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Ribelli (libici) senza causa

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Biribissi
Eminent Member
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Ma io nn sono + comunista da tempo e quindi per me ha senso apprezzare le rivoluzioni ma anche no, a Cuba ha senso, apprezzare cioè che le rivoluzione sovietica ha poi dato anche ha senso ma nulla di +, ancora un pò di anni e parlare di comunisti e capitalisti sembra di parlare di guelfi e ghibellini....

Non ho capito bene il senso di quello che hai scritto, se poi mi vuoi spiegare come tra qualche anno si supereranno queste antiquate parole e da cosa sarà sostituita la parola capitalista perchè anche io non la gradisco e spero che passi velocemente alla storia, ma negli ultimi 150 anni è andata molto di moda, diciamo in varie versioni ma della stessa solfa.

yakoviev wrote: A proposito di molta parte della "sinistra radicale", di origine post sessantottina o anche "storica" (riconducibile al trotzkysmo in tutte le sue sfaccettature), va detto che, a mio avviso è pesantemente inquinata dall'ideologia borghese e pseudo-liberale, tanto che il concetto di "imperialismo" è stato praticamente abbandonato rendendosi così incapaci di leggere i processi e gli avvenimenti in corso. Se vogliamo approfondire, sempre a mio modesto parere, è tipico anche un modo di ragionare metafisico piuttosto che materialista, per cui si valutano le cose in base alla corrispondenza o meno con modelli astratti di società perfetta, usando la matita rossa e blu per stigmatizzare gli "errori" e giudicare in maniera inevitabilmente negativa regimi, personaggi politici etc..

Personalmente credo che l'ideologia borghese inquini ognuno di noi, penso sia equilibrato dire che siamo noi stessi portatori di comportamenti e modi di pensare borghesi o a volte conservatori, lo stesso vale per il materialista e il metafisico, credo però che la questione vada posta in termini più vicini alla realtà, altrimenti si rischia di arroccarsi su di un piedistallo piccolo piccolo, cioè solo il permanente conflitto critico personale ed interpersonale, sulle svariate questioni politiche e sociali puà portare ad un accrescimento della coscienza personale e della società, questo aspetto è a mio parere fondamentale per spiegare l'involuzione generale della sinistra anche di quella cosiddetta radicale non più in grado di sopportare il conflitto anche perchè contraffatta dai politici di riferimento e disgregata dal consumismo e dal "benesere" come appagamento per gli sforzi quotidiani.


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vimana2
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
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Ma io nn sono + comunista da tempo e quindi per me ha senso apprezzare le rivoluzioni ma anche no, a Cuba ha senso, apprezzare cioè che le rivoluzione sovietica ha poi dato anche ha senso ma nulla di +, ancora un pò di anni e parlare di comunisti e capitalisti sembra di parlare di guelfi e ghibellini....

Non ho capito bene il senso di quello che hai scritto, se poi mi vuoi spiegare come tra qualche anno si supereranno queste antiquate parole e da cosa sarà sostituita la parola capitalista perchè anche io non la gradisco e spero che passi velocemente alla storia, ma negli ultimi 150 anni è andata molto di moda, diciamo in varie versioni ma della stessa solfa.

yakoviev wrote: A proposito di molta parte della "sinistra radicale", di origine post sessantottina o anche "storica" (riconducibile al trotzkysmo in tutte le sue sfaccettature), va detto che, a mio avviso è pesantemente inquinata dall'ideologia borghese e pseudo-liberale, tanto che il concetto di "imperialismo" è stato praticamente abbandonato rendendosi così incapaci di leggere i processi e gli avvenimenti in corso. Se vogliamo approfondire, sempre a mio modesto parere, è tipico anche un modo di ragionare metafisico piuttosto che materialista, per cui si valutano le cose in base alla corrispondenza o meno con modelli astratti di società perfetta, usando la matita rossa e blu per stigmatizzare gli "errori" e giudicare in maniera inevitabilmente negativa regimi, personaggi politici etc..

Personalmente credo che l'ideologia borghese inquini ognuno di noi, penso sia equilibrato dire che siamo noi stessi portatori di comportamenti e modi di pensare borghesi o a volte conservatori, lo stesso vale per il materialista e il metafisico, credo però che la questione vada posta in termini più vicini alla realtà, altrimenti si rischia di arroccarsi su di un piedistallo piccolo piccolo, cioè solo il permanente conflitto critico personale ed interpersonale, sulle svariate questioni politiche e sociali puà portare ad un accrescimento della coscienza personale e della società, questo aspetto è a mio parere fondamentale per spiegare l'involuzione generale della sinistra anche di quella cosiddetta radicale non più in grado di sopportare il conflitto anche perchè contraffatta dai politici di riferimento e disgregata dal consumismo e dal "benesere" come appagamento per gli sforzi quotidiani.

Non ho letto tutto, ti dico però una cosa, se vuoi discutiamo, in sè condivido tutto quello che dici ( ovviamente quello che nn ho letto nn posso confermarlo ). Io per esempio, nel senso + greco del termine e non solo, sono per l'aristocrazia....quindi possiamo parlare delle rivolzuioni, oppure dei guelfi e ghibellini.....oppure di una nuova monarchia, oppure anche della elezione, nn però come le attuali elezioni, di un dittatore per 6 mesi come ai tempi dei romani....io sarei per almeno 5 o + anni....


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