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Tu protesti? E noi sospendiamo la democrazia


mastermind
Reputable Member
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La notizia è di quelle sconcertanti. L'articolo che la riporta, però, è ancora più incredibile.

In breve: il Parlamento inglese sta per approvare il Planning Bill, una legge che renderà di fatto impossibile opporsi alle varie opere pubbliche in programma e alle quali i sudditi di Sua Maestà si mostrano poco propensi. Centrali nucleari, Alta Velocità, aeroporti... storie già sentite, insomma.

Sentite forse da noialtri, ma non da La Stampa che riporta la cosa così:

Per la prima volta, uno Stato democratico impedirà ai cittadini di fare valere le loro proteste quando un’autostrada, un aeroporto, una ferrovia, una centrale nucleare o un impianto eolico deve essere costruito sul loro territorio.

Cascano dal pero, insomma. Come se qui non si stesse mandando l'esercito. Ma il seguito è ancora più surreale. Ad esempio:

Molti parlamentari, sia laburisti che conservatori, hanno espresso dubbi sul provvedimento (...). Dal loro punto di vista, oltre alla democrazia, bisogna difendere la rappresentatività parlamentare e - anche se non lo dicono - la possibilità di sfilare in testa al corteo di protesta ed essere intervistati dalla tv.

Insomma, La Stampa insinua che se un Parlamentare eletto difende il diritto dei cittadini ad opporsi, in realtà lo faccia per il meschino interesse di capeggiare cortei e finire in TV. Comprensibile, d'altronde: i giornalisti italiani non sono abituati ad aver a che fare con Parlamentari che difendono la democrazia. Ci hanno perso la mano.

Ma proseguendo è ancora meglio. Sentite qua:

Comunque la si giudichi, la nuova legge inglese costituirà un precedente importante per tutte le democrazie che sono alle prese con sfide che non riescono a governare. Forse, se vorremo fermare la Cina, dovremo come i cinesi fare prevalere l’interesse pubblico su quello privato.

Fantastico. L'autore del pezzo auspica una svolta di tipo cinese (avete presente? Ciò che si chiama "calpestare i diritti umani", in altre scelte occasioni), ovvero un bell'approccio dittatoriale del genere quanno ce vò, ce vò.

Esagero? Ma per niente, infatti ecco il gran finale.

Molti autorevoli esperti sostengono che la crisi dell’energia, del cibo e dei mutamenti climatici rappresentano ormai un pericolo maggiore del terrorismo per la sicurezza nazionale degli stati. Per affrontarlo con la fretta che è necessaria, sembra pensare Gordon Brown, non c’è altro modo che sospendere la democrazia.

Capito? Papale papale, ce lo dicono proprio in faccia. Arriva la crisi (lodevole ammissione) e quindi la si deve affrontare senza andare troppo per il sottile, con le maniere spicce. Come coi terroristi. Che, viene l'atroce sospetto, saremmo poi noi cittadini: che di crisi invece sappiamo tutto, ma non siamo tenuti neppure a dare suggerimenti.

Zitto, e nuota.

Debora Billi
Crisis
26.06.2008

Fonte: http://crisis.blogosfere.it/2008/06/tu-protesti-e-noi-sospendiamo-la-democrazia.html


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Reputable Member
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EVVIVA! 😀

Bocciato il Planning Bill. I laburisti sfidano Brown
[26 Giugno 2008]

Il governo di Gordon Brown spegnerà domani, venerdì 27, la prima candelina da premier. Ma non c’è veramente molto da festeggiare. Secondo il Guardian l’ultimo sondaggio dà i laburisti a un misero 25 per cento, 20 punti dietro i conservatori di David Cameron. Il primo ministro Brown è sempre più impopolare: solo il 24 per cento degli intervistati ritiene che con lui alla guida del Labour il partito potrà vincere le prossime elezioni, in teoria nel 2010, mentre ben il 74 per cento rimpiange il predecessore. E ancora ieri è stata bocciato alla Camera dei Comuni il «Planning Bill», con 303 voti su 260. La legge proponeva l’istituzione di una Commissione di esperti, nominati dal governo, che avrebbe potuto decidere dove e come costruire le «grandi opere» infrastrutturali, dall’alta velocità, agli inceneritori, al nucleare, agli aeroporti. Il leader dell’opposizione, David Cameron, ieri aveva definito il provvedimento «un divorzio dal processo democratico». E ieri più di sessanta esponenti del partito laburista hanno sottoscritto un documento comune che definisce «antidemocratica» la scelta della Commissione; 17 di loro hanno sfidato il governo votando contro la proposta Antidemocratica anche perché il governo inglese aveva anche l’intenzione di mettere il bavaglio alle mobilitazioni locali.

http://www.carta.org/campagne/grandi+opere/14425
😉


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Zret
 Zret
Famed Member
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😀


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