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Svizzera, Referendum sul reddito di cittadinanza


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Svizzera, uno stipendio per tutti
Referendum sul reddito di cittadinanza

E' la tesi del sociologo Bernard Kundig, esponente elvetico della piattaforma mondiale BIEN, acronimo di Basic Income Earth Network. Un movimento, fondato nel 2001, presente in molti Paesi. Al posto del ginepraio di deduzioni fiscali, sussidi e pensioni minime, verrebbe corrisposto un reddito di base incondizionato"

di FRANCO ZANTONELLI

LUGANO - Il sogno di un reddito di cittadinanza, come quello accarezzato dal Movimento 5 Stelle, potrebbe, presto, diventare realtà, in Svizzera. Quantomeno gli elettori si ritroveranno ad esprimersi, al riguardo. Stando ai promotori è, infatti, riuscita la raccolta delle 100 mila firme necessarie per il referendum su un reddito minimo garantito di 2500 franchi mensili, circa 2000 euro, per ogni cittadino maggiorenne. Quelli che non hanno, invece, ancora, compiuto i 18 anni riceverebbero, dalla nascita, l'equivalente di 500 euro. Il reddito di cittadinanza svizzero non sarebbe "subordinato ad alcuna contro prestazione", né è da considerarsi "sostitutivo di un salario o di un'indennità perduti". Inoltre è da ritenersi "individuale", nel senso che verrebbe "corrisposto ai singoli e non alle famiglie".

"È l'unico modo per preservare l'umanità dall'agonia del capitalismo, consentendole un atterraggio in dolcezza senza eccessivi traumi", la tesi del sociologo Bernard Kundig, esponente elvetico della piattaforma mondiale BIEN, acronimo di Basic Income Earth Network. Un movimento, fondato nel 2001, presente in molti Paesi il quale, come spiega Kundig, chiede che "al posto del ginepraio di deduzioni fiscali, sussidi e pensioni minime, venga corrisposto un reddito di base incondizionato". Ovvero una sorta di "dividendo sociale, come qualcuno preferisce definirlo". "Con il reddito di base garantito i cittadini sarebbero sollevati dalla necessità di trovare un lavoro, peraltro sempre più raro, ad ogni costo, disponendo della possibilità di scegliere l'attività a loro più congegniale, per contribuire al processo sociale e a porre le basi di una società postindustriale rispettosa della natura", prosegue il sociologo svizzero. Il quale, avendo un occhio di riguardo per la Grecia, vedrebbe di buon occhio l'applicazione di questo progetto, a quel Paese.

"In Grecia- afferma Kundig -lo Stato risparmia sulla spesa e rischia di fallire lo stesso. Magari, invertendo la tendenza, quindi, tornando a spendere, potrebbero salvarsi". "A condizione che la spesa pubblica contribuisca a formare un reddito, all'interno dell'economia nazionale", mette in guardia, però, l'economista Sergio Rossi, dell'università di Friburgo. "Concettualmente - afferma Rossi - l'idea del reddito minimo è interessante, si può condividerla, però bisogna vedere come finanziarla". Per quanto riguarda la Svizzera Rossi spiega che, per concretizzare l'ipotessi del reddito di cittadinanza "occorrebbero, a occhio e croce, 400 miliardi di franchi". Ovvero circa 320 miliardi di euro "la metà dei quali verrebbero dirottati dalle assicurazioni sociali che, a quel punto, non verrebbero più erogate". Il "ginepraio" cui accenna Kundig, infatti, sparirebbe. La metà che manca, secondo il professor Rossi, si potrebbe recuperare "spostando il carico fiscale dal lavoro verso il capitale, quindi tassando la ricchezza". Il che significa, tuttavia, porre una seria ipoteca sull'esito del referendum, che finirebbe per essere condizionato dal timore di un improvviso impoverimento della Svizzera, a causa di un esodo massicio dei ricchi e dei loro averi, verso altri paradisi fiscali.

(03 maggio 2013)

http://www.repubblica.it/economia/2013/05/03/news/svizzera_uno_stipendio_per_tutti_referendum_sul_reddito_di_cittadinanza-57967889/


Citazione
vic
 vic
Illustrious Member
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Repubblica, come al solito confonde roma per toma.

Il referendum e' sempre abrogativo di una legge.
Se si tratta di introdurre una nuova legge su base popolare, la cosa si chiama INIZIATIVA.
Poiche' l'italiano e' una delle lingue ufficiali della Svizzera, si pregano i giornalisti di Repubblica di rispettare la corretta dicitura e di non stravolgere la lingua come a loro conviene. Ok, si sa che l'ignoranza in Italia avanza con la forza di uno tsunami, ma un minimo di sforzo lo si puo' fare ugualmente. Che ne direste se un commentatore di calcio all'improvviso si mettesse a chiamare corner il rigore e guardalinea l'arbitro, oppure massaggiatore l'allenatore?
Oddio, Orwell aveva immaginato anche di peggio!

Veniamo al nocciolo della questione.
Per ora i media locali parlano dell'iniziativa socialista riuscita per l'introduzione di un salario minimo di 4000 sFr. Il popolo sara' chiamato prossimamente ad esprimersi. A quanto pare non ha molte possibilita' di spuntarla al voto, ma sono solo voci di corridoio. che si sa valgono quel che valgono.
Poi e' in corso da parte dei Verdi la raccolta delle firme per un'iniziativa cantonale ticinese sempre sul tema del salario minimo. E' probabile che ce la facciano a reperire le firme necessarie, in quanto molti anche non Verdi sono d'accordo sull'idea.

Mi pare alquanto strano che i media locali non parlino affatto di questa iniziativa sul reddito di cittadinanza citata da Repubblica. Domani escono i domenicali, che solitamente sono lesti a buttarsi su questo tipo di notizie. Aspettiamo dunque un po' per vedere se qualcuno si sveglia oppure se era la solita informazione manipolata da Repubblica, non si sa cui bono.

Una cosa e' comunque certa: di iniziativa si deve trattare e non di referendum. Te capi' Repubblica! Iniziativa, iniziativa, iniziativa, iniziativa .. ad libitum. Utile in questo caso utilizzare una corona del rosario da 100mila grani. Amen.


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