Spostate le Olimpiadi

La lettera inviata da oltre 100 scienziati al Comitato organizzatore delle Olimpiadi è di una gravità mai vista. Si chiede lo spostamento del più grande evento sportivo mondiale in base a legittimi ragioni di sicurezza sanitaria.
In realtà in Brasile la zika e la dengue sono a tutti gli effetti un’epidemia che oltre a poter causare disagi e in taluni casi la morte, è causa della microcefalia infantile, sicché turisti, atleti e loro familiari in quei giorni dovranno astenersi dall’ingravidare le loro donne se non vogliono correre il rischio di tornare a casa con un figlio microcefalo in gestazione.
Ma l’allarme non finisce qui: la violenza a Rio de Janeiro ha raggiunto livelli mai visti e quel che è peggio i visitatori dovranno rivolgere numerosi appelli ai santi in cui credono per non buscarsi nemmeno una influenza, perché il servizio pubblico sanitario della città è al collasso e se avessero bisogno di un medico o di un ospedale, non troverebbero nemmeno un cane ad attenderli. Il personale sanitario di Rio non riceve lo stipendio da mesi e gli ospedali sono ricolmi di ammalati nell’attesa fiduciosa di un miracolo che neanche il famoso Cristo Redentore simbolo della città riesce più a fare.

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