Strage al mercatino di Natale a Berlino. Attentato o ubriachi al volante?

Sale il bilancio delle vittime della strage al mercatino di Natale. 12 vittime e 48 feriti. Al momento le autorità hanno in custodia solo un uomo di origini pakistane. Uno dei conducenti, un polacco cugino del proprietario dell’azienda di trasporti è stato trovato morto in cabina. Probabilmente ucciso dalla Polizia.

IL TIR DALL’ITALIA DESTINAZIONE POLONIA – Il tir polacco che trasportava acciaio era partito dall’Italia per la Polonia. Doveva fare una sosta a Berlino non si sa bene per cosa. Per raggiungere la Polonia, il tir avrà percorso il Brennero, per dirigersi a Innsbruck, in Austria, e poi in Germania ha imboccato l’autostrada per Monaco, Norimberga, Lipsia fino a Berlino. Dalla capitale tedesca in pochi chilometri si è a nord della Polonia.

L’IPOTESI DELL’INCIDENTE – Le autorità, rispetto alla prima ipotesi dell’attentato, iniziano a essere più prudenti. Non si esclude possa trattarsi di un tragico incidente. Un incidente che somiglia, per modus operandi, alla strage di Nizza della scorsa estate dove un camion guidato da uno jihadista ha provocato oltre 80 morti. Tra le ipotesi, accanto a quella dell’attentato spunta quella di una coppia di autisti ubriachi. Non è improbabile.

LA DINAMICA E I PRIMI DUBBI SULL’ATTENTATO – Il mezzo pesante percorreva a velocità sostenuta l’arteria a 4 corsie in mezzo alla quale, sul marciapiede, era stato allestito il mercatino di Natale. Alle 20.15 il grosso camion è piombato addosso alle bancarelle finendo la propria corsa sulla carreggiata opposta, colpendo e trascinando con sé circa 60 persone. Potrebbe essere sbandato con il suo carico pesante? Non è chiaro. Di certo c’è, che come appare dalle immagini, il Tir ha “tagliato” di traverso il marciapiede con al centro le bancarelle. Se si voleva fare più vittime era sufficiente stare dritti e percorrere tutto il tratto del mercatino. Il tir, evidentemente, poteva percorrere lo stradone del mercatino, altrimenti sarebbe stato bloccato molto prima.

IL MEZZO SPARITO DAL GPS – Il proprietario del mezzo ha ripetuto che con il Tir ha avuto contatti fino alle 16, poi è scomparso dal sistema Gps. E’ come se fosse sparito dai “radar”. Cosa sia successo in quelle quattro ore e mezza è al vaglio degli inquirenti. L’ipotesi parallela all’incidente su cui si sta lavorando è quella che il cugino del proprietario sia stato sequestrato sotto minaccia dal conducente pakistano e il mezzo dirottato.

L’UNICA CERTEZZA, LE VITTIME – Sono molti gli interrogativi sulla strage di Natale. Restano le certezze di 12 vite spezzate e circa 50 feriti di cui alcuni in condizioni critiche. Martedì è stata fissata una conferenza stampa durante la quale sarà fatto il punto sulle indagini.

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