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21 Luglio 2016 9:46
Trump, intervista shock: "La Nato? E' un optional"
In Turchia il candidato Gop "non farebbe pressione per chiedere il rispetto dei diritti umani"
dal nostro inviato FEDERICO RAMPINI
CLEVELAND - Make America First Again. Il tema della terza giornata della convention è la politica estera: rifare l'America "prima" come una volta, ristabilirne il primato e la leadership globale. Ma per un presidente Trump sarebbe un primato molto solitario. Isolazionista. Un messaggio inquietante per gli alleati, a cominciare dall'Europa. In un'intervista al New York Times il candidato repubblicano fa a pezzi il principio della solidarietà atlantica, riduce la Nato a un optional. Un messaggio che rilancia anche i sospetti sulle sue simpatie per Vladimir Putin. Interrogato sul comportamento che adotterebbe - una volta alla Casa Bianca - di fronte a un'eventuale aggressione della Russia contro uno dei Paesi Baltici (membri della Nato), Trump risponde che valuterebbe a seconda dei casi.
Prima di decidere un intervento militare in difesa dell'alleato attaccato, si chiederebbe se il paese aggredito "ha rispettato tutti i suoi doveri verso di noi". Una frase esplosiva, perché calpesta il trattato atlantico: la Nato si fonda sull'obbligo di difesa collettiva nel caso che un paese membro subisca un attacco. Non è un optional. Rendere facoltativa la solidarietà atlantica è un regalo insperato per Putin. Che non a caso ha mostrato una spiccata simpatia verso Trump fin dall'inizio della campagna elettorale.
In un altro passaggio dell'intervista al New York Times, interrogato sulla stretta autoritaria di Erdogan in Turchia, il candidato repubblicano ha detto che una volta presidente non farebbe pressione sul governo turco né su altri regimi autoritari per chiedere il rispetto dei diritti umani. "Non possiamo dare lezioni ad altri - ha detto Trump - se da noi c'è chi uccide i poliziotti a sangue freddo". Infine Trump ha ribadito il suo tradizionale protezionismo, confermando la promessa di ri-negoziare o cancellare i trattati di libero scambio.
21 Luglio 2016 9:57
Sempre più interessante questo Trump, speriamo in bene.
21 Luglio 2016 18:42
Per principio non mi fido mai di uno yankee. Premesso ciò, staremo a vedere se si tratta delle solite chiacchiere preelettorali o di qualcosa di più concreto. Di sicuro, c'è solo da sperare che quel popolo di babbei non elegga la Clinton a presidente, per quanto alla fine, i presidenti americani non sono altro che dei fantocci controllati e mossi dai veri potenti della Terra, nella meravigliosa puppetcrazia americana.