidere e tutti sanno che il 90% dei libici sono con Gheddafi, perfino in cirenaica + della metà sono con gheddafi e cmq quasi tutti contro il CNT e al queda......io sono per il mitico colonnello Gheddafi ma per me deve essere il popolo libico a decidere e il popolo Libico ha già deciso.....via i ratti e si a Gheddafi, siccome poi il popolo libico è islamico, con mia immensa gioia, per far fuori i ratti 4 gatti rossi e rompi scatole nn servono via i 4 gatti rossi dalla libia...cioè quelli di insurgente.org,


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Tonguessy
Membro
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con mia immensa gioia, per far fuori i ratti 4 gatti rossi e rompi scatole nn servono via i 4 gatti rossi dalla libia...cioè quelli di insurgente.org,

Questo anticomunismo viscerale non giova sicuramente alla causa libica. L'analisi era giusta, la conclusione sbagliata e fin qui siamo d'accordo.
Ma mettere sullo stesso piano i rivoltosi NATO (la cui analisi la conosciamo fin troppo bene: esportare la Democrazia USA) e certe forze marxiste come quella dell'articolo è segno di mancanza di visuale storica: i comunisti non stanno invadendo la Libia. Al massimo stanno difendendo Cuba (forse).


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vimana2
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[quote="Tonguessy"][quote="vimana2"] ricordami che cerco il nome di uno famoso che è sospaettato di essere un agente dei servizi segreti in quanto sostiene che bin laden sia l'artefice dell''11/9 e per questo lo definisce un eroe....

Il sito ora lo ricordo, è campoantiimperialista


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dana74
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cancellato per doppio invio


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dana74
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purtroppo ancora molti a sinistra accusano l'Onu/Nato di fregarsene della Siria perché non ha il petrolio.
Da Belgrado in là, o son stupidi o sono in profonda malafede questo sostegno alle missioni imperialistiche sotto vesti umanitarie.

Ma tant'è.
In Libia mi chiedo:
ma se questi a sinistra avessero elogiato la Giamahiria, visto che si dicono di sinistra, perché non hanno mai descritto ed esaltato la distribuzione delle ricchezze libiche verso tutti ma proprio tutti i libici e non?

Come mai la Giamahiria è venuta alla luce solo che altre fazioni non di sinistra se ne sono occupate?

Come mai tutti i giornali riconducibili alla sinistra non hanno fatto altro che demonizzare per anni Ghedafi?
Mai una parola sul Libro Verde, mai una.

Svista o malafede?

Come mai solo dopo 6 mesi di bombardamenti, solo dopo che giornalisti coraggiosi come Meyssan ed altri, dopo che RT e altri della controinformazione hanno smerdato quello che succedeva, ora nicchiano un pò a sinistra?

Come mai non una parola sulla balla delle fosse comuni?
Una parola.Nada.L'importante era cacciare Ghedafi, anche con la menzogna.Anche con le cosiddette forze imperialiste contro le quali avevano professato di essere.

Svista o malafede?

Per quanto tempo a sinistra si è demonizzato Hamas perché non intendeva la Palestina come rossa e quante volte Hamas è stato attaccato dal Manifesto per questo?

Quanti atteggiamenti, propositi, coincidono con quelli della Nato anche se "edulcorati" per essere "plauditi" dalla sinistra?

Riconosco comunque agli autori che quantomeno finalmente decidano di "rispettare" il volere degli iracheni, dei libici, degli afgani anche se non coincidono con l'idea dell'esportazione rossa qualunque cosa oggi significhi.

Ma quanto sangue per arrivarci?


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Biribissi
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Scusate vimana e dana..ma fate dei discorsi così privi di analisi, così all'acqua di rose..quelli di sinistra..i rossi i neri..l'ideologia morta.. Perchè non partiamo da dei punti di vista che si possono ritenere storicamente assodati, tipo l'ideologia comunista come ogni altra ideologia non può morire, può essere accantonata come punto di arrivo di un percorso rivoluzionario, cosa che è accaduta in europa per svariati motivi, a favore di un riformismo democratico che doveva rafforzare ed estendere i diritti civili, cosa giustissima!Detto questo chi ha accantonato la strada della rivoluzione per quella del riformismo ha disperso strada facendo identità, valori, intransigenza, etica, via via scolorendo, ora a quasi 100 anni di distanza dall'esplodere dei grandi movimenti socialisti, non ci sono che scarsi rappresentanti di ideologie a mio avviso sempre valide purchè per me non completamente condivisibili.Quindi da oggi potremmo almeno su un sito che cerca di chiamare le cose con il loro nome, chiamare il pd, il manifesto, liberazione,etc.. democratici, perchè un comunista non può essere un democratico..democratici socialistoidi..comunistoidi.non parlano bene della libia perchè sono dei democratici impauriti dai cattivi dittatori, perchè pur comprendendo la foglia di fico che ci fa vedere la democrazia per celare un enorme gioco di potere, non hanno il coraggio di dire che non sono daccordo, non il coraggio del guerriero, il coraggio intimo di metere in discussione un punto di vista dato, la legge del più forte per esempio, unica arma di ogni stato di cosiddetto diritto.Scusate forse ho detto un mare di bischerate..il concetto era non chiamateli di sinistra perchè le parole hanno un senso, chiamateli per nome.


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vimana2
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Scusate vimana e dana..ma fate dei discorsi così privi di analisi, così all'acqua di rose..quelli di sinistra..i rossi i neri..l'ideologia morta.. Perchè non partiamo da dei punti di vista che si possono ritenere storicamente assodati, tipo l'ideologia comunista come ogni altra ideologia non può morire, può essere accantonata come punto di arrivo di un percorso rivoluzionario, cosa che è accaduta in europa per svariati motivi, a favore di un riformismo democratico che doveva rafforzare ed estendere i diritti civili, cosa giustissima!Detto questo chi ha accantonato la strada della rivoluzione per quella del riformismo ha disperso strada facendo identità, valori, intransigenza, etica, via via scolorendo, ora a quasi 100 anni di distanza dall'esplodere dei grandi movimenti socialisti, non ci sono che scarsi rappresentanti di ideologie a mio avviso sempre valide purchè per me non completamente condivisibili.Quindi da oggi potremmo almeno su un sito che cerca di chiamare le cose con il loro nome, chiamare il pd, il manifesto, liberazione,etc.. democratici, perchè un comunista non può essere un democratico..democratici socialistoidi..comunistoidi.non parlano bene della libia perchè sono dei democratici impauriti dai cattivi dittatori, perchè pur comprendendo la foglia di fico che ci fa vedere la democrazia per celare un enorme gioco di potere, non hanno il coraggio di dire che non sono daccordo, non il coraggio del guerriero, il coraggio intimo di metere in discussione un punto di vista dato, la legge del più forte per esempio, unica arma di ogni stato di cosiddetto diritto.Scusate forse ho detto un mare di bischerate..il concetto era non chiamateli di sinistra perchè le parole hanno un senso, chiamateli per nome.

Ma io nn sono + comunista da tempo e quindi per me ha senso apprezzare le rivoluzioni ma anche no, a Cuba ha senso, apprezzare cioè che le rivoluzione sovietica ha poi dato anche ha senso ma nulla di +, ancora un pò di anni e parlare di comunisti e capitalisti sembra di parlare di guelfi e ghibellini....


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yakoviev
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Ma tant'è.
In Libia mi chiedo:
ma se questi a sinistra avessero elogiato la Giamahiria, visto che si dicono di sinistra, perché non hanno mai descritto ed esaltato la distribuzione delle ricchezze libiche verso tutti ma proprio tutti i libici e non?

Della cosiddetta "sinistra" di stampo "liberale" non ne parliamo, sono solo una variante dell'ideologia dominante. A proposito di molta parte della "sinistra radicale", di origine post sessantottina o anche "storica" (riconducibile al trotzkysmo in tutte le sue sfaccettature), va detto che, a mio avviso è pesantemente inquinata dall'ideologia borghese e pseudo-liberale, tanto che il concetto di "imperialismo" è stato praticamente abbandonato rendendosi così incapaci di leggere i processi e gli avvenimenti in corso. Se vogliamo approfondire, sempre a mio modesto parere, è tipico anche un modo di ragionare metafisico piuttosto che materialista, per cui si valutano le cose in base alla corrispondenza o meno con modelli astratti di società perfetta, usando la matita rossa e blu per stigmatizzare gli "errori" e giudicare in maniera inevitabilmente negativa regimi, personaggi politici etc.. Per esempio, qualcuno vaneggia di "masse rivoluzionarie libiche" che devono, ora che hanno vinto, "combattere per il socialismo" , mentre è indubbio che la forma concreta presa dal socialismo nei paesi arabi è stata il socialismo nazionalista panarabo in tutte le sue varianti (nasserismo, gheddafismo, baathismo etc.) ed è proprio questa tendenza politica, o quello che ne è rimasto, che è sotto attacco da parte dell'imperialismo e che bisogna difendere, per quello che di buono storicamente ha rappresentato e ancora rappresenta. A me pare evidente ma qualcuno arregola vive in una realtà separata.


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stefanodandrea
Honorable Member
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Yakoviev,
constato che andiamo molto d'accordo.


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vimana2
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Ma porca miseria mi ha cancellato un commento e messo il nuovo in una posizione assurda...


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vimana2
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Tonguessy ha scritto:
vimana2 ha scritto:
con mia immensa gioia, per far fuori i ratti 4 gatti rossi e rompi scatole nn servono via i 4 gatti rossi dalla libia...cioè quelli di insurgente.org,

Questo anticomunismo viscerale non giova sicuramente alla causa libica. L'analisi era giusta, la conclusione sbagliata e fin qui siamo d'accordo.
Ma mettere sullo stesso piano i rivoltosi NATO (la cui analisi la conosciamo fin troppo bene: esportare la Democrazia USA) e certe forze marxiste come quella dell'articolo è segno di mancanza di visuale storica: i comunisti non stanno invadendo la Libia. Al massimo stanno difendendo Cuba (forse).

Si ma non tutti, fu proprio den xiaoping ad usare l'espressione " non importa che i gatti siano bianchi o neri basta che acchiappino i topi " perchè mao i gatti li voleva tutti rossi, cioè economia interamente statale.

Prova a cercare sul web quanti siti che si definiscono comunisti, addirittura ci sono siti con il nome di partito comunista bla bla etc....solo alcuni sono aperti a difendere tutti i politici onesti, di sinistra o no, altri sono dei veri e propri seguaci di una religione dogmatica che per altro è morta, alcuni di questi siti a mio avviso sono utilizzati dai servizi segreti, ricordami che cerco il nome di uno famoso che è sospaettato di essere un agente dei servizi segreti in quanto sostiene che bin laden sia l'artefice dell''11/9 e per questo lo definisce un eroe....

Ho copiato ed incollato facendo indietro con le pagine....


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