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Siria,inizia la mattanza:5 velivoli abbattuti in 30 giorni

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Matt-e-Tatty
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Solo un appunto Makkia : l'attacco con i missili da crocera Kalibr lo hanno fatto dal Caspio, con il permesso di sorvolare da parte di Iraq e Iran. Che non vuol dire che non li hanno in Crimea, semplicemente avrebbero dovuto chiedere il permesso ai turchi dalla Crimea.

I missili intelligenti ci sono ma il grosso dei bombardamenti sembra li abbiano fatti con armi che erano considerate obsolete, bombe a caduta che costano una cicca di cui sono pieni ancora dalla guerra fredda. Hanno dotato gli erei con dei sitemi di sgancio che calcolano vento quota e tutto, in pratica avrebbero reso precise (o intelligenti )delle bombe con tecnologia WWII . Hanno fatto anche vedere dei filmati con i vecchi bombardieri strategici (a elica) e la stiva piena di quelle antichità.


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InvernoMuto
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Ah vabbè mica ho letto quello che dice Ansa mediterraneo (cosa diavolo è?)

Era la fonte che hai linkato tu. Wiki. Un analista citato da Ansa Mediterraneo.

ho letto solo che diceva che il qatar aveva interesse a fomentare una guerra in Siria, che è quello che ha fatto fino ad ora.

Non era quello il punto. Era se volevano la rimozione di Assad o se gli bastava mantenere la Siria nel caos e impedire la direttrice iran-siria dei gas/oleodotti, come diceva Omega.
I sauditi NON vogliono oleodotti in Siria. I qatarioti sì, ma senza l'Iran, quindi gli serve una Siria sunnita ma non wahabita né sciita (come dire botte piena e moglie ubriaca). I turchi vogliono una fetta di territorio e distruggere i curdi come bonus. I curdi vogliono una regione autonoma, o uno stato separato con anche un pezzo di Iraq o non sanno neanche loro cosa. Tutti vogliono cose diverse.
Su tutto, il casino in Siria (con o senza Assad) sta bene più o meno a tutti, come obiettivo intermedio.

(l'esercito siriano ha scrupoli a bombardare i jihadisti senza timore di effetti collaterali? Suvvia!)

Già, perché loro non sono come noi, giusto?
Qualsiasi esercito regolare ha problemi a bombardare i civili che dovrebbe proteggere ma i siriani no: loro sono crudeli.
Lo dice Obama e il Corriere della Sera, dev'essere vero per forza!

Reitero: senza i russi non può vincere.

Reitero: e vice-versa.
Togli i russi e gli aiuti occidentali e poi vediamo che fine fanno i jihadisti.
Ovviamente è fantapolitica. Né gli occidentali né i russi sono intenzionati a mollare. Ma il punto è che la Siria era stabile e lo sarebbe ancora.

Quello che è certo è che i baathisti non crolleranno senza un intervento diretto dell'occidente. Boots on the ground intendo

Non sono più "i ba'thisti" (e in un certo senso non lo sono mai stati). Sono i siriani.
Non è una compagine ristretta ad essere parte in causa. Come non lo era in Libia, come non lo è in Iran, come non lo sarebbe in Egitto.
Quelle sono divisioni che puoi fare se si parla di dinamiche interne ad una nazione. Quando c'è un'aggressione esterna, a subire è tutta la popolazione ed è la sopravvivenza stessa della nazione ad essere in causa, non è un mero problema del "partito al potere". Per come la vedono i siriani si riduce a essere governati da Assad o dagli emissari di USA, Turchia, Emirati. C'è poco da scegliere: o siriani o sudditi di invasori.

La strategia del Donbass è certamente comprensibile ma poteva giocarsela un po' meglio: diciamo che ha chiuso la stalla quando era scappata la maggior parte dei buoi.

Cioé, ha bloccato l'adesione alla NATO, ha mantenuto la base navale sul Mar Nero, prendendosi la Crimea come bonus, al suo confine ha un potente e ben armato cuscinetto di filo-russi, l'adesione all'EU sta andando a pallino e l'Ucraina è in bancarotta... quali buoi gli sarebbero scappati?

ma perchè ora che le ostilità sono del tutto riprese non torna a bombardare i barbuti?

Ma di che parli?
Le ostilità non si sono MAI fermate.
Il cessate il fuoco vale solo per le formazioni che A] fanno parte di una precisa lista B] Accettano di sospendere i combattimenti. Chi non rispetta entrambe queste condizioni è caccia libera.
Contro le altre formazioni non hanno mai sospeso un bel niente, né i russi, né i governativi, né i curdi, né gli alleati iraniani e libanesi.
Infatti i governativi non fanno che guadagnare terreno (Palmira, ti dice niente? Sono arrivati alle colline intorno a Raqqa).

"Era la fonte che hai linkato tu. Wiki. Un analista citato da Ansa Mediterraneo.". Ma si ma si, solo che fottesega di Ansa mediterraneo, m'interessava la frasina sopra: " Qatar's involvement in the Syrian civil war was based in part on its desire to build a pipeline to Turkey through Syria.". Poi ognuno ne trae le conclusioni che vuole, e io rimango della mia opinione.
Guarda siamo d'accordo su tante cose ma te (o lei, non so l'età) hai una visione un po' romantica e partigiana, correggimi se sbaglio, come se in guerra ci fossero buoni e cattivi.
Per esempio, perchè tirare in ballo la prevedibilissima argomentazione: "Già, perché loro non sono come noi, giusto?
Qualsiasi esercito regolare ha problemi a bombardare i civili che dovrebbe proteggere ma i siriani no: loro sono crudeli.
Lo dice Obama e il Corriere della Sera, dev'essere vero per forza!"? Che c'entra Obama e il corriere della sera? Cosa ti fa pensare che mi informi lì? Per la guerra in Siria consulto solo sporadicamente articoli occidentali e mi baso sui report sul campo delle parti in causa che trovano espressione su reddit e twitter, eccetto l'ISIS perchè non voglio la digos in casa. Evito come la morte roba come la CNN o RT.
Naturalmente so che l'occidente non può avere un primato morale, nè mi pare di aver fatto trapelare qualcosa a proposito. Mi sembra un po' un espediente quello di dire "ah vabbè, però quell'altri...", atteniamoci ai fatti. A tal proposito butto lì una voce interessante: l'aviazione siriana, a differenza dell'esercito, a maggioranza sunnita, è composto quasi esclusivamente da alawiti (sia chiaro: non volgio dire che gli alawiti sono brutti, cattivi e puzzolenti).
Se è innegabile che tutte le formazioni ribelli sono sponsorizzate dai vari attori della regione, esse (tranne l'ISIS) sono composte per la maggior parte da siriani, compresa AL-Nusra (dove però la maggior parte dei comandanti è straniera). Se vincessero i jihadisti i siriani non sarebbero comandati da invasori, ma da burattini.
E' vero anche quello che dici sul cessate il fuoco, ma sebbene AAS e AN non facessero parte della lista hanno de facto sospeso per un po' l'ostilità, approfittandone per riorganizzarsi dopo le sonore mazzate prese e per fare incetta di armi. I governativi ne hanno invece approfittato per concentrarsi su Palmira e Qaryatayn. Ora il cessate il fuoco è ufficialmente finito perchè anche la varie formazioni che compongono i rimasugli del FSA partecipano all'offensiva (contenuta a caro prezzo) di AAS e AN.
"Reitero: e vice-versa.
Togli i russi e gli aiuti occidentali e poi vediamo che fine fanno i jihadisti". Si è probabile che alla lunga vincerebbero i governativi, ciò non toglie che sarebbe una mattanza anche per loro, grazie agli ufficiali che si ritrovano. Confronta i video su youtube dell'esercito siriano prima e dopo l'intervento russo (anche con advisor sul campo, ricordiamolo): la differenza è abissale: questo perchè i russi hanno gente competente negli alti ranghi, non un branco di inetti figli di papà.
Il bue che è scappato è Yanukovich. Quello che mi chiedo io è: ma non c'era un modo per impedire il cambio di regime in Ucraina? Nella fattispecie, Un'intelligence all'avanguardia come quella russa non aveva gli strumenti per impedire destabilizzazioni portate dall'esterno ai danni di un governo con cui c'erano stretti legami?


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makkia
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Il bue che è scappato è Yanukovich. Quello che mi chiedo io è: ma non c'era un modo per impedire il cambio di regime in Ucraina?

Mhh...
A sentire Putin stesso, lui era in contatto continuo con Yanukovich. Il quale gli aveva detto che intendeva alleggerire la presenza della polizia in Piazza Maidan, per non dare esca alle violenze e alla successiva strumentalizzazione occidentale.
[Va ricordato che già due volte, in Moldavia e non mi ricordo dove altro (forse in Tunisia?), una rivoluzione colorata si era sgonfiata da sola perché il governo non aveva reagito alle violenze programmate, le quali avevano tracimato facendo passare dalla parte del torto il "movimento" e disgustando/spaventando i manifestanti in buona fede, cioé la maggioranza della gente in piazza, convinta di partecipare a una rivoluzione pacifica in cui il cattivo è il governo.
Insomma quella di Yanukovich poteva sembrare una strategia valida]

Putin gli aveva raccomandato di non farlo, ma che anzi aveva informazioni su come la violenza era già pianificato e deciso che sarebbe degenerata oltre il punto di non ritorno, e su come uno sgonfiarsi dei tumulti fosse da escludersi.
Suggerì quindi a Yanukovich di non ritirare le forze di sicurezza ma anzi di rafforzarle, e magari di preparare gli speznaz.

Yanukovich (è sempre Putin a parlare) non solo non gli diede retta, ma addirittura se ne andò da Kiev, pensando che la propria presenza "facesse miccia". Ed era nella sua dacia la notte "dei 100 martiri" (oltre 20 dei quali erano poliziotti, fulminati dai cecchini come i manifestanti, a conferma della bontà delle informazioni di Putin).
Insomma: Yanukovich credeva di poter gestire una fase turbolenta ma sempre politica (ambito nel quale era una "vecchia pellaccia"). Ed era lui a decidere.

Una volta fatta la frittata, Putin non potè altro che usare la propria SBU per organizzare una rocambolesca operazione di recupero di Yanukovich che (sempre stando a Putin) era invece destinato a morire in un'imboscata di uomini del Pravy Sektor, che lo aspettavano sulla strada per Kiev nel suo precitipitoso ritorno dalla dacia.

Chiaramente questa è la versione di Putin.

E questo dettaglio del salvataggio dà da pensare. Dubito che Putin si sia dato tanto da fare per motivi umanitari. Probabilmente si voleva tenere il legittimo presidente ucraino da parte, per giocarselo in qualche modo in seguito (cosa mai successa, Yanukovich è solo un pensionato russo oramai).
Forse stava già pianificando un'Ucraina spaccata in due (una "lealista" e una "golpista").
Certo è che Strelkov (il primo e famosissimo comandante del Donbass) non era "filo-russo" ma russo di nascita e passaporto. Ed era già pronto, con la sua milizia costituita e armata, alla bisogna.

Ma mettiamo pure che Putin non avesse un "piano Crimea/Donbass" nel cassetto, che non abbia subito l'improvvida decisione di Yanukovich come afferma e che sia stato colto di sorpresa dagli eventi.
Sia che abbia pianificato sia che abbia improvvisato dovrebbe comunque essere chiaro che la velocità di reazione non gli manca e che l'efficenza dei suoi servizi è notevole: forse non poteva davvero fare di più.


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makkia
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hai una visione un po' romantica e partigiana, correggimi se sbaglio, come se in guerra ci fossero buoni e cattivi.

Non proprio così in bianco e nero ma, beh, sì: nei confronti della popolazione civile ci sono eccome dei buoni e dei cattivi, in Siria.

La cosa che dicevo inzialmente (e che tu hai commentato come ingenua) è che l'esercito governativo ha più scrupoli degli jihadisti nei confronti delle popolazioni. E questo è un problema tattico, oltre che umanitario. Hanno meno mano libera, militarmente.

Il che non vuol dire che, assediando un villaggio, non bombardino o non taglino i rifornimenti.

Vuol dire che non fanno "pulizia umana" a freddo per motivi di appartenenza religiosa. Che non usano il sarin su interi villaggi per far ricadere la colpa sulla fazione opposta. Che non impongono il terrore e le esecuzioni pubbliche. Che non si danno ai rapimenti con riscatto, o non fanno traffico di petrolio, opere d'arte, schiavi, per finanziarsi.
Che provengono da una cultura e da un sistema di governo laici (con quello che significa "laico" in medio oriente, ovviamente) dove il settarismo e la Sha'ria (nella versione ultraintegralista wahabita) non sono la guida al loro agire.

atteniamoci ai fatti

Che i jihadisti siano più o meno malavitosi o bande tribali, organizzati e armati da potenze estere e che NIENTE abbiano a che vedere coi "giovani affamati di libertà" imbrogliati dalle rivoluzioni colorate (e tornati a casa da mamma e papà appena le cose si sono "irruvidite"), ti risulta coerente coi fatti?
O mi dici che Al Nusra e formazioni simili sono rispettose e interessate alla vita degli abitanti dei villaggi che conquistano e alla Democrazia (maiuscola di rigore)?
La prossima che mi racconterai è che Boko Haram sono uguali ai governativi nigeriani che gli danno la caccia?

butto lì una voce interessante: l'aviazione siriana, a differenza dell'esercito, a maggioranza sunnita, è composto quasi esclusivamente da alawiti (sia chiaro: non volgio dire che gli alawiti sono brutti, cattivi e puzzolenti).

Gli alawiti sono l'elite governativa siriana da qualcosa come 60 anni.
E scommetto che anche nell'esercito gli ufficiali esibiscono una percentuale di alawiti sproporzionata alla composizione religiosa della Siria.
E questo cosa cambia, nei fatti, rispetto al discorso se sono o meno "la stessa cosa" dei jihadisti, quando si parla di colpire le popolazioni?

E, a proposito, ma i governativi non erano "socialisti" del Ba'ath? Adesso sono religiosi alawiti...

Non sarà più semplice dire che sono siriani? E che la Siria ha una sua cultura, storia, evoluzione e composizione della società... rispetto alle quali FSA, Al Nusra, Daesh, non c'entrano una beneamata cippa-lippa?


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InvernoMuto
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Interessante la roba sull'Ucraina.
Comunque no, nel resto dell'esercito, anche nei piani alti c'è una discreta presenza di sunniti e cristiani: ora non ho tempo per andare a cercare ma sulla wiki in inglese c'è tutto l'organigramma dell'esercito, non so quanto aggiornato. L'aviazione è tutta alawita in pratica.
Per il resto si, non si può certo tacciare di pulizia umana l'esercito, anche se è innegabile che si sia macchiato di abusi intollerabili (per il mio metro di giudizio): ciò non mi permette di sostenere Assad, anche se mi rendo conto che con ogni probabilità la sua permanenza al potere sarebbe la cosa migliore per la Siria.
Giusto anche che quelli che te chiami "delle rivoluzioni colorate" si siano dissociati dalla rivoluzione. Molti anzi ora sostengono il governo.
Però scusa, perchè sei così polemico?


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makkia
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Però scusa, perchè sei così polemico?

mah... probabilmente sono più permaloso che polemico.

Nel senso che l'intento generale nell'intervenire è quello di mettere a confronto le info che ho io con quelle altrui (ad es. la composizione confessionale delle forze armate siriane o la appena accennata differenza fra il Ba'ath siriano e quello originale pan-arabo mi interesserebbe proseguirli come scambi).
Ma noto anche i "piani di discorso" altrui (liquidare sbrigativamente argomenti, un po' di sufficenza, un tono inquisitorio, roba così). Essendo appunto permaloso "me li segno" e mi tolgo i sassolini nella scarpa quando rispondo.
Il risultato è che il mio seguire il filo del ragionamento o mettere nel piatto ulteriori info possa diventare acidello anzichenò. (Non è neanche escluso che fraintenda questi piani di discorso, talvolta, ma mi picco di coglierci parecchio).

Diciamo che se fossi polemico sul serio, staremo (per es.) ancora qui a parlare di sauditi e oleodotti, con me che puntiglio ad nauseam su quello che hai detto inizialmente.
In realtà a te fregava fino a un certo punto della cosa e ho lasciato perdere. Ma il tuo tono sarcastico ("Ma anche no!" oppure "Toh, anche wiki ecc ecc") mi aveva... ehm... carezzato contropelo (e dire che non ce l'avevi neanche con me ma con omega) e ho prolungato la cosa per un paio di batti-e-ribatti.

Così per altre cosette che hai detto (intendo il modo in cui le hai dette).

E' proprio che mi capita spesso di rimbeccare questi piani di discorso, paralleli al contenuto vero e proprio, con [quella che secondo me è] pari moneta.
Sembra strano dirlo ma non è niente di personale contro Tizio o Caio, ma solo contro quella particolare sfumatura di un loro intervento.


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InvernoMuto
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Ah si si, comprendo! Il fatto è che purtroppo, avendo poco tempo da dedicare a internet (sono un incredibile caso di under 30 senza smartphone o robe simili), tendo a scrivere in maniera "naturale", di getto, quasi come se, mutatis mutandis, mi esprimessi vis-a-vis. Va da sé che la precisione e la puntualità nell'esposizione vanno in vacca, così come la grammatica. Nessuna malizia da parte mia. In quel "ma anche no" c'è da leggere uno sfortunato tentativo di entrare a gamba tesa nel discorso. Penso che si possa convenire che con gli elementi a nostra disposizione la cosa può essere aperta a varie supposizioni.
Sul Ba'ath io direi che sia quello iracheno che quello siriano abbiano da tempo preso una strada che mette nel cassetto il panarabismo. Per individuare il turning point dovrei fare un ripasso dei libri a disposizione, comunque direi che con Hafez e Saddam la cosa prese una piega radicale. Hafez predilesse l'Iran più per motivi strategici che si sono rivelati giusti che per altro. E' notorio poi che durante la prima guerra del golfo Assad abbia pugnalato alle spalle il rais. Io credo che Hafez non fosse affatto ideologizzato e che il Ba'ath abbia funto da "struttura" per molti aspetti funzionale per meglio articolare la sua visione. Per esempio, il governo di Assad babbo nei primi tempi si basava sull'assunto chiave del Baath di non prediligere la fedeltà clanico-clientelare per la scelta dei posti chiave dei vari rami dell'amministrazione. Poi (sospetto che la ribellione di fratelli musulmani abbia molto a che fare con ciò) gradualmente anche il governo di Hafez si è andata configurando come il tipico sistema mediorientale di patronage, senza comunque che gli alawiti prendessero tutti i posti: troppo pochi, e ci vuole comunque un po' di know-how.
Io credo che con Bashar la cosa sia diventata abbastanza drammatica: lui forse voleva in maniera sincera riformare il paese, ma la mancanza di spina dorsale (penso io) l'ha messo in balia del suo "cerchio magico", che ha aggravato la tendenza al sistema clientelare. Ho divagato tantissimo ma vabbè.
Comunque non trovo più la pagina wikipedia con tutti i nomi dei principali rappresentanti dell'esercito, ma ho trovato qualcosa:
https://en.wikipedia.org/wiki/Issam_Zahreddine capo della guardia repubblicana che sta eroicamente, lo riconosco, resistendo a Deir ez-Zor: Druso, e successore di Manaf Tlass, sunnita ma defezionario.
Non c'entra molto ma qui c'è un coso illustrativo sulla struttura dell'intelligence redatto da un siriano: https://www.reddit.com/r/syriancivilwar/comments/3npq15/structure_of_syrian_intelligence/


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