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Siria: La posizione della Russia


yahuwah
Noble Member
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Alla risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in Siria si e’ risposto con una nuova esplosione del gasdotto a Homs e con fuochi d’artiglieria contro la citta’ controllata, in parte, dall’opposizione armata

Un gasdotto che salta in aria non e’ proprio una novita’ per la Siria. Dopo l’appello dell’Assemblea Generale dell’ONU di porre fine alle violenze e’ esplosa una conduttura principale dell’oleodotto, cui l’esercito ha risposto il 15 febbraio con un’operazione a Hama e a Barza, subborgo di Damasco.

Anche questa volta l’esercito si e’ mosso attaccando Homs con mezzi blindati, mortai ed altre armi pesanti. Secondo i media occidentali, si tratta dei cannonneggiamenti piu’ violenti delle ultime due settimane.

Dall’inizio di febbraio i morti sarebbero gia’ alcune centinaia. Uno dei leader dell’opposizione, Hadi Abdullah, ha annunciato che si tratta di una violenza senza precedenti.

Le autorita’ siriane pero’ continuano a sottolineare che sono costrette a rispondere agli attacchi di bande armate.

A fianco delle operazioni militari, vanno avanti i combattimenti sul fronte diplomatico.

Nella serata del 16 febbraio l’Assemblea Generale dell’ONU ha condannato le violenze in Siria, puntando il dito contro Bashara Assad come unico responsabile delle stragi.

Dopo la votazione Vitalij Ciurkin, rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, ha detto:

“La Russia ha proposto alcuni emendamenti, con delle richieste ponderate. L’opposizione dovrebbe distinguersi dalle bande armate. I gruppi armati dovrebbero cessare gli attacchi contro i quartieri residenziali e gli uffici pubblici. Inoltre e’ necessario uno stop dei cannonnegiamenti e il ritiro delle truppe. Pero’, dice l’ambasciatore Ciurkin, i nostri emendamenti sono stati ignorati. In questa situazione la Russia non aveva altra scelta che votare contro.”

L’Assemblea Generale ha appoggiato l’appello della Lega Araba sulle dimissioni di Assad. La Russia ritiene inopportuno sollevare questo problema:

“In linea di massima, ha sottolineato il ministro degli esteri Lavrov, ci troviamo dinanzi ad una scelta semplice. Se i protagonisti della comunita’ internazionale richiederanno un cambio di regime come condizione preliminare, questa sara’ la via verso la guerra civile, con ripercussioni imprevedibili. Ne sono convinto, dice Lavrov, dopo la mia missione in Siria. Se invece vogliamo porre fine allo spargimento di sangue al piu’ presto possibile, bisogna rinunciare a condizioni preliminari e ritrovare una sola voce nella richiesta di deporre le armi in Siria, cio’ riguarda tutte le parti in conflitto, e riunirsi intorno al tavolo negoziale”.

Sara’ possibile avviare questo dialogo? A questa domanda cosi’ risponde l’orientalista Aleksej Podzerob, ex ambasciatore russo in Libia:

“Si’ che e’ possibile. Ma per questo bisogna mettere sotto pressione entrambe le parti in conflitto. La Russia ha compiuto la sua missione. Il ministro degli esteri Lavrov e il capo del Controspionaggio Fradkov hanno proposto Mosca come piattaforma di dialogo. Assad ha detto di si’. Ora bisogna che faccia altrettanto anche l’opposizione. Ma l’Occidente non vuole far pressioni sull’opposizione, che punta all’intervento straniero per arrivare al potere come aveva fatto l’opposizione libica.”

Secondo l’esperto, l’Occidente respinge il piano di Mosca non solo perche’ vuole guadagnare punti politici.

“Esiste un altro fattore, aggiunge Aleksej Podzerob. Il petrolio. L’Occidente e’ gia’ intervenuto in Iraq e in Libia. Ora si inasprisce la situazione con l’Iran. La Siria non e’ cosi’ ricca di idrocarburi, ma arrivano informazioni, secondo cui gli americani avrebbero esplorato dallo spazio il territorio siriano scopendo notevoli giacimenti nelle zone adiacenti all’Iraq. Perche’ non mettervi le mani?”

Venerdi’ Mosca ha ribadito la disponibilita’ ad affrontare il problema in seno delle Nazioni Unite. La sinergia internazionale, si sottolinea, deve partire esclusivamente dagli interessi del popolo siriano, oltre alla pace e alla stabilita’ in tutta la regione.

http://italian.ruvr.ru/2012_02_19/66423625/


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Anonymous
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è sempre questa la linea di questi post: i russi sono i buoni che cercano di mantenere la pace, gli USA sono i cattivoni bugiardi arraffatutto.
ma perchè, la Russia non mente mai per coprire i suoi interessi? il petrolio non c'è anche per lei? e il controllo della siria non gli interessa? cosa sono, dei buoni samaritani?


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anacrona
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Post: 76
 

RicBo la Russia, primo galleggia sul petrolio difatti è il secondo produttore mondiale, alimenta per un terzo o forse più l'europa col gas, e a quanto pare non ha ingerenze negli stati esteri al contrario del trio medusa USA/UE/ISRAELE ... Non tirarmi fuori la cecenia che sappiamo tutti da chi sono eterodiretti quei criminali che si fanno chiamare mujaidin.


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dana74
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Ricbo è un razzista bombarolo che infama i popoli che la sua amata democrazia all'america gli intima di disprezzare


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imsiddi
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Registrato: 2 anni fa
Post: 33
 

a me sembra di capire che la Russia, la Cina e tutti i paesi del mondo, tranne il trio medusa (USA/UE/ISRAELE), vogliano crescere assieme.

ovviamente tutti hanno i propri interessi, ma per raggiungerli vogliono creare delle sinergie tra gli Stati, questo porta gli stati a "crescere" assieme, lo notiamo bene nel "BRICs".
E secondo me non c'é niente di strano, é normale che per migliorare e crescere, bisogna collaborare ognuno da la sua parte, ci guadagna e si "specializza".

Invece sappiamo bene come invece "crescono gli stati" US-UE-Isr, il loro obiettivo é invece schiacciare tutti, "colonizzare", arraffarsi le risorse e uccidere "economicamente" e arraffarsi le risorse.

qui invece abbiamo il solito sistema, dove ognuno cerca di arraffarsi tutto quello che riesce, cerca di schiacciare gli altri e poter vivere nella gloria per qualche decennio.

concludendo, i russi, cinesi, iraniani NON sono i bravi samaratani che aiutano gratuitamente, ma hanno capito che per crescere NON si deve schiacciare gli altri, ma collaborare con loro.
E se non fermeranno gli US-UE-Isr contro l'invasione Siriana, Russia Cina e Iran, ... avranno un nemico alle porte, che ovviamente nessuno desidera avere.


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ws
 ws
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 551
 

è sempre questa la linea di questi post: i russi sono i buoni che cercano di mantenere la pace, gli USA sono i cattivoni bugiardi arraffatutto.
ma perchè, la Russia non mente mai per coprire i suoi interessi? il petrolio non c'è anche per lei? e il controllo della siria non gli interessa? cosa sono, dei buoni samaritani?

gia', si chiama appunto GEOPOLITICA , ma gli ipocriti che la ammantano sempre di valori morali per fare i propri interessi e demonizzare quegli degli altri sono sempre e solo gli USA ..... guardacaso 8)


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