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Teheran, nessun italiano al concorso di satira sulla Shoah


helios
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Teheran, nessun italiano al concorso di satira sulla Shoah
Achille Superbi e Agim Sulaj non pareciperanno al concorso, nato come risposta islamica alle caricature di Maometto, pubblicate nel 2005 dal danese Jyllands-Posten.

Redazione1
mercoledì 22 aprile 2015 16:00

Non ci saranno disegnatori italiani all'International Holocaust Contest di Teheran, il concorso sulla satira che prende di mira la Shoah. Lo hanno precisato Achille Superbi, noto per le caricature di calciatori e attori, e Agim Sulaj, illustratore italo-albanese, premiato dall'Onu. I disegnatori erano stati accusati di essere due dei partecipanti alla manifestazione. Superbi e Sulaj però sono passati al contrattaco, sostenendo di essere stati oggetto di «attacchi gravissimi su alcuni quotidiani sulla base di una non notizia». «Sarebbe stato sufficiente controllare il sito del concorso per vedere che l'Italia non partecipa», hanno affermato.

«È una vicenda incredibile, nessuno ha cercato di verificare l'informazione - ha spiegato Superbi che lavora al Centro Produzione Rai di Torino - e c'è stato un susseguirsi di interventi che si sono caricati di falsità e insulti. Ho passato una settimana a scrivere smentite ai giornali e ai siti, ho anche avuto una corrispondenza con una dirigente dell'Associazione Italia-Israele.Ho cercato di chiarire ma gli insulti sui blog restano, qualcuno continuerà a pensare che sia vero. Non mi sarei mai aspettato di trovarmi coinvolto in una vicenda del genere, anche perchè io faccio caricature e non vignette: è come se accusassero un calciatore di essersi dopato al Giro d'Italia».

«Con la Shoah non si scherza. È stato un grave errore, qualcosa di vergognoso. Non ho mai fatto una vignetta o un disegno contro Israele, non ho mai toccato temi estremi», gli ha fatto eco Sulaj che ha parlato di una «vicenda brutta, dolorosa, frutto di una grande leggerezza visto che sarebbe stato sufficiente collegarsi al sito del concorso». Poi ha aggiunto: «Sono diversi giorni che non riesco a lavorare, passo il tempo a fare smentite». Sia Superbi sia Solaj adesso si sono rivolti ai propri legali per valutare come procedere contro chi «li ha tirato ingiustamente in ballo».

Il concorso è stato promosso dal quotidiano iraniano Hamshahri per denunciare, come si legge nella presentazione, «l'ipocrisia occidentale sulla libertà di parola.In Occidente è impossibile scherzare sopra o addirittura discutere alcuni temi legati al giudaismo come l'Olocausto» hanno spiegato gli organizzatori. L'evento è la risposta islamica alle caricature di Maometto, pubblicate nel 2005 dal danese Jyllands-Posten.

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=72581&typeb=0&Teheran-nessun-italiano-al-concorso-di-satira-sulla-Shoah


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eresiarca
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Vabbè, è già stato detto, no, che è "l'unica religione rimasta"?
Durerà finché saremo servi dell'America, poi tutto tornerà alla normalità e si potrà riparlare di storia, e non di teologia.


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AlbertoConti
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Post: 1539
 

La "Shoah" sta ad "Allah" come un gavettone sta alla mamma.

Vergognarsi per l'una e non vergognarsi per l'altro da la misura della miseria umana, tendente al diabolico. Gli insulti a quei due sono medaglie, ma i poveretti le rinnegano, ponendosi così sullo stesso piano dei miserabili che li "condannano ingiustamente". Da vomitare.


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helios
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La "Shoah" sta ad "Allah" come un gavettone sta alla mamma.

la shoah non può essere Allah. Casomai potresti fare un paragone fra Yawè e Allah.
In ogni caso gli iraniani hanno indetto il concorso per determinati motivi specificati nell'articolo: Il concorso è stato promosso dal quotidiano iraniano Hamshahri per denunciare, come si legge nella presentazione, «l'ipocrisia occidentale sulla libertà di parola.

E credo che nessuno possa dire che non è vero che in occidente la libertà di parola è ipocrita. E l'ipocrisia è anche quello di dire che gli iraniani non possono fare contro vignette satiriche.

Qui l'unica cosa di cui si dovrebbero vergonarsi tutti è quella di essersi sempre piegati alle menzogne e tali menzogne farle deviare verso una religione.
E qui ci troveremo a capire come mai le menzogne dei sionisti/ebrei non siano tali (e hanno bisogno di leggi a sostegno) mentre quelle dei musulmani sono sempre e comunque tali anche senza motivazione.
Metterli insieme nello stesso calderone è insensato considerata la disparità
costruita ad arte fino al giorno d'oggi.


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Jor-el
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Colpisci 2, educali tutti.


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helios
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Colpisci 2, educali tutti.

veramente qui si vorrebbe mettere tutti e due sullo stesso piano quando la disparità è enorme e ben programmata.

Da notare nell'articolo quanto esposto sui presunti vignettisti italiani e la persecuzione avuta.

La libertà di espressione nel nostro paese esiste?


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