I bombardamenti in ex Jugoslavia da parte delle forze NATO nel 1999, durante i quali fu utilizzato uranio impoverito, hanno fatto della Serbia il primo posto in Europa dove si muore di cancro. E’ questa la tesi sostenuta nel corso della conferenza “Tendenze oncologiche”, tenutasi a Belgrado nei giorni scorsi, da Slobodan Cekaric, presidente della società serba per la lotta contro il cancro.
Secondo l’oncologo «la Serbia è al primo posto in Europa in termini di mortalità per cancro e la tendenza è in continuo rialzo, poiché cresce ogni anno in media del 2,5%. Le ragioni di questa crescita – ha precisato Cekaric – sono riconducibili ai bombardamenti della NATO, che videro l’utilizzo di circa 15.000 tonnellate di uranio impoverito».
I dati forniti dal registro dell’Istituto di Salute Pubblica dicono il cancro ai polmoni è la patologia più diffusa tra gli uomini, mentre tra le donne primeggia il cancro al seno. Non solo, tra il 1999 e il 2012 lo sviluppo di linfonodi nella popolazione è aumentato fino all’80%, mentre i casi terminali hanno mostrato un aumento dell’11%. «Le statistiche ufficiali del 2014 ancora non ci sono – ha continuato l’oncologo serbo – ma si può prevedere che il numero di nuovi casi sarà superiore alle 40 mila unità. Tutto questo ci dice che il problema dei tumori maligni in Serbia è molto grave».
«In Serbia – ha detto Cekaric, citando diverse statistiche – il numero di nuove diagnosi di cancro è di 2,8 volte superiore rispetto a quella del mondo intero. E’ una catastrofe serba, perché mentre nei paesi sviluppati la mortalità per tumori maligni negli ultimi 20 anni si è ridotta di un punto percentuale l’anno, da noi cresce».
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Ci metterei tutti i generali + loro capi, amici e lacchè in soggiorno obbligato!
D'Alema pasteggia vino intanto.....