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São os Chicagos boys, meu amor!


azul
 azul
Estimable Member
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L'invasione degli ultra-liberisti continua in Brasile fino all'estinzione totale di quel poco di stato sociale che ancora sopravvive e alla completa svendita del patrimonio pubblico.

Il Super Ministro (alias Presidente) Paulo Guedes nomina Joachim Levy alla presidenza del BNDES, importantissima banca pubblica di investimento.
Joachim è stato il disastroso ministro delle finanze sotto Dilma Rousseff, un Chicago boy che farebbe innamorare all'incanto la nostra miss Veronica "Austerity Beauty" De Romanis.
Sembra che Jair abbia storto un po' il naso, ma tant'è, si sa, come lui stesso ammette candidamente, che non capisce una cippa di economia e poi è Guedes che comanda.

Per fortuna Paulo lo ha ricompensato nominando al Banco Central Roberto Campos Neto. Roberto è il nipotino di un'autentica icona dell'ultra liberismo brasiliano, Roberto Campos, ex ministro della pianificazione economica del generale Castelo Branco, unico vero liberista tra i dittatori militari della storia brasiliana. Lo stesso nonno Roberto lo aveva caldamente raccomandato a Paulo prima di morire. Robertino, difensore dello stato minimo e dell'indipendenza della Banca Centrale, ha studiato negli USA ed ha fatto faville al Santander. I mercati hanno apprezzato la nomina e la pacchia continua.

Nel frattempo "fumaça" Jair, lasciato solo con la sua borsetta delle feci, continua a fare danni sparando scemenze a getto continuo. Dopo aver fatto inalberare arabi e mussulmani con lo spostamento dell'ambasciata brasiliana a Gerusalemme, che ha avuto come conseguenza la cacciata della delegazione del ministro degli esteri brasiliano dall'Egitto, in contemporanea ha fatto entrare in crisi la potente lobby brasiliana della carne. Lobby che a fatica negli anni si era conquistata la leadership mondiale della carne "Halal" (quella specifica carne che ottempera a tutti i severi requisiti igenici e morali di macellazione per i mussulmani), appena 17 miliardi di USD di export!

Non avendo nulla di meglio da fare, Jair ha dichiarato poi di voler fare tutte le privatizzazioni del caso, ma di non voler vendere ai cinesi. Un po' come se un ristoratore dicesse: tu sei il mio miglior cliente, vieni a mangiare tutti i giorni con famiglia e amici, mi lasci ogni anno un bel malloppo (21 miliardi di dollari di surplus commerciale), ma io oggi il dolce e il liquore lo do a tutti i clienti, meno che a te, perché mi stai antipatico!

Infine, seccata dalle continue offese, minacce e provocazioni di Jair ("dichiarazioni minacciose e disprezzanti"), Cuba ha avvisato che farà rientrare tutti i medici del programma "mais medicos". Si tratta di circa 9 mila medici che Dilma aveva richiesto a Cuba per supplire alle carenze di personale medico pubblico nelle regioni più povere e isolate del Brasile.
Medici in Brasile ce ne sono a sufficienza, ma essendo in grande maggioranza laureati di classi agiate (unici a potersi permettere gli altissimi costi dell'istruzione media e media superiore), si rifiutano di andare ad assistere poveracci in zone isolate infestate dalle zanzare e lontane dai divertimenti delle grandi città. Si tratta, perlopiù, di figliocci di papà, viziati, arroganti e senza nessuna sensibilità umana e sociale.
Jair voleva sottomettere i dottori cubani ad umilianti test di competenza, assolutamente ingiustificati, essendo i cubani professionisti preparatissimi ed efficienti, oltre che umanamente sensibili (come mi ha anche testimoniato personalmente la mia compagna, che lavora nella salute pubblica).

Per giustificarsi da una gaffe disastrosa che rischia di lasciare ampie fasce della popolazione (24 milioni di poveri!) prive della più elementare e vitale assistenza medica, Jair, che naturalmente si è sempre curato in costose strutture private, ha reclamato che una buona parte della retribuzione dei medici finiva allo stato dittatoriale cubano.

Forse Guedes dovrebbe spiegare a Bolsonaro che, anche nel nostro meraviglioso e perfetto mondo capitalista, la formazione di un preziosissimo e validissimo capitale umano, richiede un costo ed un finanziamento, che come tutti i debiti va restituito, che sia una banca che ti finanzia gli studi o che sia uno Stato, poco importa. Nel primo caso saranno soldi e interessi ad essere restituiti ad un ente privato, nel secondo riconoscenza e gratitudine ad una comunità sociale.


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