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TI - la frangia barricadera della Lega


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http://www.ticinonews.ch/ticino/335906/preventivo-2017-un-no-difficile-ma-ponderato

Preventivo 2017: "Un no difficile, ma ponderato"
La frangia barricadera della Lega cita Churchill e spiega perché ha bocciato il documento: "Non ci pieghiamo"

15 dicembre 2016

La "frangia barricadera" della Lega, che ieri ha votato contro il Preventivo 2017, tiene a precisare le ragioni che hanno portato a fare una scelta del genere, staccandosi dal resto del gruppo parlamentare.

"Il nostro No al Preventivo 2017 è frutto di un percorso politico e personale difficile e ponderato" si legge nella nota firmata dai deputati Boris Bignasca, Sabrina Aldi e Gianmaria Frapolli. "Il nostro No al preventivo parte dall’osservazione della grave crisi economica che colpisce le famiglie e le piccole e medie imprese ticinesi. Il nostro No al preventivo riguarda la nostra coscienza e la nostra idea per rilanciare questo paese che amiamo profondamente e che ha bisogno di un cambio di rotta".

In seguito i tre deputati citano Winston Churchill: “Una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico”.

"Purtroppo il Canton Ticino" proseguono i tre deputati, "ha scelto da anni la via del “tassa e spendi” facendo aumentare i costi dello Stato per l’amministrazione e per i sussidi a tutti (stranieri compresi) in maniera incontrollata. Già diversi mesi fa abbiamo mandato a governo e commissione della gestione le nostre proposte per fare dei piccoli passi per diminuire la spesa dello Stato e conseguentemente riuscire ad aver quel margine fondamentale per ridurre l’imposizione fiscale e raggiungere gli altri cantoni, che già da anni purtroppo hanno una fiscalità più vantaggiosa della nostra".

I tre deputati precisano infine le loro richieste: "Noi chiediamo ad esempio l’eliminazione dei sussidi pubblici per gli stranieri con permesso B, la limitazione della spesa per gli asilanti a quanto ci viene riversato dalla Confederazione, il blocco delle assunzioni nell’amministrazione, la riduzione degli stipendi degli alti funzionari, il blocco della spesa per beni e servizi e infine l’approvazione di misure tese a bloccare la libera circolazione indiscriminata che in questi anni ha creato in Ticino un mercato del lavoro malsano".

Bignasca, Aldi e Frapolli concludono ribadendo la loro volontà, in quanto deputati, a mettere al primo posto "il benessere di questo paese e dei cittadini che hanno diritto di poter continuare a sperare nel futuro e per fare questo non ci piegheremo mai a qualsiasi diktat partitico o governativo, continuando ad esercitare la nostra attività liberamente".


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vic
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Saro' fuori strada, ma io vedo in questa frangia barricadera come una nuova generazione che vuol farsi sentire e che vuol ragionare con la propria testa.

Non sto a tediarvi troppo con le accuse e controaccuse fra i partiti su questa faccenda del preventivo 2017, clamorosamente non approvato in parlamento. Andate sul http://www.liberatv.ch e trovate frecciatine di tutti i tipi. Intanto i colonnelli della Lega, quelli piu' anziani (40-50-enni suppergiu'), hanno dato le dimissione dalla commissione della gestione. Un modo per dire: Boris vacci tu, forse?


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