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Troika ad Atene,violato divieto di manifestare, scontri


marcopa
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Violato il divieto di manifestare contro la troika, scontri ad Atene

Mercoledì, 02 Aprile 2014 11:14
Marco Santopadre

Proseguono anche oggi ad Atene le riunioni dell'Eurogruppo e dell'Ecofin – organismi finanziari ed economici dell’Unione Europea - mentre ieri circa 20 mila manifestanti sono scesi in piazza in diversi punti della capitale ellenica nonostante il divieto di manifestazione imposto dal Ministero degli Interni del governo Samaras. Le autorità greche avevano vietato ogni tipo di protesta in tutto il centro di Atene in contemporanea con l'incontro dei ministri delle Finanze dell'eurozona e poi di tutti quelli dell'Ue, ma migliaia di militanti dei partiti di sinistra, dei sindacati e delle organizzazioni sociali sono scesi comunque in piazza violando e contestando il divieto.

Ieri sera a poca distanza dal parlamento la polizia ha disperso con lacrimogeni e granate stordenti alcuni gruppi di dimostranti che avevano tentato di sfondare un cordone che bloccava l’accesso a piazza Syntagma, antistante il parlamento.

I manifestanti, in particolare quelli aderenti alla coalizione della sinistra radicale Antarsya, cercavano di raggiungere lo Zappeion, l’edificio contiguo al Parlamento dove si era svolta la riunione informale dell’Eurogruppo, e per bloccarli i reparti speciali della polizia in assetto antisommossa hanno fatto ricorso alle cariche ma anche ad un fitto lancio di lacrimogeni e all’uso di granate stordenti. Una parte dei dimostranti ha risposto con bottiglie e pietre alle ulteriori cariche dei Delta e dei Mat, gli scontri sono proseguiti nelle vie adiacenti a Syntagma e poi il grosso dei manifestanti aderenti alle organizzazioni della sinistra libertaria si sono ritirati nel quartiere di Exarchia. Si segnalano alcuni feriti lievi – soprattutto intossicati dai gas CS – parecchi fermati poi rilasciati e quattro manifestanti arrestati ieri sera e che stamattina saranno processati per direttissima.

Sia ieri che oggi sindacati e partiti di sinistra hanno contestato i diktat dell’Unione Europea e le nuove misure di cosiddetta austerity accettate dalla maggioranza parlamentare formata dalla destra di Nea Dimokratia e dai socialisti. La Gsee e l'Adedy, i due maggiori sindacati del Paese che raggruppano rispettivamente i dipendenti del settore privato e di quello pubblico, insieme con il partito Syriza (sinistra all'opposizione) e alla Federazione nazionale insegnanti delle Scuole Medie e Superiori (Olme), hanno manifestato ieri pomeriggio alle 18 in piazza Clathmonos “per protestare contro le ripercussioni che le misure di austerità adottate dal governo hanno sulla vita dei cittadini" mentre gli aderenti al sindacato comunista Pame hanno affollato piazza Omonia, sempre nel centro della capitale ellenica blindata da migliaia di agenti di polizia. Scenario che potrebbe ripetersi il prossimo 11 aprile quando a portare ordini all’esecutivo ellenico dovrebbe essere direttamente la cancelliera tedesca Angela Merkel, almeno stando alle anticipazioni fornite ieri dal quotidiano Sueddeutsche Zeitung.................................

l' articolo integrale si può leggere al link:

http://www.contropiano.org/internazionale/item/23162-violato-il-divieto-di-manifestare-contro-la-troika-scontri-ad-ate

video di Repubblica al link:

http://video.repubblica.it/dossier/crisi-grecia-2011/grecia-notte-di-scontri-ad-atene/161262/159753

al momento dell' invio del mio post 3.447 visualizzazioni

video presenti nell' articolo precedente di Contropiano al link:

1)

http://www.youtube.com/watch?v=uv-r6JAGAY4

video di 9' 09''

al momento dell' invio del mio post più di 500 visualizzazioni

2)

http://www.youtube.com/watch?v=2yokJuO_Iv4

video 1' 56''

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Citazione
marcopa
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Con il post che avevo inviato ieri "Tsipras ad Atene manifesta contro la Toika senza autorizzazione. E il 12 aprile ? (ovviamente riferito alla manifestazione di Roma contro l'Ue, l' austerità, la precarietà),

era nata una piccola discussione che ruotava attorno a:

-Tsipras ad Atene e lista Tsipras in Italia,

-lista Tsipras e manifestazione del 12 aprile,

-movimenti, movimenti antagonisti, sinistra politica "attuale"

L' articolo della Rete dei Comunisti che segue lo ritengo rientrare in questa discussione.

I temi sono grossi e importanti, questi sono solo accenni (e non sempre riescono chiari)

Ritengo utile però mettere insieme tre quattro temi che solitamente sono discussi dai soggetti interessati solo nella sua nicchia (quasi sempre piccola).

Marcopa

Rete dei Comunisti in piazza il 12 aprile
Mercoledì, 02 Aprile 2014 10:08

Il 12 aprile la Rete dei Comunisti sarà in piazza nella manifestazione nazionale convocata contro la Troika e il Jobs Act del governo Renzi.

Saremo in piazza perché il posto dei comunisti è lì dove si manifesta il conflitto sociale e viene indicata la divaricazione tra i diktat degli apparati della classe dominante e gli interessi popolari.

La Rete dei Comunisti aderisce alla manifestazione del 12 aprile perché gli apparati di consenso verso l'ineluttabilità dell'Unione Europea e del governo Renzi devono verificare che c'è un pezzo di società in carne ed ossa che non accetta i riti del teatrino della politica.

Questo pezzo di società, composto da lavoratori, disoccupati, settori popolari e pezzi di ceti medi bruscamente proletarizzati, loro malgrado, oggi sarebbe largamente maggioritario, reso tale dalle misure di austerità e dall'impoverimento imposti dall'Unione Europea.

Ed è proprio in questo dato che leggiamo anche i limiti della manifestazione del 12 aprile.

Lo stesso avversario di classe è stato costretto a registrare il successo politico ottenuto dalla due giorni di mobilitazione sociale, sindacale e politica del 18 e 19 ottobre scorsi. L'alleanza tra movimenti, sindacati conflittuali e organizzazioni anticapitaliste in quella occasione ha dimostrato la propria forza ma soprattutto le sue possibilità.

Quell'esperienza aveva tutte le carte in regola per intercettare e organizzare il crescente ripudio di massa dei diktat dell'Unione Europea, dei vincoli dei suoi trattati, dell'ideologia che ispira la sua sua funzione.

Aver abbassato il tiro nell'individuazione dell'apparato del nemico principale per le classi popolari in Europa – l'imperialismo europeo e il suo progetto sovranazionale – da un lato regala spazi alla destra in Italia e in Europa, dall'altro rende meno leggibili sia le rivendicazioni concrete che quelle generali.

Riteniamo per questo che la manifestazione del 12 aprile vada portata a conclusione come tappa per una nuova mobilitazione nazionale, più chiara nei contenuti, in vista del semestre europeo a guida italiana che inizia a fine giugno e del vertice europeo sulla disoccupazione che in qualche modo ne rappresenta il primo passaggio.

Lavoreremo fin da subito affinché questi appuntamenti recuperino la forza del 18 e 19 ottobre e indichino chiaramente che la rottura dell'Unione Europea – dunque dell'apparato del polo imperialista europeo – abbia l'adeguata centralità nella piattaforma e nei momenti di confronto e costruzione delle prossime mobilitazioni.


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radisol
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Mercoledì 02 Aprile 2014 10:57

Grecia: Troika go home! Migliaia di manifestanti sfidano i divieti, invadendo la capitale

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Ieri più di 15 mila manifestanti hanno invaso le vie di Atene nonostante il divieto imposto dal ministro dell'interno che vietava manifestazioni e raduni nella città dalle 6 del mattino fino alle 23 sia per ieri sia per il giorno d'oggi. Questa restrizione, che ormai ha collezionato molteplici precedenti durante le visite ufficiali dei politici europei, è dovuta alla presenza dei ministri delle finanze per la riunione dell'Ecofin che ha luogo nell'edificio dello Zappeion, adiacente al Parlamento greco. Le vie circostanti sono state completamente blindate da migliaia di agenti e mezzi della polizia e dai Mat, diverse stazioni metro sono state chiuse, creando un'atmosfera surreale.
Nonostante la pesante militarizzazione della città e i divieti imposti sul momento, migliaia di cittadini greci hanno sfidato questi provvedimenti imposti dall'alto con arroganza per permettere a un gruppo di politici di banchettare indisturbati, prescrivendo altre ricette di austerity. Partiti dell'opposizione, sindacati del settore sia pubblico sia privato, organizzazioni studentesche e politiche, insegnanti e cittadini semplici hanno dato vita a tre concentramenti nella capitale ellenica dalle 18, rivendicando il proprio diritto di camminare per le vie della città senza divieti e zone rosse imposte all'ultimo minuto. In piazza Clathmonos i sindacati, il partito dell'opposizione Syriza e l'organizzazione nazionale degli insegnanti hanno manifestato contro il provvedimento approvato l'altroieri in parlamento con 152 voti favorevoli su 300 per l'adozione di altre misure e riforme d'austerity: condizioni essenziali richieste dalla troika per accedere alla successiva tranche di 9,3 miliardi di prestiti. Provvedimenti che colpiranno soprattutto il settore dell'istruzione, dei trasporti (in particolare quello marittimo) e dell'agricoltura. Il secondo concentramento ha avuto luogo in piazza Omonia con altri sindacati e organizzazioni politiche, i quali sono poi partiti in corteo per le vie centrali della città. Il terzo concentramento verso le 19.30 è giunto nelle vicinanze di piazza Syntagma, dove si trovano il Parlamento e lo Zappeion. La zona era del tutto blindata dalla polizia, dalle squadre speciali dei Mat e i Delta (agenti in moto) che pattugliavano le via adiacenti. Un gruppo di manifestanti ha tentato di sfondare un cordone di poliziotti per raggiungere lo Zappeion per ricordare ai politici che la popolazione greca non è più disposta a subire supinamente i diktat della troika. Gli agenti hanno caricato brutalmente i manifestanti, manganellando, usando anche lo spray urticante e tirando calci e pugni, in seguito hanno tirato lacrimogeni e granate stordenti per disperdere la folla. Diverse persone sono rimaste ferite e intossicate dai lacrimogeni e almeno 8 sono state arrestate, di cui quattro sono state rilasciate in serata e altre quattro sono state processate stamattina per direttissima.

Inoltre, da ieri mattina è iniziato lo sciopero indetto dalla Federazione Nazionale dei Lavoratori Marittimi, la quale si vuole opporre ai tagli imminenti al settore. Fino a stamattina il trasporto marittimo è stato completamente bloccato con le nave e i traghetti fermi nei porti, ma i portuali minacciano di dichiarare sciopero a oltranza, se il governo non ritira immediatamente il nuovo disegno legge.

Nel frattempo, all'interno dello Zappeion la troika ha deciso di accordare la terza tranche d'aiuti a patto che il governo Samaras applichi almeno altre sei specifiche misure per “razionalizzare” la spesa pubblica del paese ellenico, ovvero a patto che vengano applicati altre misure d'austerity e nuovi tagli ai settori pubblici. Con questo prestito la Grecia totalizza 240 miliardi di prestiti totali, una disoccupazione alle stelle a 27,5% , ulteriori tagli e riforme per la popolazione greca che ormai da sei anni è messa in ginocchio grazie alle cure della Bce, Fmi e Commissione Europea.

http://www.infoaut.org/index.php/blog/conflitti-globali/item/11281-grecia

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Considerazioni personali

La Rete dei Comunisti ha senz'altro il merito, soprattutto grazie al collegato sindacato Usb e soprattutto alla Usb degli inquilini, l'Asia, di essere del tutto interna alle lotte sociali in essere ... praticamente, insieme alla più ampia aggregazione Ross@ di cui fa parte ... è l'unica organizzazione politica che può vantare questo merito ..

Ed ha anche il merito di essere aliena da qualsiasi velleità elettoralistica rispetto alle prossime elezioni europee ...

Una volta detto questo, però, la sua presa di posizione, pubblicata sopra da marcopa ... pur avendo delle ragioni, ad esempio la necessità di una maggiore insistenza sui "vincoli europei" che è comunque presente nella mobilitazione sociale ma certo avrebbe potuto essere più netta ... mi da l'impressione, peraltro conoscendoli bene personalmente tutti da almeno un quarto di secolo, di quelli che fanno un pò come il gatto che, non riuscendo ad arrivare al lardo, dice che è rancido ... "se non riesco ad esercitare una mia egemonia su questo movimento, dico che è fortemente carente" ... vecchia usanza vetero-comunista ...

Trovo poi veramente paradossale che chi, giustamente ed in tempi non sospetti, ha fatto a suo tempo la scelta di separare formalmente ed in modo netto l'attività social/sindacale da quella più strettamente politica ... creando appunto un più ampio sindacato di riferimento, prima le RdB poi confluite nella Cub ed infine la Usb, poi oggi morda il freno rispetto a questa sacrosanta "autonomia del sociale" e dei movimenti ...

Ci vedo un pò di oggettiva schizofrenia ...


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dana74
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un pò di cine in vista delle Europee.

Ricordo quante volte, personaggi vari hanno circondato il parlamento.

Mi chiedo se si premuravano di tenere la gente fuori più che realmente tentare di capeggiare un assalto.

C'erano i sindacati e quelli di tsipras


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radisol
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un pò di cine in vista delle Europee.

Ricordo quante volte, personaggi vari hanno circondato il parlamento.

Mi chiedo se si premuravano di tenere la gente fuori più che realmente tentare di capeggiare un assalto.

C'erano i sindacati e quelli di tsipras

Veramente era una manifestazione di tutti i sindacati greci, anche quelli di destra ... mi sembra il tredicesimo sciopero generale dall'inizio della crisi ... e già il secondo del 2014 ...

E gli scontri li hanno fatti soprattutto gli anarchici, che certo non hanno pruriti elettorali ...

Tra l'altro, va detto che Syriza non ha mai avuto alcun ruolo "egemone" nei movimenti sociali di massa in Grecia ... è un partito, anzi una coalizione di partiti, molto "mediatico" ma non ha chissà quale radicamento di massa .... e nemmeno chissà quale apparato organizzativo militante .... anche se certamente, un pò come il M5S in Italia, finisce per prendere la grandissima parte dei voti di chi protesta nelle strade ...


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marcopa
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Chiudo velocemente, da parte mia, questo dibattito rimandando ad altri nei prossimi giorni.

Oggi è il 3 aprile,

a Roma c'e' una manifestazione nazionale il 12 aprile contro la Troika, l' austerità, la precarietà.

Altri temi come il diritto all' abitare sono centrali nella mobilitazione, e giustamente,

soprattutto a Roma c'e' una emergenza casa, sfratti e sgomberi molto grande,

ieri uscendo dalla biblioteca di Corviale mi sono imbattutto in un tentativo di bloccare la Portuense, importante strada di Roma,

come reazione ad uno sfratto (uno sgombero isolato, non ho capito e sarebbe da capire)

c'erano qualche decina di persone, quasi totalmente giovanissime, donne e persino bambini. Cercate su google, video corriere.it - tensione polizia manifestanti sfratto portuense -

Ma in questi dieci giorni la manifestazione può essere costruita in modo sufficiente ma con effetti poi non duraturi

o in un modo che al contrario cambi l' atteggiamento di movimenti, soggetti sociali, soggetti politici,

in questa gravissima crisi che stiamo vivendo,

quindi ne riparleremo ed è bene farlo subito,

Alla prossima....


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