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Se i pesci potessero gridare


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Quando era bambino, Peter Singer, etologo ed esponente del movimento per i diritti degli animali,andava a passeggiare con il padre su un lungofiume o sul mare.

"Passavamo accanto a gente che pescava, ", scrive Singer, "magari mentre recuperavano le loro lenze con attaccati pesci sofferenti al loro termine. Una volta vidi un uomo prendere un piccolo pesce da un secchio ed impalarlo, ancora dimenante, su un amo vuoto da usare come esca".

Un'altra volta, quando il nostro cammino ci portò lungo un canale tranquillo, vidi un uomo seduto che guardava la sua lenza, apparentementa in pace con il mondo, mentre accanto a lui i pesci che aveva già pescato si contorcevano inutilmente boccheggiando.

Mio padre mi disse che non riusciva a capire come si potesse godere di un pomeriggio passato a catturare pesci dall'acqua e farli morire lentamente".

Questi ricordi di infanzia sono riapparsi alla mente di Singer mentre leggeva un'inchiesta sulla pesca ( http://www.fishcount.org.uk/published/standard/fishcountfullrptSR.pdf ) pubblicata dall'associazione britannica  Fishcount ( http://fishcount.org.uk/ )  impegnata per una pesca più sostenibile.

E' un reportage che da accaponare la pelle. E che svela l'ennesimo tabu: anche i pesci hanno emozioni. Provano dolore e sofferenza. 

I pesci catturati in reti dai pescherecci vengono gettati a bordo dell'imbarcazione e lasciati soffocare. Quando i pesci abboccano, è probabile che restino intrappolati per molte ora prima che la lenza venga ritirata.

Secondo Alison Mood, autrice del reportage, ogni anno almeno mille miliardi di pesci vengono catturati e uccisi in mare.

Un numero impressionante che va ad aggiungersi alla stima della FAO secondo la quale ogni anno 60 miliardi di animali vengono uccisi per il consumo alimentare: 9 animali per ogni persona del pianeta.

Singer non ha dubbi: il sistema nervoso dei pesci è sufficientemente simile a quello degli uccelli e dei mammiferi tale da suggerire che provino dolore.

Della stessa opinione la biologa e dovente all'Università di Pennsylvania Victoria Braitwhite, autrice di Do Fish Feel Pain? ( http://www.oup.com/us/catalog/general/subject/LifeSciences/BioethicsSocialIssues/?view=usa&ci=9780199551200 )

Nel 2011, anche una giuria scientifica dell'Unione europea ha concluso che la preponderanza delle prove indica che i pesci sentono il dolore.

Perché allora sono le vittime dimenticate sui nostri piatti?

Macri Puricelli
Fonte: http://zoelagatta.corrieredelveneto.corriere.it
Link: http://zoelagatta.corrieredelveneto.corriere.it/articoli/2012/10/se_i_pesci_potessero_gridare.html
20.10.2012


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